× Richieste di aiuto nelle ricerche

LUIGI MANZI N. A SEZZE IL 18.12.1922 MORTAISTA 26° BTG MORTAI DIVISIONE TORINO

24/06/2014 08:00 #7 da Patrizia Marchesini
Buongiorno, Alessandro.

Diamoci pure del tu senza problemi.

Veniamo alla corrispondenza di Luigi.
Innanzitutto è importante avere capito che tuo zio era assegnato alla 1ª Compagnia.
Peccato non avere a disposizione la lettera relativa al frammento di busta con data di partenza 12.1942.
Forse vi sarebbero stati dettagli fondamentali. Forse.

Il tuo discorso sulla Posta Militare è corretto. Ma non sono certa che l'ufficio di Posta Militare fosse cambiato, nonostante lo spostamento del XXVI Battaglione nel settore di fronte della Celere.
Ti faccio un esempio. Mio nonno era nel Reggimento Artiglieria a Cavallo, che dall'autunno '42 dipendeva dal Corpo d'Armata alpino.
Il Gruppo di mio nonno - il II - venne assegnato a supporto della Divisione Cuneense. Per scrivere al nonno, però, occorreva indicare l'ufficio di Posta Militare del Comando di CdA alpino (P.M. 108) e non quello della Divisione Cuneense (P.M. 203), presso la quale era in effetti situato il II Gruppo.

Presumo fosse poi l'ufficio di P.M. 108 a smistare la corrispondenza indirizzata ai vari Gruppi del Reggimento.

Per analogia si potrebbe estendere il ragionamento al XXVI Btg. Mortai che, pur a rinforzo della Celere, era reparto della Divisione Torino. Non sono sicurissima, però, e chiedo aiuto a Maurizio, che forse ne sa di più sull'argomento.

In quanto al sapere con certezza se la 1ª Compagnia fosse proprio quella rimasta con la Divisione Torino, come avevo scritto nel mio primo post è indubbio che è un dettaglio fondamentale.
Ma, ripeto, nei libri in mio possesso - libri a carattere ufficiale - non ho nulla che aiuti a chiarire questo punto... mi spiace.

Posso fare un tentativo ulteriore controllando testimonianze che parlino di Arbuzovka e Čertkovo, nell'eventualità venga citata proprio la 1ª Compagnia...
Il consiglio che posso darti è leggere il più possibile sulle Divisioni Torino e Celere, nella speranza - chissà - che salti fuori proprio questo dettaglio.
Inoltre, non bisogna dimenticare l'Archivio dell'Ufficio Storico SME, a Roma. Lì sono conservati i diari storici dei vari reparti... anche se, per ovvie ragioni dovute ai giorni drammatici del ripiegamento, in alcuni casi i diari relativi all'ultimissimo periodo sono andati perduti. Per le modalità di accesso all'archivio suddetto, consulta il file già segnalato, Guida per le ricerche di militari.

A presto.

Patrizia

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26/06/2014 19:07 #8 da Maurizio Comunello
Allora.
Per quanto riguarda gli Uffici della Posta Militare ogni Reparto era assegnato ad un determinato Ufficio di P.M. ma se veniva spostato la Posta veniva "imbucata" e trasmessa tramite il PIU' VICINO Ufficio di P.M.
Esistono diverse Testimonianze e Prove cioè Corrispondenza viaggiata OSSIA QUELLA INVIATA dal Militare dalla Russia per l'Italia, con il Numero della Posta Militare di Reparto DIVERSO da quello normalmente assegnato.
Mentre invece la Posta spedita DALL'Italia VERSO la Russia riportava il Numero di P.M. precedentemente usato.
Potrebbe benissimo essere anche questo un caso simile.
Ci risentiamo.
Maurizio

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29/06/2014 14:09 #9 da Alessandro Manzi
Ancora Grazie per tutti i chiarimenti preziosi e le informazioni che mi avete dato.
Proseguirò le ricerche con la consultazione dei diari militari a Roma e vi terrò aggiornati sul seguito.
Un saluto.
Ringraziano per il messaggio: Maurizio Comunello

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30/06/2014 14:12 #10 da Maurizio Comunello
Allora .
Quando vai a Roma per i Diari,fai un piacere, portati una Macchina Fotografica Digitale con la Memoria e fai le foto di TUTTE le pagine che trovi così poi ce le invii (che le leggiamo anche noi).
Ci risentiamo.Ciao Alessandro.
Maurizio

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16/11/2014 15:59 #11 da Alessandro Manzi
Ciao Patrizia e Maurizio,
sono andato a fotografare i diari militari nell'archivio storico di Roma soltanto mercoledì scorso. Non ho potuto prima sia per miei impegni, sia per le oggettive difficoltà di prenotazione, che hanno richiesto molto tempo.
C' è una novità. Se ricordate ci siamo trovati davanti ad un nodo da sciogliere: cioè quali delle tre compagnie da cui era formata il 26 BTG Mortai (Divisione Torino) furono assegnate alla divisione Celere e, di conseguenza, quale rimase con la Divisione Torino.
Ebbene dai diari della Divisione Torino emerge quanto appresso:
"7 dicembre - lunedi: In mattinata il comandante del XXIX C.A. tiene rapporto ai comandanti delle divisioni dipendenti a Donskoj. Per la divisione partecipa il Gen. Lerici - comandante - ed il maggiore Turrini - capo di S.M. (.....omissis...).
Viene disposto che la divisione Torino ceda alla 3° Divisione Celere il XXVI Btg. Mortai meno una compagnia. (..omissis)".
"10 dicembre - giovedi - Dislocazione: il XXVI Btg. Mortai, meno la 2ª compagnia rimasta a Paseka, nel settore del III/81° passa alle dipendenze della divisione celere. Immutata la dislocazione degli altri reparti (...omissis...)"
Dunque dovrò adesso spostare l'attenzione sulla ritirata della divisione Celere, sulle direttrici da questa seguite. Avete al proposito notizie ?
Io ritengo però che se la compagnia di mio zio si posizionò all'estrema sinistra dello schieramento della Celere, data la contiguità con la Div. Torino, ben potrebbe nella ritirata essere confluita qualche aliquota di questa nella ritirata della Div. Torino.
Dovrò comunque tornare agli archivi per fotografare i diari della Celere.
A proposito, ho fotografato sia il diario del XXVI Btg Mortai del bimestre settembre-ottobre 42 (non c'erano altri), sia il diario della Divisione Torino dal 1 dicembre 1942 al 17 gennaio 1943 (quando si ruppe l'assedio di Certchovo). Vorrei mettere su CD le foto e spedirvele, essendo queste più di 130.
Datemi quindi indicazioni anche su questo punto.
A presto, un caro saluto.

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17/11/2014 00:03 #12 da Patrizia Marchesini
Ciao, Alessandro.

Piacere di risentirti.
Sono contenta che la visita presso l'Archivio USSME si sia rivelata fruttuosa e utile a chiarire il dubbio in merito a quale delle Compagnie del XXVI Battaglione Mortai della Torino fosse rimasta con tale Divisione e quali, invece, furono assegnate a rinforzo della Celere.

In merito al ripiegamento di quest'ultima Divisione ho verificato nei soliti libroni su cui faccio parecchio affidamento in casi del genere: Le operazioni delle Unità italiane al Fronte Russo (1941-1943), a cura dell'Ufficio Storico - Stato Maggiore dell'Esercito, e La Campagna di Russia - C.S.I.R./Arm.I.R. (1941-1943), di Aldo Valori.

Siccome le pagine consultate non sono poche, cercherò di fare una sintesi per quanto riguarda il ripiegamento, tenendo presente che ciò che interessa sono gli avvenimenti relativi al XXIX Corpo d'Armata Germanico, cui - come sappiamo - dall'autunno 1942 era assegnata la Divisione Celere, insieme alla Torino e alla Sforzesca.

Alle ore 14.00 del 19 dicembre 1942 il Comando del XXIX Corpo d'Armata ordina che tutti reparti della Celere ripieghino sul fiume Tihaja, sistemandosi a difesa sulla linea Meškov - Provalskij, posizionandosi tra le Divisioni Torino e Sforzesca.

Nel pomeriggio anche la Torino riceve ordine di arretrare sul fiume Tihaja, trasmettendo l'ordine stesso al 3° Reggimento Bersaglieri, schierato immediatamente a destra della Torino e isolato dal Comando della Divisione Celere, che è sotto attacco a Meškov (dove si trovano, oltre al Comando divisionale, anche altri reparti: la Sezione di Sanità, due Ospedali da Campo, il Nucleo Chirurgico, la Sezione di Sussistenza, la Squadra Panettieri, Il Posto di avviamento munizioni divisionale, Autoreparti, Sezione Carburanti e Lubrificanti... in pratica tutti i Servizi della Divisione Celere).

Si tenta di formare un caposaldo a Meškov, ma il Comando della Celere e i reparti appena elencati verranno quasi completamente annientati.

L'ordine emanato alle 14.00 dal XXIX CdA risulta, quindi, estremamente tardivo.

Nel pomeriggio il 3° Reggimento Bersaglieri e la Legione Croata riescono a ripiegare su Kalmikov, località che viene raggiunta a sera.

Intanto anche il Settore Carloni (con il 6° Reggimento Bersaglieri) sta cercando di ripiegare sul fiume Tihaja, ma è fortemente contrastato dai Sovietici.

Alle 21.30 il Comando del XXIX Corpo d'Armata ordina - modificando quanto comunicato in precedenza - di proseguire il ripiegamento verso sud-ovest.
Tra le 23.00 e le 24.00 il XXIX Cda Germanico conferma l'ordine di non fermarsi alla linea sul fiume Tihaja, ma di dirigersi verso sud, in direzione di Kašary, poiché la strada Meškov-Dёgtevo è ormai tenuta da due corpi corazzati sovietici.

Dopo quest'ultima comunicazione il collegamento con il Comando del XXIX CdA germanico si interrompe.
Non essendo più possibile tenere le posizioni difensive previste in precedenza, vengono formate colonne miste nel tentativo di raggiungere Kašary, che dista circa sessanta chilometri a sud.

Tra il 20 e il 21 dicembre il 3° Reggimento Bersaglieri e la Legione Croata, rimasti indietro e isolati rispetto alle colonne in ripiegamento, vengono annientati. I pochi sopravvissuti sono catturati e, in gran parte, moriranno in prigionia.

Chi si era indirizzato a Kašary, continuerà ad arretrare seguendo il percorso Alekseevskij - Makeevka - Donskoj - Popovka.

In seguito il ripiegamento si fraziona secondo le seguenti direzioni:

6° Reggimento, parte del 120° Reggimento Artiglieria, aliquote Divisione Sforzesca: Kijevskoje - Petrovskij - Gorodjanka - Tacinkij - Forštadt - Kamensk
aliquota 120° Reggimento Artiglieria: Kašary - Millerovo - Kamensk
Comando Divisione Celere, aliquote truppe e Servizi divisionali: N. Astahov - Morozovskaja - Forštadt - Kamensk.

La Divisione Celere si riunirà poi nella zona di Rykovo-Korsuni nei primi giorni di gennaio. Tra l'ultima settimana di gennaio e la prima di febbraio, i resti della Divisione si concentreranno nella zona di Dnepropetrovsk.

L'ultimo combattimento sostenuto da truppe italiane in territorio sovietico è opera della Colonna Carloni (superstiti del 6° Reggimento Bersaglieri, aliquote del 120° Artiglieria, e altri reparti), che - collaborando con le Unità tedesche in loco - affronterà l'avversario a Pavlograd in alcuni scontri, tra il 14 e il 17 febbraio 1943.
La colonna prende il nome dal colonnello Mario Carloni, comandante il 6° Reggimento Bersaglieri.
Pavlograd è nodo stradale importante e vi si trova un ponte che permette di attraversare il Donec. Il tentativo di rallentare l'avanzata sovietica verso ovest è, naturalmente, vano e la Colonna Carloni, costretta il 17 febbraio a difendersi all'interno della città, riesce infine a sganciarsi, dirigendosi a Novomoskovsk. Continui sono gli attacchi partigiani nei giorni successivi, fino al 23 febbraio 1943, quando la colonna riceve ordine di ritirarsi a Dnepropetrovsk, da cui si sposterà per raggiungere la zona di riordinamento della Divisione Celere.

Il mio consiglio, a questo punto, è quello di leggerti più materiale possibile sulla Divisione Celere (nella bibliografia del sito troverai numerose pubblicazioni).
Io non li possiedo e non li ho letti, ma credo sarebbe importante procurarsi i due libri di Umberto Salvatores (quantomeno Bersaglieri sul Don) e Noi del Terzo, di Luigi Emanuele Gianturco.
Fondamentale, come tu scrivi, sarebbe tornare all'Archivio USSME per una consultazione dei diari storici della Divisione Celere, al fine di trovare qualche dettaglio importante sulle due Compagnie del XXVI Btg.

Rinnovo, inoltre, il mio suggerimento a consultare le varie discussioni presenti nel Gruppo Facebook "La storia terribile della Torino e della Celere dal 17 dicembre 1942".
Io non ho mai moltissimo tempo da dedicare a Facebook, ma di tanto in tanto si trovano spunti interessanti e il gruppo suddetto è senza dubbio molto motivato.

A risentirci.

Patrizia

P.S.
Saresti davvero gentile a inviarmi un cd con le foto relative ai diari storici della Divisione Torino e del XXVI Battaglione Mortai. Non ho parole. A parte, senza alcun impegno e senza fretta, ti comunico il mio indirizzo.

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Moderatori: Maurizio ComunelloPatrizia Marchesini

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