Grazie per questi dettagli, Claudio.
Non possiedo - e non ho letto - il volume di Alfranco Albuzza, Spingere...
L'Allegato 1 (comunicazione n. 262/TR, del 5 gennaio 1943 - Intendenza 8ª Armata - Direzione Trasporti) alla comunicazione del 10.01.43, a firma generale Carlo Biglino (si veda documento 78/sv nel volume suddetto) è quello relativo alle perdite a Stalingrado che tu menzioni (2° e 10° Autoraggruppamento, per un totale di 52 automezzi).
In aggiunta, nel medesimo volume sui Servizi Logistici, il documento 75/sv, riguardante le attività svolte dagli Autoraggruppamenti dell'Intendenza d'Armata (2°-7°-8°-10°) nei mesi di gennaio e febbraio 1943, riferisce - per il periodo specifico dal 1° al 22 gennaio - "per conto dei servizi germanici: trasporto di munizioni fino alla linea delle unità operanti, scarico di derrate dai treni per rifornimenti aerei a Stalingrado, servizi di presidio."
La media giornaliera di automezzi impiegati in tale periodo (1° - 22 gennaio) fu di 240 autocarri ("comprese le autocolonne in servizio fisso nella zona di Starobelsk ed i 55 autocarri perduti a Stalingrado.")
Può essere, quindi, che gli automezzi del 34° Autoreparto perduti durante quel bombardamento a Karpovka fossero stati tre (per differenza tra i 55 automezzi citati nel documento 75/sv e i 52 dell'Allegato 1)?
Non mi è chiaro... in teoria i 55 autocarri sarebbero da riferirsi al solo periodo 1° - 22 gennaio '43, mentre sappiamo che i 52 mezzi presenti nella tabella dell'Allegato 1 (doc. 78/sv) sono andati perduti nel periodo luglio - dicembre 1942.
In ogni caso: hai notato che la tabella suddetta dell'Allegato 1 indica tre automezzi perduti per bombardamento? Magari chi redasse la tabella stessa considerò Karpovka come località altra, rispetto a Stalingrado e quindi inserì quei tre mezzi in una colonna a sé stante. Tuttavia non dobbiamo dimenticare che il periodo di riferimento di quella tabella-perdite è luglio-dicembre 1942, e quindi quei tre automezzi potrebbero essere andati perduti per un qualsiasi altro bombardamento in un qualsiasi momento compreso tra luglio e dicembre.
Mah... prendi con le pinze queste mie considerazioni.
Invece, a proposito del 244° Autoreparto e in aggiunta ai particolari che tu hai riportato, il volume di Alfio Caruso include (da pagina 222 a pagina 224) la testimonianza dell'autiere Rodrigo Finessi, originario di Codigoro e assegnato a tale Autoreparto...
[...] Andammo a Stalingrado verso il 10 novembre. [...] Portavamo un carico di munizioni e una volta giunti al comando avanzato tedesco ci fu chiesto di consegnare i rifornimenti direttamente alle truppe di prima linea. In tal modo finimmo dentro l'inferno. Ho letto diversi libri e articoli su Stalingrado, ma chi non c'è stato, chi non ha visto il furore e l'eroismo con il quale si affrontavano dai due lati, non può capire.
I russi si battevano alla morte, che era indifferentemente la loro o quella del nemico. Sbucavano fuori e sparavano da tutti i buchi possibili. Noi fummo colti alla sprovvista, non eravamo né preparati né attrezzati.
Il capitano Broglia urlò di abbandonare gli autocarri e di farli bruciare con le bombe.
Tornammo indietro alla rinfusa. [...]
Ciao, e a risentirci.
Patrizia