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BELLA Giacomo: L' Artigliere (decorato al V.M.) che cadde due volte - Gruppo Mondovì - 4° Rgt. Art.(Div. Cuneense)

04/01/2016 17:17 - 04/01/2016 17:24 #7 da Patrizia Marchesini
Buonasera, Fabrizio.

Parto dalla fine: ho visualizzato il trafiletto-necrologio di Ugo Bergagna di cui mi ha fornito il link.
A mio avviso escluderei che possa trattarsi di un reduce di Russia, in quanto l'età non corrisponde: se nel 2012 aveva 83 anni, significa che era nato nel 1929, classe - questa - che di certo non prese parte alle operazioni sul Fronte Orientale (nel 1942-'43 questo Ugo Bergagna avrebbe avuto tredici-quattordici anni).

Ho letto la testimonianza del sottotenente Orlando, e ho ripreso il libro sulla Cuneense di Catanoso-Uberti.
Da un controllo ulteriore degli eventi di Novopostojalovka, in relazione anche alla 101ª Compagnia A.A. del Battaglione Ceva, sono emersi altri piccoli dettagli significativi che ieri sera - magari per l'ora tarda e la stanchezza ;-) - mi erano sfuggiti.
Mi scuso e glieli riporto di seguito.

Innanzitutto - a pagina 59 - si specifica che il Battaglione Ceva durante la battaglia era supportato proprio dal Gruppo Mondovì.
Il proseguire dell'azione vide numerosi caduti... Tra quelli elencati, il capitano Alessandro Calanchi (M.A.V.M.), il capitano Giuseppe Cassone (M.A.V.M.) e il capitano Silvio Sibona (M.O.V.M.)... erano tutti ufficiali del Gruppo Mondovì.
Se durante il ripiegamento Sibona era il comandante dell'11ª Batteria (ma il volume di Giorgio Corbia sembra indicarlo - nel Quadro di Battaglia del CdA alpino - originariamente a capo della 10ª Batteria), forse gli altri due erano in quel momento i comandanti delle restanti Batterie.
Non so aggiungere altro, al riguardo... penso che il Quadro di Battaglia riportato da Corbia sia da riferirsi alla partenza dei reparti alpini per il Fronte Orientale e tale Quadro subì senza dubbio modifiche successive...

Sul capitano Sibona, a pagina 61 del volume citato, è scritto "visti distrutti i suoi obici e mortai o feriti gran parte dei suoi artiglieri, benché ferito a sua volta cercava di immobilizzare un carro armato avversario lanciandoglisi contro armato di bombe a mano e gridando L'11ª Batteria muore sui pezzi ma non si arrende!
Il suo esempio viene seguito dal sottocomandante, tenente Giulio Siracusa (M.O.V.M.), e dal sergente maggiore Michele Filippini (M.O.V.M.)."

E, sul sottotenente Orlando, sempre a pagina 61, si legge: "Nelle mischie furibonde che fin verso le ore undici si susseguono senza tregua, si distinguono ancora il sottotenente G.B. Orlando della 101ª Compagnia A.A., il tenente Cocito e il sergente Franco Siccardi del Gruppo Mondovì, [...] poi tanti e tanti altri umili eroi che è impossibile ricordare..."

Il volume Catanoso-Uberti menziona anche il reparto tedesco che combatté con Julia e Cuneense a Novopostojalovka: si trattava degli "sparuti resti della 385ª Div. tedesca" (pagina 65).

Ritengo la pubblicazione suddetta molto significativa, per chi è interessato alle vicende della Cuneense al Fronte Orientale.
Suggerisco un'occhiata qui . Si tratta di alcuni consigli in caso di volumi di difficile reperibilità.

Al Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti potrebbe chiedere il numero di elenco o tabulato in cirillico in cui è stato trovato e traslitterato il nominativo di Giacomo Bella.
Ai Memoriali Militari potrebbe così fornire un dettaglio in più, che forse potrebbe facilitare la ricerca della documentazione di prigionia da parte dell'ente russo e aiutare a capire se quel militare morto a Nekrilovo era proprio Giacomo.

Cordiali saluti.

Patrizia


P.S.
Il volume di Giorgio Corbia si intitola Quelli che non tornarono: il disperso in Russia.
Ringraziano per il messaggio: fabrizio

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04/01/2016 20:13 - 04/01/2016 20:20 #8 da fabrizio
Gentile Patrizia,
ha senz'altro ragione lei sul Bergagna, scusi l'equivoco.

Quanto al Cap. Sibona, ricordo di avere letto che è stato destinato al comando della 11° Batteria solo nel dicembre del 1942.
Non ricordo più quale fonte ho consultato in origine.
Online tale notizia è ripresa ad esempio qui: alpinigenova.org/la-sezione/medaglie-doro/silvio-sibona/

"nell’agosto 1942 partì per il fronte russo come vicecomandante della 10a Batteria del Gruppo Mondovì e a fine anno fu destinato al comando dell’11a Batteria"

Quanto ai comandanti delle 3 batterie (10°, 11° e 12°) periti in azione, mi risulta quanto segue:

"Nei combattimenti caddero anche i comandanti delle tre batterie del Gruppo Mondovì del 4° Reggimento Artiglieria Alpina, i capitani: Silvio Sibona, Alessandro Calanchi e Giuseppe Cassone"
[Fonte l' "L' eroica cuneense. Storia della divisione alpina martire" di A. Rasero, pp. 82]:

I comandanti della 10°, 11° e 12° batteria stando a questa fonte erano quindi rispettivamente Cassone, Sibona e Calanchi.

Il S.M. "MIchele Filippini" lo vedo altrove citato come "Michele Filippi", non so quale sia il nome corretto.

Interessante la menzione ai "resti della 385ª Div. tedesca": proprio oggi leggendo alcune pagine del libro "Tutti i vivi all'assalto" di Alfio Caruso ho letto di un anonimo militare tedesco accorso a dare man forte agli artiglieri nel corso dello scontro (e perito in azione).

Sull'episodio dell'estremo sacrificio di Sibona, a conferma di quanto da lei riportato, leggo nello stesso libro a p. 188:

"Assiste impotente al massacro dei suoi. Quando salta anche l'ultimo cannone, si tira su, afferra una bisaccia di bombe a mano e si lancia zoppicando contro un carro armato. E' immediatamente fulminato).

Il che peraltro indicherebbe che tutti i cannoni dell'11° batteria erano ormai stati resi inservibili o abbandonati (uno verrà manovrato successivamente dal C.M. Olivio Maronese del Conegliano).

Sempre il Caruso cita tra gli atti di valore quelli del Ten. Patrone (101 a.a.), del Cap. Anton Filippo Donini (10° Batteria), del Ten. Siragusa (vicecomandante 11° Batteria), del S.M. MIchele Filippi.

Grazie al vostro prezioso apporto il quadro sulla battaglia -perlomeno relativamente al Gruppo Mondovì- mi è ora molto più chiaro.
Inoltre vi sono spunti e nomi da indagare.

Grazie per l'indicazione del testo di Corbia, mi attivo per procurarmelo.
Nel frattempo sto cercando di rintracciare anche la pubblicazione di Catanoso (sin qui con poca fortuna, vedremo).
Sento il Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti per l'elenco in cirillico.

Attendo nuove dai Memoriali Russi.

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04/01/2016 22:03 #9 da Patrizia Marchesini
Eccomi.

Spero che i contatti con il Commissariato Generale e con i Memoriali possano portare un po' di chiarezza sulla sorte effettiva di Giacomo.

A presto.

Patrizia

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06/01/2016 18:23 #10 da Patrizia Marchesini
A corredo di quanto postato finora su Giacomo Bella, ecco le scansioni del suo Foglio Matricolare (pervenuteci dal signor Fabrizio), nonché la motivazione della Medaglia d'Argento al Valor Militare, concessa a Giacomo per i fatti di Novopostojalovka (desunta dal sito dell'Istituto del Nastro Azzurro).

Patrizia













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17/01/2016 15:52 #11 da Morena Trombella
Salve Fabrizio ho letto il tuo messaggio ,io avevo il mio prozio Trombella Giuseppe, che faceva parte del 4 regg art della cuneense del gruppo Val po 73 batteria obice 105/11,lui è stato catturato nella ritirata il 20 gennaio del 1943 a rossosch e fatto prigioniero come attestano le carte mandate dai memoriali russi ,in un primo momento è stato portato nel campo 62 di Nekrilovo, E poi nel lager 5/67 di Basianovka dove dal 9 Marzo del 43 non risultava più presente, infatti grazie a tutte le ricerche e le lettere che mio papà ha ricevuto risulta deceduto e finito in una fossa comune.Ho anch'io a disposizione le informazioni della sanguinosa ritirata come ti hanno scritto e anch'io trovo difficoltà nel trovare il libro dove si racconta le vicende di quei poveri soldati.
Ciao Morena.

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17/01/2016 17:38 #12 da Patrizia Marchesini
Cara Morena,

mi intrometto, dopo avere preso visione del suo messaggio.

La documentazione ufficiale che voi avete avuto dal Ministero della Difesa parla esplicitamente del 20 gennaio 1943 e di Rossoš', rispettivamente come data e luogo di cattura?

Rossoš' cadde definitivamente il 16 gennaio 1943, in seguito ad attacco sovietico.
La Divisione Cuneense, alla data del 20 gennaio, era impegnata nei combattimenti di Novopostojalovka...
Non saprei dire per quale motivo il suo prozio Giuseppe potesse essersi attardato a Rossoš', dove aveva avuto sede il Comando di Corpo d'Armata alpino, mentre il resto della Divisione era già più avanti.
Ecco un altro dei tanti misteri della Campagna di Russia...

Ha poi ottenuto risposta dai Memoriali Russi e ricevuto copia del fascicolo di prigionia?
[Sono andata a rileggermi i suoi vecchi messaggi e mi sembra fosse intenzionata a contattare l'ente russo.]

Cari saluti.

Patrizia

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