Salve, Alessandro.
Innanzitutto forse sarebbe opportuno che tu comunicassi il nome del tuo prozio...
Veniamo, ora, ai vari punti del tuo commento.
1.
La 10ª Compagnia era anche nel III Battaglione del 278° Reggimento (l'altro reggimento di fanteria della Divisione Vicenza), ma se tu sei certo che il tuo congiunto era assegnato al 277°, allora possiamo dire che era nel III Btg. del 277°.
Non sono il massimo in quanto a terminologia militare, ma quel
compl. può essere, forse, l'abbreviazione di
complemento.
Le truppe di complemento erano quelle che venivano inviate per ripianare le perdite dei reparti.
Dal Foglio Matricolare dovrebbe emergere anche la data di partenza dall'Italia e quella di arrivo al Fronte Orientale.
La Divisione Vicenza, in realtà, fu l'ultima a giungere in Russia: i suoi reparti lasciarono l'Italia tra il 20 settembre e il 10 ottobre 1942. Le tradotte seguirono l'itinerario BRENNERO – VIENNA – CRACOVIA – LEOPOLI – KIEV – KURSK – KUPIANSK.
Diciamo che, se il tuo prozio arrivò al Fronte Orientale tra novembre e dicembre, allora l'ipotesi che fosse partito con i complementi può essere considerata valida...
2.
Un soldato
disperso è un soldato di cui si sono perse le tracce da un certo momento in avanti. Quindi... sì, in teoria potrebbe anche essere stato catturato. E qui mi riallaccio al punto
3.
Senza sapere come si chiama il tuo parente, non posso verificare a mia volta nei due data-base (quello del Ministero della Difesa e quello a disposizione in questo sito). Tuttavia, se prendiamo come riferimento l'8 gennaio 1943 (menzionato nel Foglio Matricolare) devo dirti che - a quanto mi risulta - non vi furono azioni eclatanti, quel giorno.
Facciamo però un passo indietro.
Non so cosa tu abbia letto sulla Divisione, e forse quanto sto per dire ti è già noto...
La Vicenza partì con previsti compiti di presidio nelle retrovie e, per questo, giunse al Fronte Russo senza il proprio reggimento di artiglieria. A ottobre1942, nello specifico, la 10ª Compagnia del 277° Rgt. era a Rubežnoe.
A inizio dicembre '42, però, l'intera Divisione fu assegnata al Corpo d'Armata alpino e si spostò nella zona di Rossoš', che era sede del Comando di tale Corpo d'Armata. Alcuni reparti rimasero dislocati in quella città o nei dintorni... altri andarono poi in linea tra le Divisioni Tridentina e Cuneense, per sostituire la Julia che - a partire dal 17-18 dicembre 1942 - era stata trasferita nel settore di fronte del nostro II Corpo d'Armata (Divisioni Cosseria e Ravenna), dove la situazione era allarmante.
Riguardo alla Vicenza, sembra che il III Battaglione del 277° Reggimento fosse dislocato, in questa fase (18.12.42), come reparto di secondo scaglione alle spalle della Cuneense, a Topilo, a pochi chilometri dal Don. Alla Vicenza, inoltre, per supplire la mancanza del reggimento di artiglieria, vennero assegnati il I e il III Gruppo del Reggimento Artiglieria a Cavallo (quattro Batterie complessive, con pezzi calibro 75/27).
Come già accennato, sembra non vi sia evidenza di cose particolari, per il giorno 8 gennaio 1943. Ciò non toglie che vi fossero - da ambo le parti (italiana e sovietica) - frequenti azioni di pattuglia, volte per lo più alla cattura di prigionieri (per procurarsi informazioni sugli schieramenti e sulle intenzioni dell'avversario).
Può essere, quindi, che il tuo prozio sia scomparso durante una di queste azioni di pattuglia... oppure, più semplicemente, si è considerato l'8 gennaio 1943 come l'ultimo giorno in cui il tuo familiare era vivo con certezza.
Il Corpo d'Armata alpino - e con esso la Vicenza - iniziò a ripiegare il 17 gennaio 1943.
Il III Battaglione della Vicenza arretrò con la colonna della Divisione Cuneense (mentre il Battaglione Pieve di Teco della Cuneense mosse verso ovest insieme alla Divisione Vicenza).
Sembra che il III Battaglione sia stato annientato nella zona di Popovka, la sera del 19 gennaio 1943.
Solo il capitano Gherardini del III Btg. - insieme a pochi fanti del Battaglione - riuscì a ricongiungersi con una delle colonne della Divisione Cuneense (in seguito verrà catturato, ma sopravvisse alla prigionia).
In relazione al ripiegamento della Divisione Vicenza consiglio due libri:
La Divisione alpina Cuneense al Fronte Russo (1942-1943), di Carmelo Catanoso e Agostino Uberti. Il libro, più o meno introvabile, è cmq disponibile in alcune biblioteche.
Informati presso la tua e magari chiedi di usufruire del prestito inter-bibliotecario.
Sarebbe lettura interessante poiché - nonostante il titolo - vi sono molti dettagli anche sulla Divisione Vicenza.
Morire giorno per giorno, Gabriele Gherardini: dovresti trovarlo piuttosto facilmente in alcune librerie on-line.
Poiché Gherardini - come ho detto poc'anzi - venne catturato, il volume parla molto della prigionia ed uno dei più drammatici sul tema.
Tornando al dubbio che avevi espresso al punto 2, puoi rivolgerti ai Memoriali Militari Russi, a Mosca.
Nella
Guida per le ricerche a disposizione nel sito vi sono i riferimenti utili per contattare questo ente. Se possibile usa un account gmail.
4.
Moltissime delle persone che si occupano di Campagna di Russia lo fanno volontariamente, cercando di
incastrare questo impegno con la propria vita familiare e professionale.
Sono convinta, quindi, che la mancata risposta - al momento - da parte di chi gestisce il sito specifico sulla Divisione Vicenza non sia dettata da disinteresse o collaborazione carente, come hai ipotizzato, quanto - piuttosto - dal prevalere di altri impegni personali.
Per il momento mi fermo.
Sono comunque a tua disposizione per chiarimenti ulteriori...
Patrizia
P.S.
Hai già letto
La casa con lo steccato azzurro
? E' la storia di Agostino Giorgetti, fante (scomparso) della 9ª Compagnia del III Battaglione del 277° Reggimento...