Buonasera, Ottavio.
Ho provveduto ad aggiungere - nella scheda di dettaglio di suo zio Gabriele - l'appartenenza al III Gruppo del Reggimento Artiglieria a Cavallo.
Il Reggimento - conosciuto anche con il soprannome Voloire (che, in dialetto piemontese, significa volante... con chiaro riferimento alla velocità con cui le Batterie erano in grado di prendere posizione) - partì per il Fronte Orientale nel luglio 1941 con il C.S.I.R. ed era nell'organico della Divisione Celere.
Nei primi mesi del 1942 costituì - insieme ai Reggimenti di Cavalleria Novara e Savoia (anch'essi in precedenza assegnati alla Divisione Celere) - il Raggruppamento a Cavallo (RAC), passando alle dipendenze prima del Comando C.S.I.R., e poi del Comando dell'8ª Armata italiana.
Pur sintetizzando, non posso fare a meno di ricordare che il II Gruppo delle Voloire supportò Savoia Cavalleria durante la famosa carica di Izbušenskij (24 agosto 1942), nell'ambito della Prima Battaglia Difensiva del Don.
Dal 1° novembre 1942 il Reggimento Artiglieria a Cavallo fu inserito nell'organico del Corpo d'Armata alpino (il cui ufficio di Posta Militare era identificato dal numero 108).
Il I e il III Gruppo andarono in appoggio alla Divisione Tridentina, mentre il II Gruppo venne messo a supporto della Divisione Cuneense.
Con l'evolversi della situazione e l'inizio dell'offensiva sovietica che avrebbe portato le nostre Divisioni di Fanteria a ripiegare (dal 17-19 dicembre 1942), la Divisione Julia (schierata sul Don fra la Tridentina e la Cuneense) fu trasferita nel settore che prima era di competenza del nostro II Corpo d'Armata (Divisioni Cosseria e Ravenna).
Al posto della Julia fu schierata la Divisione di Fanteria Vicenza, giunta per ultima - nell'autunno 1942 - al Fronte Russo. All'inizio, come previsto, quest'ultima Grande Unità aveva svolto compiti di presidio (e per questo era partita senza il Reggimento di Artiglieria).
Con l'assegnazione al Corpo d'Armata alpino e la dislocazione dei suoi reparti in linea, fu necessario rinforzare la Divisione Vicenza con reparti di artiglieria: il I e il III Gruppo delle Voloire.
Quindi, il destino del III Gruppo si legò a quello della suddetta Divisione di Fanteria, con cui ripiegò a partire dal 17 gennaio 1943 (insieme all'intero Corpo d'Armata alpino).
Per questo motivo Gabriele risulta disperso dal 31 gennaio 1943: è la data che il Ministero della Difesa scelse (un po' d'ufficio) per moltissimi del suddetto Corpo d'Armata, la cui sorte ancora oggi è purtroppo sconosciuta.
Quel 31 gennaio i resti del Corpo d'Armata alpino (e degli altri reparti a esso assegnati) uscirono dalla sacca. Ed ebbe inizio il primo conteggio ufficiale delle gravissime perdite.
Consiglio la lettura del libro Varvarovka alzo zero, di Ottobono Terzi (allora ufficiale del I Gruppo): è forse l'unico libro dedicato in modo specifico al ripiegamento delle Voloire, e seppure incentrato sulle vicende in cui fu coinvolto l'autore (deceduto da anni), contiene dettagli anche sugli altri due Gruppi.
Altro volume, con un lungo capitolo dedicato al ripiegamento della Divisione Vicenza, è La Divisione alpina Cuneense al Fronte Russo (1942-1943), scritto a quattro mani da Carmelo Catanoso e Agostino Uberti (entrambi catturati e sopravvissuti alla prigionia nei lager sovietici).
Il primo era il comandante del Battaglione Pieve di Teco della Cuneense, il secondo era Capo di Stato Maggiore della Divisione Vicenza.
Quest'ultima pubblicazione è purtroppo ormai introvabile, ma è possibile leggerla chiedendo alla propria biblioteca di usufruire del prestito interbibliotecario. Il servizio prevede costi molto limitati (almeno, qualche anno fa era così).
Cordiali saluti.
Patrizia