Buonasera...
Ringrazio Riccardo per il suo contributo e per avere effettuato subito una verifica nell'Archivio Digitale dell'Istituto del Nastro Azzurro.
Cerchiamo, ora, di fare il punto della situazione.
Michel ci dice che il padre partì per il Fronte Russo nel 194
3. Immagino si tratti di un errore di battitura e che Michel in realtà volesse scrivere 194
2.
Tuttavia - se parliamo di Cuneense - occorre ricordare che gli ultimi reparti di complementi destinati alla Divisione raggiunsero i dintorni di Rossoš' (sede del Comando di Corpo d'Armata alpino) il 10 gennaio e il 13/14 gennaio '43.
Questi nostri alpini ebbero la sfortuna di arrivare in loco proprio quando i Sovietici attaccarono la città di Rossoš' (il 15 e il 16 gennaio 1943) e - impiegati così come altri reparti a difesa della città per contrastare gli avversari - vennero praticamente annientati.
Passiamo al sito
www.alpini-cuneense.it e alle liste di caduti e dispersi (nonché di deceduti in prigionia) che propone. Sebbene l'intento di mantenere viva la memoria di quegli uomini sia più che meritevole... si tratta, a mio avviso, di elenchi incompleti/imprecisi.
Per esempio: tra i dispersi ho trovato l'alpino Marco Duberti (era assegnato al Battaglione Pieve di Teco), che fu uno dei primi reduci con cui entrai in contatto.
Catturato dai Sovietici, sopravvisse alla prigionia. Ci ha lasciati nel 2002.
Le liste alfabetiche del sito
www.alpini-cuneense.it mostrano - ove noto - il reparto di appartenenza del caduto o del disperso (si veda la legenda in calce alla pagina del sito suddetto). Per il Giorgio Dalmasso citato nella lista, non è indicato il reparto.
Veniamo ora a quanto emerge dall'elenco caduti e dispersi disponibile nel sito U.N.I.R.R..
Ho trovato un solo militare con il cognome Dalmazzo.
Si chiamava Aldo Dalmazzo, classe 1920, nato a Borgofranco d'Ivrea - TO, assegnato al 53° Reggimento Fanteria della Divisione Sforzesca.
Risulta disperso - come tantissimi di tale Grande Unità - dal 25 gennaio 1943 (data scelta d'ufficio dal Ministero della Difesa).
Con il cognome Dalmasso, invece, dall'elenco disponibile in questo sito emergono 49 militari.
Quasi tutti (eccetto quattro o cinque) in organico a reparti della Divisione Cuneense, e quasi tutti (a parte quattro di essi, nati in Francia) nati a Cuneo o provincia.
Se apriamo la scheda di dettaglio di Giorgio Dalmasso, classe 1921, nato a Cuneo e deceduto in prigionia il giorno 8 aprile 1943 presso il campo ospedale 1773... noteremo che il padre si chiamava Marco. Il nome della madre non compare.
Ora, il Giorgio Dalmasso che, come giustamente ha evidenziato Riccardo, meritò la Croce di Guerra al Valor Militare era anch'egli nato nel 1921 a Cuneo, e suo padre si chiamava Marco. L'Archivio Digitale ci dice che la madre si chiamava Maria Pellegrini (ma non possiamo fare un raffronto, perché come abbiamo detto la scheda di dettaglio del Giorgio Dalmasso presente nell'elenco del sito U.N.I.R.R. non mostra il nome della mamma).
Corrisponde, tuttavia, anche il reparto di appartenenza (il IV Battaglione Misto Genio). Pur con cautela, mi sentirei di dire che i due Giorgio Dalmasso - inclusi rispettivamente nell'elenco del sito U.N.I.R.R. e nell'Archivio Digitale dell'Istituto del Nastro Azzurro - potrebbero essere la stessa (sfortunata) persona... sebbene l'Archivio Digitale dell'Istituto del Nastro Azzurro non specifichi se il Giorgio Dalmasso cui venne concessa la Croce di Guerra al Valor Militare morì al Fronte Russo oppure no.
A Michel, per fugare ogni dubbio (e avere conferme su luogo e data di nascita, nonché sul reparto idi appartenenza del padre), suggerirei - se gli è possibile di richiedere copia del Foglio Matricolare (la richiesta va inviata all'Ufficio Documentale o all'Archivio di Stato competenti per territorio, a seconda del luogo di nascita del militare su cui si stanno svolgendo ricerche).
Nella Guida per le ricerche disponibile in questo sito, può consultare le Sezioni della Guida dedicate agli Uffici Documentali e agli Archivi di Stato, cliccando poi sui link che mostrano gli Uffici Documentali e gli Archivi di Stato attualmente operativi.
Richieste del genere, ormai, si possono inoltrare via e-mail (e quindi non dovrebbero esservi problemi se il richiedente vive all'estero, come immagino sia per Michel).
Altri controlli non sono in grado di farne, poiché l'elenco disponibile nel sito U.N.I.R.R. è relativo soltanto a chi non fece ritorno e non mostra i nominativi di chi, per fortuna, sopravvisse a quella Campagna bellica.
Un cordiale saluto.
Patrizia