× Richieste di aiuto nelle ricerche

Mio padre Rinaldo Mattarini - 89° Reggimento Fanteria - Divisione Cosseria

04/02/2016 16:48 #31 da robro
Buongiorno Ornella, i campi contumaciali per i reduci della campagna di Russia (quindi non solo per i fanti della Cosseria),
furono dislocati in vari luoghi sia in Italia che nelle zone occupate prossime al confine. Vennero creati per evitare che i soldati raccontassero immediatamente agli ignari parenti ed amici quale fu l'entità della sconfitta e l'indegno comportamento dei

"camerati" tedeschi nei confronti degli italiani.
Questa è la localizzazione di alcuni campi di contumacia : Postumia in Croazia, Camporosso in Friuli, Scandicci presso Firenze, San Lazzaro a Bologna, Gorizia.

Spero che queste poche informazioni possano essere utili.

Un caro saluto

Roberto ..... PSdimmi dove ti posso mandare le 4 facciate del foglio matricolare dato che non apri mai messenger???????????
Ringraziano per il messaggio: Ornella Mattarini

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04/02/2016 17:48 - 04/02/2016 17:48 #32 da Andrea Riva

Vennero creati per evitare che i soldati raccontassero immediatamente agli ignari parenti ed amici quale fu l'entità della sconfitta e l'indegno comportamento dei "camerati" tedeschi nei confronti degli italiani.


Ma non è così mi scusi. I campi contumaciali avevano soltanto fini sanitari. I reduci vi erano posti in quarantena per controllare che non insorgessero malattie infettive. A tale scopo venivano sottoposti a disinfestazioni, così come disinfettati erano anche gli indumenti. Se durante questo periodo (due settimane come ha detto giustamente Maurizio) si manifestava un caso anche solo sospetto il periodo veniva prolungato.


Andrea
Ringraziano per il messaggio: Patrizia Marchesini, Ornella Mattarini

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04/02/2016 22:45 #33 da Patrizia Marchesini
Miei cari,

sono rimasta un po' indietro.
Ho letto ora tutti gli ultimi commenti e sono lieta che la discussione si sia ampliata e abbia ricevuto i contributi di Maurizio e Andrea Riva.

Da dove parto? :-)

Innanzitutto, grazie a Roberto che ha illustrato alcuni dettagli della propria ricerca e il materiale su cui si baserà la mini-mostra in programma per il prossimo aprile.
A proposito dei cinque punti che Roberto elenca verso la fine del commento e, nello specifico, riguardo alle due sponde del Don, confermo che quella tenuta dagli Italiani era - nel settore del Corpo d'Armata alpino e, con ogni probabilità anche in quello dell'89° Reggimento - morfologicamente più alta e sopraelevata, rispetto al fiume, mentre quella tenuta dai Sovietici era bassa e boscosa...

A Ornella dico che non deve scusarsi per le sue domande. Il forum esiste per questo, e deve essere scambio di informazioni, di pareri, di ipotesi possibili...
Ma, ovvio, dispiace non essere ferrati su tutto e, anche se mi è capitato di vedere le copie di alcuni Fogli Matricolari, non sono così competente sulla terminologia e sulla burocrazia militare.
Per fortuna qualcuno è venuto in mio soccorso ;-)

In quanto alla risposta fornita da Maurizio, e al suo accenno a Monza, devo dire che la città (e soprattutto un suo quartiere, Triante) erano stati tirati in ballo perché il papà di Ornella aveva appuntato il nome e l'indirizzo di un suo amico o commilitone, e si era cercato di aiutarla a rintracciare lui o la sua famiglia. La scansione di quell'appunto è allegata al commento iniziale di questa discussione.

Sono grata ad Andrea Riva che, come il solito, è intervenuto in modo molto efficace e chiaro.
Mi sembra che la sua ipotesi sul 9° Deposito provvisorio e sulla data di parificazione risalente al 1944 sia molto plausibile...

Concordo, inoltre, con le ulteriori spiegazioni di Andrea in materia di campi contumaciali.
Ho ricevuto testimonianza da alcuni reduci del Corpo d'Armata alpino in merito al rimpatrio e tutti hanno sottolineato di essere stati sottoposti a una prima disinfestazione a Brest Litowsk (poi ripetuta in Patria), e di essere rimasti per un certo periodo nei campi contumaciali, dove quei familiari che ebbero la possibilità di raggiungerli poterono parlare loro soltanto al di là di un reticolato.

Vero che anche gli abiti subirono un attento processo di pulizia (non dimentichiamo che i nostri soldati erano piedi di pidocchi).
Come testimoniò il colonnello Carloni - che era il comandante del 6° Reggimento Bersaglieri al momento in cui quest'ultimo ripiegò, e che fu al comando di una colonna in ripiegamento che da lui prese nome - in alcuni casi si procedette alla sostituzione in toto delle divise con altre nuove e pulite, ma raccogliticce; i nostri militari - come raccontò Carloni (non mi ricordo dove l'ho letto... non ho il suo libro) - non presero bene tale provvedimento. Pur lacere e sporche quelle divise erano divenute il simbolo di quanto i nostri avevano patito durante il ripiegamento, e il rivestirli con altre (magari di reparti diversi) fu per loro come il tentativo di cancellare o svilire ciò che avevano appena vissuto.

Mi fermo. Un saluto a tutti, e grazie.

Patrizia
Ringraziano per il messaggio: Andrea Riva, Ornella Mattarini, robro

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05/02/2016 06:20 - 05/02/2016 06:52 #34 da Ornella Mattarini
Ho risposto con " risposta veloce" ma compare solo in fondo a tutte le discussioni per cui vado qui di seguito...

Grazie a Maurizio!!
Queste notizie sono davvero chiarificatrici e potrebbero spiegare certe affermazioni di mio padre. Quanto al cap. Tomasi chederò a Bernardino...avevo visto la mostra ma questo particolare mi era sfuggito....forse perchè essendo legato alla PM. non l'ho ritenuto utile....mai sottovalutare qualcosa....

Grazie ad Andrea!!
Anche queste notizie aprono uno spiraglio di luce sui miei quesiti!

Grazie ancora a Patrizia!!

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05/02/2016 06:34 - 05/02/2016 07:02 #35 da Ornella Mattarini
Questa è una risposta veloce modificata perchè credevo che comparisse direttamente sotto il post a cui era dirertta. Visto che compare i fondo a tutte le discussioni scrivo dell'altro....
A suon di piccoli tasselli vengono alla luce notizie interessantissime, grazie all'apporto di tutti quelli che intervengono.
Approfondirò ulteriormente tutte le questioni e riporterò appena possibile, tutti gli aggiornamenti
Ancora un grazie a tutti

PS: per Roberto...non so usare messenger.. :-)
Scrivimi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Grazie

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07/02/2016 10:28 #36 da robro
Salve Andrea la mia frase sui campi di contumacia mi era stata formulata da un Generale in pensione/congedo per cui rispecchiava forse il parere di un militare o ex. Per quanto mi riguarda essendo un Chimico Igienista so perfettamente la differenza tra disinfezione e disinfestazione e non mi sarei mai permesso di diversificare le due cose e/o di associare la contumacia ad una "prigionia tutta italiana". La mia ricerca era mirata solo sulle località in cui veniva effettuata detta disinfestazione e non sulle modalità di" trattenere" i militari tornati dal fronte. Ben vengano tutti i pareri e le critiche e la meritevole spiegazione di Patrizia.
Saluti Roberto
Ringraziano per il messaggio: Andrea Riva, Ornella Mattarini

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