Buongiorno, Paolo.
Mi spiace averla fatta attendere, ma mi serviva tempo per consultare alcune pubblicazioni.
La data di scomparsa di suo nonno, che secondo l'elenco caduti e dispersi disponibile in questo sito era assegnato alla 64ª Batteria Cannoni Contraerei, sembrerebbe non riconducibile ai fatti drammatici del ripiegamento perché quest'ultimo - per il Corpo d'Armata alpino - ebbe inizio il 17 gennaio 1943.
Difficile capire, oggi, come mai per il capitano Mazzetti è stato scelto - come giorno di decesso/scomparsa - il 12 gennaio.
Ho dato uno sguardo al volume di Carmelo Catanoso e Agostino Uberti,
La Divisione alpina Cuneense al Fronte Russo (1942-1943) e per i giorni che precedettero il 17 gennaio non è riportato nulla. Ciò, ovvio, non esclude che qualcosa si sia verificato.
Ho preso in esame anche i due libri a cura di Giulio Bedeschi,
Nikolajewka: c'ero anch'io e
Fronte Russo: c'ero anch'io - vol. 2° e in quest'ultimo ho trovato una bella testimonianza a più voci relativa al 4° Reggimento Artiglieria alpina della Divisione Cuneense, oltre ad altri tre o quattro brevi racconti di reduci all'epoca appartenuti a reparti del 4° Reggimento suddetto.
Il libro è reperibile con facilità, anche in alcune biblioteche.
In ogni caso l'indice dei nomi di entrambi i volumi citati non menziona - mi pare - il capitano Mazzetti.
Rimanendo in tema
letture dia un'occhiata all'elenco bibliografico disponibile nel sito U.N.I.R.R.; a me sembra di non avere visto nulla di specifico sulla 64ª Batteria, anche se vi sono diversi titoli riguardanti il 4° Reggimento Artiglieria.
Il Quadro di Battaglia specifico del Reggimento è visibile al link seguente:
www.unirr.it/attachments/article/103/02-I_4%C2%B0_Reggimento_Artiglieria.pdf
e ci dice che la Batteria di nonno Secondo era agli ordini del capitano Cocconi.
Dalla testimonianza in
Fronte Russo: c'ero anch'io, cui ho già accennato, emerge che la Batteria prima del ripiegamento era dislocata a Soloncy (pronuncia: Solonzy) e Loščina (pronuncia: Loschcina, più o meno). Allego una mappa realizzata grazie a cartografia dell'epoca...
Dal volume Catanoso/Uberti, infine, risulta che la 64ª Batteria iniziò il ripiegamento con la colonna della Divisione Cuneense che procedette più a nord (o colonna di destra, immaginando di avere il fiume Don alle spalle). La colonna era formata soprattutto da reparti del 1° Reggimento alpini (col. Luigi Manfredi), eccetto il Battaglione Pieve di Teco che arretrò insieme alla Divisione di Fanteria Vicenza.
Rimane, tuttavia, il mistero di quel 12 gennaio.
Mi viene in mente che alcuni familiari di dispersi si rivolsero agli enti preposti del Ministero della Difesa, segnalando che il proprio congiunto era sicuramente vivo sino al giorno tal dei tali, perché in quella data aveva scritto e la lettera o la cartolina erano giunte in Italia.
Motivo, questo, che avrebbe poi spinto il Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti a scegliere - in assenza di altre testimonianze - proprio la data di quella corrispondenza come giorno a partire dal quale si erano perse le tracce del militare.
Non so se questo possa essere il caso del capitano Mazzetti (lei scrive di essere in possesso solo di una foto di suo nonno).
In ogni caso, se non ne è in possesso, rimane imprescindibile procurarsi copia del Foglio Matricolare, del Verbale di Irreperibilità e dello Stato di Servizio (visto che Secondo era un capitano). La prego, in tal senso, di consultare la
Guida per le ricerche disponibile in questo sito per capire come ottenere i documenti suddetti.
Un cordiale saluto.
Patrizia