Buonasera, Carmela.
Ci fa piacere che ci abbia contattati.
Ho ritenuto opportuno spostare il suo commento in questa sezione del forum (modificando l'oggetto, in modo sia subito chiaro di chi stiamo parlando).
Ho aggiunto la foto di suo zio Vincenzo alla
galleria-immagini
dedicata ai deceduti al Fronte Russo.
Potrà visualizzarla seguendo l'ordine alfabetico per cognome, oppure sfruttando il campo-ricerca che vede in alto e a sinistra nella schermata.
La foto medesima è stata associata anche alla scheda-dettaglio relativa al suo congiunto, che può aprire (e stampare) accedendo al
data-base caduti e dispersi
disponibile in questo sito.
Vincenzo era assegnato all'81° Reggimento Fanteria, Divisione Torino.
Tale Grande Unità era inclusa nel C.S.I.R. (Corpo di Spedizione Italiano in Russia, che comprendeva anche le Divisioni Celere e Pasubio, nonché altri reparti e servizi), e con il C.S.I.R. partì per il Fronte Orientale nel luglio 1941.
La Torino fu protagonista di tutte le azioni di rilievo condotte dal Corpo di Spedizione suddetto.
Con l'arrivo di ulteriori Divisioni al Fronte Russo, nell'estate 1942, le truppe italiane raggiunsero la consistenza di un'Armata (alle cui dipendenze passò il C.S.I.R., assumendo la denominazione di XXXV Corpo d'Armata).
Tuttavia - sintetizzando al massimo - occorre sottolineare che, quando la Divisione Torino iniziò a ripiegare, era nell'organico del XXIX Corpo d'Armata tedesco.
Ecco una cartina che mostra lo schieramento italiano alla data del 10 dicembre 1942 (alla vigilia, cioè, dell'attacco sovietico che avrebbe portato le nostre Divisioni di Fanteria ad arretrare).
Il XXIX Corpo d'Armata - che in quel momento comprendeva solo Divisioni italiane (in quanto quasi tutte le forze tedesche disponibili nel nostro settore di fronte erano state dirottate a Stalingrado) - ricevette ordine di ripiegare il 19 dicembre 1942.
La data di scomparsa che il Ministero della Difesa ha assegnato a Vincenzo (22.12.1942) rimanda al breve ma sanguinoso assedio di Arbuzovka, nel corso del quale tanti persero la vita o vennero catturati dall'avversario.
Le perdite furono tali che la località (una conca circondata da alture, dominate dai Sovietici) venne poi ricordata dai superstiti con il nome di
valle della morte.
Due tra i libri più famosi che raccontano di Arbuzovka sono
I più non ritornano (di Eugenio Corti) e
L'aurora a occidente (di Mario Bellini).
Altri titoli sulla Divisione Torino e sull'81° Reggimento Fanteria potrà trovarli consultando l'elenco bibliografico disponibile in questo sito: è davvero molto corposo, e suggerisco l'inserimento di parametri per ottenere una lista di pubblicazioni specifiche.
All'elenco bibliografico può accedere anche dalla home-page.
La invito, inoltre a utilizzare la funzione di ricerca di questo forum per leggere ulteriori discussioni che riguardano la Divisione Torino.
Aggiungo che i superstiti di Arbuzovka raggiunsero poi la città di Čertkovo, dove rimasero assediati fino al 15 gennaio 1943.
(Nei volumi
I più non ritornano e
L'aurora a occidente si parla anche di tale assedio, ovviamente dal punto di vista degli autori, che all'epoca erano entrambi giovani ufficiali del 30° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata).
Se desidera approfondire insieme al suo papà le ricerche su Vincenzo (da un punto di vista ufficiale e burocratico), la rimando alla
Guida per le ricerche
in cui vi sono info e dettagli sui vari enti e sulla documentazione che è possibile procurarsi (per esempio, il Foglio Matricolare e il Verbale di Irreperibilità, qualora non ne foste in possesso).
Rimango a disposizione...
Un caro saluto.
Patrizia