× Richieste di aiuto nelle ricerche

VASILE ANTONINO - 225° Rgt. Fanteria (Div. Arezzo)

01/05/2018 17:08 #1 da Carmelo
Salve a tutti, mi chiamo Carmelo e cerco qualsiasi notizia su Antonino Vasile nato a Bivona (AG) il 22-02-1914 - Arma o corpo FANTERIA Reparto225 RGT. FTR. - DISPERSO (21-10-1945).
Vasile Antonino era un fratello di mia nonna paterna, ancora ricordo i suoi racconti tristi e pieni di amarezza. Avete notizie in merito? Qualunque traccia potrebbe essere importante... All'epoca molti compaesani scampati alla guerra riferiscono alla mia famiglia (al mio bis-nonno Vasile Pietro, padre del disperso) che l'ultima volta che avevano visto Antonino era dentro un ospedale da campo; essi descrivono anche il suo stato di salute poco buono per via di una febbre. Conferma di questo ultimo dettaglio è un documento che ho rintracciato tramite altre ricerche personali, si tratta di una scheda del Vaticano che vi allego dove forse Voi potete decodificare altri riferimenti (ad esempio il numero dell'ospedale da campo, date, ecc). In questo documento vedo anche il nome del mio bis-nonno in qualità di richiedente).



Non so se abbia mai scritto ed inviato cartoline o lettere, non so neanche se fosse capace di farlo. Non ho tante tracce, le persone più strettamente imparentate non ci sono più. I racconti di mia nonna sono davvero terrificanti... oltre alla perdita descrivono il dolore atroce senza fine, l'attesa e la rassegnazione. Mi viene in mente il racconto di quando il Comune chiede al mio povero bis-nonno di dichiarare "disperso" oppure "deceduto" il proprio figlio che non ha fatto più ritorno dalla guerra (Censimento o cosa?); so che non è stato capace di dar risposta, anzi pretendeva di saper notizie da loro!
Il mio intento è quello di ricostruire la sua storia per dare onore alla sua esistenza, è guisto dare memoria storica agli eventi... le prossime generazioni rischiano di dimenticare persone e valori. Grazie per la Vostra attenzione e grazie per il Vostro contributo così importante!
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02/05/2018 15:35 #2 da Patrizia Marchesini
Risposta da Patrizia Marchesini al topic VASILE ANTONINO - 225° Rgt. Fanteria (Div. Arezzo)
Salve, Carmelo... e benvenuto nel nostro forum.

Ho controllato l'elenco caduti e dispersi disponibile nel sito U.N.I.R.R.: da esso emerge che il suo prozio era assegnato al 225° Reggimento Fanteria (Divisione Arezzo), e che risulta disperso dal 21 ottobre 1945.

Può controllare lei stesso l' elenco suddetto (basta inserire cognome e nome).
La stessa data di dispersione compare anche nella banca dati del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti (Ministero della Difesa).

Comprendo il suo desiderio di sapere, in memoria di Antonino.
Partiamo, dunque, dal reparto indicato nell'elenco del sito U.N.I.R.R. (i dettagli che vi compaiono derivano dal Ministero della Difesa, in quanto l'Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia non detiene documenti di tipo militare).

Il 225° Reggimento Fanteria era, come ho detto, nell'organico della Divisione Arezzo.
Né il Reggimento, né tale Divisione furono mai coinvolti negli eventi al Fronte Orientale.
Qui potrà leggere poche scarne notizie sul 225° Reggimento, mentre cliccando qui aprirà la pagina Wikipedia relativa alla Divisione Arezzo, che all'8 settembre 1943 era schierata sul Fronte Greco Albanese.

A seguito degli eventi connessi all'armistizio dell'8 settembre, come noto, i nazisti catturarono e deportarono un numero enorme di militari italiani. Gli uomini della Divisione Arezzo non fecero eccezione.

Quindi, ipotizzando la cattura di Antonino da parte dei Tedeschi, come mai lo ritroviamo nell'elenco caduti e dispersi del sito U.N.I.R.R.?
Il fatto è che molti soldati italiani, deportati una prima volta dai nazisti in svariati lager (alcuni situati a est, nei territori occupati dal Terzo Reich), subirono purtroppo una seconda deportazione a opera dei Sovietici. Che, causa l'evolversi del conflitto, stavano procedendo vittoriosi verso ovest e verso Berlino.
Molti di questi sfortunati - pur non avendo preso parte alla Campagna di Russia - ebbero quindi il destino di morire in uno dei campi di prigionia dell'ex Unione Sovietica, oppure durante le marce e/o i trasporti ferroviari per raggiungere i campi suddetti.

La mia ipotesi, quindi, è che anche il suo prozio avesse subito questa seconda deportazione e che di lui - nell'autunno 1945 - si siano perse le tracce. All'epoca la guerra era già finita, e i prigionieri di guerra italiani stavano cominciando a rientrare.

La scansione allegata suppongo provenga dagli Archivi Vaticani e riporta il nome del suo bisnonno, che di certo si era rivolto all'Ufficio Informazioni Vaticano per Prigionieri di Guerra (attivo dal 1939 al 1947).
Ho provato a cercare notizie sul 6° Ospedale da Campo menzionato nella scheda, e su Stutz... ma non è emerso nulla.

Proseguendo con le ipotesi, credo che quei dettagli li avesse menzionati il suo bisnonno, cui - a sua volta - erano stati riferiti da quei compaesani che erano riusciti a rientrare e cui lei accenna nel suo commento.
Secondo tali dettagli, le ultime notizie di una certa attendibilità su Antonino parrebbero risalire al 1944... ma il Ministero della Difesa cita il 21 ottobre 1945 come data di dispersione.

Sarebbe importante procurarsi copia del Foglio Matricolare e del Verbale di Irreperibilità di Antonino (se non ne è già in possesso).

Per il Foglio Matricolare contatti il Centro Documentale (ex Distretto Militare) di Palermo o l' Archivio di Stato di Agrigento.

Per il Verbale di Irreperibilità si rivolga invece all'Albo d'Oro (dipende dal Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti), scrivendo all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; suggerisco di chiedere se vi siano testimonianze specifiche - rilasciate dopo il rimpatrio da qualche prigioniero sopravvissuto - che possano fare luce sulla sorte del suo congiunto e chiarire come mai per la dispersione di Antonino sia indicato il 21 ottobre 1945.

Prima di intraprendere questo percorso, consiglio in ogni caso di dare uno sguardo alla Guida per le ricerche disponibile in questo sito, dove troverà info, link e la possibilità di scaricare modulistica utile.
Nel file-guida sono spiegate anche le modalità per contattare i Memoriali Militari, a Mosca (ente analogo al nostro Commissariato Generale): potrebbe fare un tentativo, partendo dal presupposto che Antonino forse subì una seconda deportazione a opera dei Sovietici.

Per quanto riguarda, invece, la probabile e iniziale deportazione da parte dei Tedeschi, dia uno sguardo a questi siti:

www.dd-wast.de/en/home.html

www.its-arolsen.org/en/


Mi fermo qui, e la saluto cordialmente...


Patrizia
Ringraziano per il messaggio: Carmelo

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06/05/2018 12:06 #3 da Carmelo
Grazie per la risposta puntuale e precisa.

Non so se il mio bisnonno sapeva già di una possibile seconda deportazione, in effetti le ipotesi che Lei ha espresso sono molto credibili anche per i rifermimenti storici dettati dalla ricostruzione degli eventi che potrebbero aver coinvolto il mio pro-zio Antonino.
Io personalmente non avevo traccia, neanche del Fronte Greco Albanese in cui Antonino si era ritrovato a combattere, travolto poi dai successivi eventi; anzi pensavo che fosse stato direttamente arruolato sul fronte Russo!!!
Anche le ipotesi sono importanti per iniziare a cercare più affondo, peccato che non si riesce a trovare notizie sull'ospedale da campo n. 6° e su Stutz (luogo??? località? Dove si trova?). Per quanto riguarda le informazioni presenti sulla scheda del Vaticano non saprei se fossero state comunicate in parte o integralmente dal mio bisnonno; in famiglia mi riferiscono un altro dettaglio, il compaesano che aveva dato notizie su Antonino era anche un sacerdote.
Proverò a seguire le sue indicazioni e a richiedere il Foglio Matricolare e il Verbale di Irreperibilità, spero che seguendo la guida non sia troppo complicato ottenere tali documenti.
Per gli altri casi di soldati dispersi la data di dispersione da cosa solitamente dipende? Qual era il criterio nella scelta di una data così precisa?
Con la richiesta del verbale di irreperibilità chiederò anche all'Albo d'Oro se ci siano testimonianze specifiche, anche in riferimento a quel sacerdote che tornato in patria diede le ultime notizie su Antonino.

Mi farò risentire in questo forum appena otterrò altre notizie e i documenti. Attendo ache possibili sviluppi da eventuali Vostre ricerche.

RingraziandoLa ancora una volta per l'attenzione e per l'impegno, le porgo i miei saluti.
Carmelo.

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06/05/2018 22:29 #4 da Patrizia Marchesini
Risposta da Patrizia Marchesini al topic VASILE ANTONINO - 225° Rgt. Fanteria (Div. Arezzo)
Eccomi, Carmelo.

Ovvio che sarebbe di grande importanza interpretare in maniera corretta il riferimento al 6° Ospedale da Campo e a Stutz.
Ma, come le ho detto, nel web non sono riuscita a trovare nulla, e non ho compreso neppure se Stutz sia una località o meno (una ricerca tramite Google Maps non ha prodotto risultati).

In merito alla data di dispersione... Il criterio per la scelta di un determinato giorno può variare.
Il Ministero della Difesa (allora Ministero della Guerra) potrebbe avere indicato il giorno a partire dal quale si sono perse le tracce di Antonino: vista la data particolare, potrebbe esistere una testimonianza significativa in tal senso, custodita presso l'Albo d'Oro (Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti).

Per quanto riguarda la Campagna di Russia, l'esperienza finora acquisita mi insegna che ai militari di taluni reparti al Fronte Orientale vennero assegnate date di dispersione in base a determinati eventi (per esempio, una certa battaglia affrontata durante il ripiegamento dal reparto stesso).

Per alcuni nostri soldati dispersi al Fronte Russo, la data di dispersione coincide con il giorno in cui essi scrissero l'ultima lettera prima del ripiegamento del proprio reparto (inverno 1942-1943), poiché sino a quel momento quei militari erano ancora vivi (e con certezza).
In questi casi (e in assenza di qualsiasi altra notizia) all'origine della scelta di tale data di scomparsa vi erano i congiunti, che magari dichiararono a uffici ed enti di avere ricevuto corrispondenza risalente alla data stessa.

Moltissimi del Corpo d'Armata alpino risultano dispersi dal 31 gennaio 1943, giorno in cui i resti del Corpo d'Armata suddetto uscirono dall'accerchiamento sovietico ed ebbe quindi inizio un primo conteggio delle perdite.
Alla maggior parte degli scomparsi della Divisione Sforzesca, invece, venne assegnata - come data di dispersione - il 25 gennaio 1943.

Insomma, i criteri furono diversi... a fronte della mancanza di notizie sicure e verificabili.

Nonostante a volte siano piuttosto scarni di dettagli, il Foglio Matricolare e il Verbale di Irreperibilità restano cmq documenti basilari per cominciare una ricerca ed è importante procurarsene copia per vedere cosa vi è indicato.

In attesa di risentirla (a seguito - mi auguro - di sviluppi significativi), un saluto cordiale.


Patrizia
Ringraziano per il messaggio: Carmelo

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26/08/2021 12:34 - 26/08/2021 12:39 #5 da Carmelo
Salve Sig.ra Marchesini e tutti i partecipanti e lettori, a distanza di tre anni ho ripreso in mano le ricerche del mio prozio Antonino. La vita va avanti e spesso ci si ferma occupati dalla nostra quotidianità e dalle vicissitudini personali, nonostante ciò in questi anni ho visitato sempre il forum e letto parecchie richieste di aiuto e tantissime altre storie.

Inizialmente nel 2018 (anno in cui vi ho scritto per la prima volta) ho avuto difficoltà con la burocrazia, il compilare moduli ed inviarli mi risultava macchinoso, forse credendo di non ottenere nell'immediato i documenti necessari per andare avanti nella ricostruzione dei fatti.
Il desiderio di sapere è molto forte come sempre, ho ripreso la discussione e ho deciso di lavorarci e di provare. L'archivio di Stato di Agrigento ha risposto nell'immediato, ho in mio possesso il foglio matricolare tra l'altro credo ben compilato, leggibile e pieno di dettagli; Albo d'Oro per il verbale di irreperibilità (+ documenti o testimonianze espressamente richiesti) invece ancora non ha risposto ma credo che ci voglia più tempo.
Allego parte del foglio matricolare di Antonino. Come si nota è stato richiamato alle armi diverse volte, il periodo va dal 1934 al 1943 (notizie certa), un tempo notevole cioè si parla di un giovane ragazzo in servizio per quasi tutta la durata della guerra.

Il foglio matricolare conferma il reggimento e la partecipazione sul fronte Greco- Albanese, trovo traccia con delle correzioni a mano di due eventi di particolare attenzione, mi riferisco alla partenza verso l'Albania e il suo rientro per una ospedalizzazione, prima all'ospedale militare di Bari e successivamente il trasferimento verso Gioia del Colle, ospedale militare che è rimasto attivo dal 1940 fino al 1945 la cui struttura era utilizzata precedentemente come Scuola Elementare (allora Edificio Scolastico "Mussolini"). L'ospedale militare di Gioia Del Colle trovo anche che dal 7 maggio 1945 venne passato in gestione diretta alla Croce Rossa Italiana, che l'adibì ad Ospedale Convenzionato, facendolo funzionare ininterrottamente come tubercolosario sino al 31 agosto 1950, intitolandolo "Ospedale Speciale n. 6 della Croce Rossa Italiana". Attenzione qui... la dicitura "ospedale n. 6" mi ricorda la "scheda del Vaticano" che avevo allegato, che però riportava l'anno 1944, invece il ricovero di Antonino avveniva nel '43. Non so se sia una discordanza, una errata interpretazione o non so cosa...

Dal foglio matricolare risulta che dopo l'ospedalizzazione Antonono ritorna al Corpo (rientra in Albania, sul Fonte?), con sette giorni di riposo ma succede qualcosa... il territorio in data 13 aprile 1943 è in stato di guerra (la Grecia non era già stata conquistata con l'aiuto dei Tedeschi?) e in una data imprecisata il mio prozio viene catturato e fatto prigioniero.
L'ultimo trafiletto parla della sua dispersione in Russia ("Dininternamento militare", che significa?), menziona il verbale di irreberibilità riportando la data 21 ottobre 1945.

Da notare anche la discordanza (?) tra i dati del Ministrero della Difesa con l'Albo IMI che vede collocato Antonino come prigioniero sul fronte Greco-Albanese e non in RUSSIA, addirittura non disperso ma deceduto sul fronte Rumeno sempre in data 21-10-1945, non indicando il luogo di sepoltura.
Ho richiesta anche agli Archivi Russi se esiste un fascicolo di Prigionia e in attesa dei documenti dell'Albo D'oro lascio a voi le dovute considerazioni. Colgo l'occasione per ringraziarVi per il Vostro importante lavoro. Grazie di tutto.
Allegati:

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22/02/2022 14:01 #6 da Patrizia Marchesini
Risposta da Patrizia Marchesini al topic VASILE ANTONINO - 225° Rgt. Fanteria (Div. Arezzo)
Salve, Carmelo.

In questo lungo lasso di tempo diverse cose sono cambiate, soprattutto per la sottoscritta.
Causa motivi familiari non riesco più a occuparmi né del lavoro di redazione riguardante il sito U.N.I.R.R., né del forum (se non, in merito a quest'ultimo, di rado e in maniera purtroppo incostante).

Dalla lettura del suo commento dell'agosto scorso - e dalle scansioni del Foglio Matricolare - non mi è possibile formulare ipotesi ulteriori, rispetto a quelle già espresse nella mia prima risposta per lei.
Mi spiace.
Sulla base di quanto sappiamo, credo che il fatto che l'Ospedale di Gioia del Colle - passato nel maggio 1945 sotto la gestione della Croce Rossa Italiana - fosse identificato dal numero 6 sia una mera coincidenza (se si pensa a quanto riporta la scheda del Vaticano).
Ritengo che l'ipotesi di una seconda deportazione a opera dei Sovietici sia cmq plausibile (altrimenti il nome di Antonino non risulterebbe nell'elenco caduti e dispersi disponibile in questo sito).

Certo, l'avere una risposta dal Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti / Albo d'Oro sarebbe importante.
Non dico che si potrebbe giungere a una qualche certezza (visto che il suo prozio è classificato come disperso), ma forse qualcosa che aiuti a capire un po' di più potrebbe emergere.

Non so se nel frattempo lei abbia avuto una risposta anche dai Memoriali Militari (ente il cui sito al momento sembra purtroppo irraggiungibile), ma potrebbe fare un tentativo ulteriore presso l'Archivio Apostolico Vaticano (www.archivioapostolicovaticano.va/content/aav/it.html).

Tra il 1939 e il 1947 fu operativo l'Ufficio Informazioni Vaticano per Prigionieri di Guerra (la scheda che lei aveva allegato nel 2018 con ogni probabilità fu redatta dall'ufficio suddetto).
I documenti relativi all'Ufficio Informazioni sono stati desecretati alcuni anni addietro.

Al link seguente trova un inventario che magari può consultare:

www.archivioapostolicovaticano.va/content/dam/aav/documenti/CAV_52_vol1.pdf


Un saluto.


Patrizia


P.S.
Poiché gli allegati sono visibili con il suo primo commento del 26 agosto 2021, ho cancellato il secondo commento in cui aveva allegato di nuovo gli stessi file...

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Moderatori: Maurizio ComunelloPatrizia Marchesini

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