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Ricerca notizie su Terzaghi Mario - 256ª Squadra Panettieri Weiss

19/12/2017 13:44 #1 da Lina
buongiorno cerco notizie di mio zio Terzaghi Mario nato a Brembio il 26.1.1922 disperso in Russia nel gennaio del 1943, apparteneva al 256a panettieri WEISS matricola 10220, vorrei sapere se ci sono notizie certe di cosa sia successo a questo gruppo. grazie Lina Zoppi

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20/12/2017 14:49 - 20/12/2017 15:16 #2 da Patrizia Marchesini
Salve, Lina... e benvenuta nel nostro forum.

La 256ª Squadra Panettieri Weiss era nell'organico della Divisione di Fanteria Vicenza, ultima Grande Unità italiana a raggiungere il Fronte Russo.
Era previsto che la Vicenza svolgesse azioni di presidio territoriale nelle retrovie (e per questo motivo era partita - tra l'ultima decade del settembre 1942 e la prima decade di ottobre dello stesso anno - senza il proprio Reggimento di Artiglieria).

A inizio dicembre la Divisione venne posta agli ordini del Corpo d'Armata alpino e fu quindi trasferita dalla zona di Kupjansk a quella di Rossoš', città che era - appunto - sede del Comando del suddetto Corpo d'Armata.
Sino al 15 dicembre 1942 (e, questa la mia ipotesi, fino al momento di ripiegare) la 256ª Squadra Panettieri era a Podgornoe.

A seguito dell'attacco sovietico contro il nostro II Corpo d'Armata (Divisioni Cosseria e Ravenna) - schierato sulla destra del Corpo d'Armata alpino - e al ripiegamento e riorganizzazione delle truppe del suddetto CdA, dal 16-17 dicembre 1942 la Divisione alpina Julia fu spostata più a sud, nel settore in precedenza occupato dal II Corpo d'Armata. Provvedimento, questo, necessario a proteggere il fianco destro del Corpo d'Armata alpino.

Parte della Divisione Vicenza, pertanto, andò in linea tra la Tridentina e la Cuneense, dislocandosi sulle posizioni che prima erano assegnate alla Julia. Allego una cartina che mostra lo schieramento delle truppe italiane al 10 dicembre 1942 (cioè alla vigilia dell'offensiva sovietica che avrebbe portato le nostre Divisioni di Fanteria - II, XXXV e XXIX Corpo d'Armata - ad arretrare).



Il Corpo d'Armata alpino rimase sul Don fino al 17 gennaio 1943, quando anch'esso fu costretto a ripiegare, ormai già circondato.
Tale data, perciò, segna l'inizio del ripiegamento anche per la Divisione Vicenza.

Informazioni specifiche sulla 256ª Squadra Panettieri Weiss - in modo particolare nell'ambito di questi ultimi e drammatici eventi - non ne ho trovate, fatta eccezione per un accenno: alle 23.00 del 18 gennaio essa si trovava a Popovka e si stava incolonnando (insieme al Quartier Generale della Divisione e alla 156ª Sezione di Sanità) per raggiungere Samojlenkov.

Allego una cartina desunta grazie al sistema WebGIS disponibile nel sito www.plini-alpini.net.
Vi ho evidenziato le località menzionate. Il puntino azzurro corrisponde a Samojlenkov.
La traccia marrone/nocciola indica il percorso di ripiegamento della Divisione Vicenza.
Ovvio che, per motivi di spazio, riesco a inserirle un'immagine limitata, ma se fa qualche tentativo con il sistema WebGIS suddetto e vi prende confidenza, potrà creare mappe personalizzate a seconda dei parametri che le interessano.



A tantissimi dispersi del Corpo d'Armata alpino (e dei reparti che da esso dipendevano) il Ministero della Difesa ha assegnato d'ufficio una data di scomparsa, il 31 gennaio 1943... che corrisponde al giorno in cui i resti del Corpo d'Armata uscirono dall'accerchiamento ed ebbe inizio il conteggio delle numerosissime perdite.

Anche suo zio Mario risulta scomparso a partire dal 31.01.43.
Capire cosa gli accadde è purtroppo molto difficile.

Dal 17 gennaio 1943 la Vicenza si era mossa secondo ordini e itinerario stabiliti, che prevedevano come punto di sbocco la città di Valujki.
Purtroppo quest'ultima località era stata occupata dai Sovietici il 19 gennaio... tale importantissima informazione venne ricevuta solo dal Comando di Corpo d'Armata alpino e dalla Divisione Tridentina (che procedeva con detto Comando).

Cuneense, Julia e Vicenza non vennero avvertite (per problemi radio e di collegamento) del necessario cambio di percorso e proseguirono - in uno stillicidio quotidiano di perdite (dovuto agli scontri con reparti avversari o di partigiani, al freddo, alla stanchezza estrema) - verso Valujki.
Nei pressi della città i generali comandanti le tre Divisioni suddette vennero catturati, insieme a diversi ufficiali e a quei soldati che avevano resistito fino a quel momento (26-28 gennaio 1943).

Aliquote delle tre Divisioni, per svariate circostanze (originatesi in seguito alle battaglie affrontate durante la marcia), riuscirono ad accodarsi alla colonna della Divisione Tridentina e con essa si trovarono poi a Nikolaevka, il 26 gennaio...
Di tale notissima battaglia, divenuta un simbolo per i reparti alpini, non sto a raccontarle... ma si trattò dell'ultimo ostacolo che la colonna della Tridentina dovette superare prima di uscire dall'accerchiamento.

Questo, seppure in sintesi, il contesto storico.
Rimangono le tante ipotesi sulla sorte di Mario... potrebbe essere morto durante uno scontro, o non avere proseguito il cammino perché ferito o congelato. Magari era semplicemente esausto, a un livello di stanchezza che forse noi non saremo mai in grado di cogliere appieno... e si lasciò andare sul ciglio della pista, divenendo una delle tante vittime della cosiddetta morte bianca.
Un torpore quasi piacevole, al di là di qualsiasi sofferenza (come l'ha descritto chi riuscì a fronteggiarlo - magari sollecitato bruscamente da qualche compagno - e a darne testimonianza)... un torpore pericolosissimo, che a quelle temperature rigidissime portava in breve alla morte.

Non dimentichiamo i tantissimi militari italiani catturati dall'Armata Rossa o dalle formazioni partigiane.
Anche Mario potrebbe essere caduto prigioniero, morendo prima che le autorità sovietiche avessero tempo e modo di registrarne le generalità.
Se ciò accadde, è evidente che di lui - negli archivi russi - non può essere rimasta traccia alcuna.

Prima di salutarla, suggerisco di dare uno sguardo alla nostra Guida per le ricerche, cui può accedere anche dalla homepage di questo sito.
Nel forum si è già parlato di reparti panettieri, dotati di forni Weiss.
Utilizzi la funzione di ricerca (inserendo i parametri opportuni).
Mi limito a segnalarle una discussione iniziata da un signore con un prozio nella 256ª Squadra, in caso volesse contattarlo personalmente...
Ma, come ho detto, con la funzione di ricerca del forum troverà altre discussioni e potrà vedere come era fatto un forno rotabile Weiss.

Segnalo anche il sito dedicato in modo specifico agli uomini della Divisione Vicenza --> www.divisionevicenza.com.

Infine, se ha una foto di suo zio Mario e desidera che venga inserita nella nostra galleria-immagini in ricordo dei deceduti al Fronte Russo, basterà mandare un file .jpg (se possibile in formato mezzobusto) a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Un caro saluto.



Patrizia
Allegati:

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21/12/2017 08:04 - 21/12/2017 16:52 #3 da Lina
La ringrazio tanto per la sua risposta.
Mi piacerebbe sapere se tra quelli che sono tornati ci puo' essere qualcuno ancora in vita.
Mi rendo conto che parliamo di persone di 95 anni, ma avrei desiderio di potergli parlare se fosse possibile.
Per tutta la mia vita ho visto mia mamma piangere per questo fratello disperso in Russia, mia mamma aveva 14 mesi di differenza da questo fratello ed era molto legata perchè sono cresciuti assieme. Sono ancora in vita un fratello ed una sorella mi piacerebbe dare a loro qualche notizia in piu'.
Le allego una foto di mio zio Mario Terzaghi e la saluto.
Lina Zoppi - figlia di Terzaghi Teresa

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21/12/2017 17:06 #4 da Patrizia Marchesini
Eccomi, Lina.

Ho rimosso la foto che aveva allegato in calce al suo ultimo commento (grazie, mi era pervenuta anche via mail) e l'ho inserita come da accordi nella galleria-immagini del nostro sito dedicata ai deceduti al Fronte Russo.

Le foto vengono mostrate in ordine alfabetico per cognome, ma potrà visualizzarla in maniera più veloce servendosi della funzione di ricerca che compare in alto e a sinistra nella schermata.

Ho abbinato la stessa foto alla scheda-dettaglio di Mario.
Una volta visualizzato il nome di suo zio nell'elenco caduti e dispersi a disposizione in questo sito (può accedervi cliccando sul pulsante Elenco Caduti che trova in home-page), noterà che a sinistra del nome medesimo vi è una piccola lente di ingrandimento.

Un clic su di essa le consentirà di aprire la scheda suddetta.

In merito alla sua richiesta, purtroppo non sono in contatto con reduci della 256ª Squadra Panettieri Weiss, e non ne ho mai conosciuti.
Capisco bene il suo desiderio, perché mio nonno è uno dei tantissimi dispersi e a lungo ho nutrito la speranza di rintracciare un suo commilitone che potesse dirmi qualcosa di lui... ma non riesco ad aiutarla in tal senso.

Ieri mi ero limitata a suggerirle - se lo desidera - di dare uno sguardo ad altre discussioni presenti nel forum, relative ai forni Weiss; una di esse, come le avevo scritto, riguarda proprio un altro militare della 256ª Squadra e pensavo potesse forse interessarle contattarne i familiari.

Ma altro, mi spiace, non sono in grado di aggiungere.

Un abbraccio e cari saluti a lei e alla sua mamma.


Patrizia

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