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124. Военнопленные

 

Da Né vivi né morti – Guerra e prigionia dell'Arm.I.R. in Russia – 1942-1945, Fidia Gambetti, Mursia, Milano, 1972

 

Né vivi né morti copertinaMolti hanno dimenticato i tratti del proprio viso. Né sanno dove potrebbero cercarli.

Talvolta, quando il primo rancio arriva nei bunker con un raggio di sole, riescono a scoprire – senza riconoscerli – i loro occhi febbrili che li guardano, riflessi, dal fondo della bianca zuppa di miglio.

Due occhi, cento occhi, mille occhi diversi.

Ma tutti i volti sono uguali intorno a quegli occhi, si somigliano come quelli delle bestie affamate, braccate, ferite.

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IN EVIDENZA

Testimonianze
Intervista a Nelson Cenci
Domenica, 07 Luglio 2019 13:44
di Patrizia Marchesini    Rimini, 21 febbraio 1919 – Cologne Bresciano, 3 settembre 2012   [...] Andare, andare chissà dove tra voli di farfalle e frinire di cicale. Andare e non ascoltare la voce degli uomini, non sentire il sonno della vita, non i passi dell’addio fra strapiombi di nuvole. - Nelson Cenci, Quando scende la sera (raccolta di poesie) -

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Notizie
La scomparsa di Guido Bellan
Sabato, 15 Giugno 2019 12:13
        Con profonda tristezza e unendoci al dolore dei familiari, segnaliamo il decesso di Guido Bellan, presidente della sezione U.N.I.R.R. Pedemontana-Treviso. Classe 1921, era partito per la Russia nel '41 con il C.S.I.R., assegnato al IV Gruppo Artiglieria Contraerei (cannoni da 75/46).

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Notizie
Ci ha lasciati Guido Vettorazzo
Mercoledì, 12 Giugno 2019 14:50
   12 marzo 1921 – 11 giugno 2019   Con grande rammarico abbiamo appreso che ieri alle ore 15.00 si è spento il professor Guido Vettorazzo, reduce notissimo del Battaglione Tolmezzo (8° Reggimento alpini, Divisione Julia). L'intervista con cui Guido aveva raccontato la propria esperienza al Fronte Russo – in origine pubblicata nel sito www.centoventesimo.com (ora inattivo) – era stata messa in evidenza nel nostro sito il 12 marzo scorso per festeggiare il novantottesimo compleanno di questa persona speciale.

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Recensioni
Stelio Dorissa, Il fronte russo nelle lettere di un alpino della Julia
Lunedì, 20 Maggio 2019 13:08
  Recensione di Patrizia Marchesini   Stelio veniva da Fielis di Zuglio, località che oggi conta una sessantina di anime. Era nato il 23 agosto 1922 e quando partì per il Fronte Russo – il 7 agosto ’42, come riporta il Foglio Matricolare – mancavano pochi giorni al suo ventesimo compleanno. Un ragazzo, dunque. Che i tempi e gli eventi renderanno uomo in fretta.

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Notizie
L'impatto della Campagna di Russia sull'economia del Regno d'Italia - Tesi di laurea di Alessandro Brugnatti
Giovedì, 09 Maggio 2019 15:23
    Alessandro Brugnatti si è rivolto al nostro forum nel giugno 2015, nel tentativo di capire cosa accadde al prozio Eolo Brugnati, assegnato alla 10ª Compagnia del III Battaglione del 277° Reggimento Fanteria (Divisione Vicenza). Eolo, infatti, non era mai tornato a casa: come per tantissimi altri fanti della suddetta Grande Unità, di lui si persero le tracce in quell'inverno...

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Recensioni
Giovanni Di Girolamo, Prigionieri della steppa
Giovedì, 02 Maggio 2019 21:00
  Recensione di Riccardo Bulgarelli   Conosco Giovanni da tempo e sono probabilmente il meno indicato per recensire il suo Prigionieri della steppa. Tuttavia l’ampia messe di dati che fornisce e l’orizzonte a 360 gradi attraverso il quale affronta i vari aspetti di quella che fu “la storia della Celere e del 3° Reggimento bersaglieri in Russia”, sottotitolo del libro, mi rendono grato ancorché doveroso il compito.

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Testimonianze
Intervista a Guido Vettorazzo
Martedì, 12 Marzo 2019 14:35
 di Patrizia Marchesini   Guido e la moglie Ilia, purtroppo scomparsa nel 2018   Guido Vettorazzo – al Fronte Orientale con il Battaglione Tolmezzo (Divisione Julia) – non ha bisogno di presentazioni, in quanto è ben noto a chi si occupa di Campagna di Russia... L'intervista che segue è il frutto del nostro primo incontro (risalente all'autunno 2011) e venne pubblicata – allora – nel sito www.centoventesimo.com (dedicato al 120° Reggimento Artiglieria della Divisione Celere), che da qualche tempo non è più attivo. Mi sembra un omaggio doveroso riproporvela oggi, 12 marzo 2019, giorno in cui ricorre il novantottesimo compleanno del caro Guido, cui vanno i nostri auguri più affettuosi...

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Notizie
2 marzo 2019 - Cerimonia di tumulazione presso il Tempio Sacrario di Cargnacco
Giovedì, 21 Febbraio 2019 19:03
      Tra gli scopi che l'U.N.I.R.R. si prefigge da sempre vi è anche quello di "adoperarsi con tutti i mezzi per la ricerca di notizie sui Dispersi e prendere le opportune iniziative per il recupero delle salme e dei resti dei Caduti." (Articolo 3 del nostro Statuto) Per tale motivo sin dall'inizio abbiamo seguito con attenzione quanto stava accadendo nella Regione di Kirov, dove era stata scoperta una sepoltura comune di dimensioni ragguardevoli con i resti di un grande numero di prigionieri di guerra... 

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Da circa due settimane era all’ospedale e – durante una mia visita – aveva sussurrato: “Tra poco vi lascerò...”

Le poche parole – rassicuranti e un po’ banali – che avevo cercato di pronunciare si erano infrante contro il suo sguardo ed erano scivolate via, inutili.

Non era certo un omone, Antonio.

E negli ultimi giorni, sotto le lenzuola, pareva uno scricciolo.

Eppure – il 12 dicembre 1942 – quel giovane fuciliere di ventitré anni tenne a bada la marea avversaria che rischiava di sommergere l’89° Reggimento Fanteria della Divisione Cosseria.

Sparò e sparò, finché non venne ferito due volte – e in modo grave – al braccio sinistro.

Dal primo posto di medicazione nelle immediate retrovie, venne trasferito altre sette volte in diversi ospedali – da campo o di riserva – e solo a Dnepropetrovsk iniziò a sperare che, forse, non gli avrebbero amputato il braccio.

Partì per l’Italia il 17 gennaio 1943, su un treno ospedale che – dopo quanto aveva vissuto – gli sembrò un paradiso.

La convalescenza sarebbe stata lunghissima e avrebbe dovuto sopportare il gesso per nove mesi, dedicandosi poi con pazienza a esercizi di riabilitazione per recuperare l’uso dell’arto.

Il suo comportamento del 12 dicembre gli varrà la Medaglia d’Argento al Valor Militare, ma in proposito è sempre stato schivo e modesto.

Anzi, mi confidò di avere pensato più volte e con tristezza che ciò per cui aveva ottenuto la medaglia aveva significato di certo la morte di tanti soldati sovietici.

Ricordava bene come venivano avanti, ammucchiati, a ondate successive che parevano senza fine.

Di lui mi mancheranno più di ogni altra cosa il sorriso affettuoso e quel modo tutto suo di stringermi la mano mentre parlavamo, quasi a dirmi che – a volte – le parole non sono poi così importanti.

 

La Presidenza Nazionale e l'intera U.N.I.R.R. si uniscono al dolore della signora Francesca – moglie di Antonio – e del figlio Stefano.

 

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I funerali si terranno giovedì 19 novembre p.v., alle ore 15.15, presso la Chiesa della Certosa di Bologna.

 

Per chi desiderasse leggerla, qui è disponibile l'intervista ad Antonio Careddu.

 

 

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