Prima di tutto occorre riconoscere che Emilio Sari è stato un personaggio straordinario che ha accumulato esperienze di vario genere nel suo peregrinare dall'Albania, alla Libia, all'Egitto fino ad ammalarsi, per poi passare al fronte Iugoslavo e finalmente a quello russo. Tutto ciò nel breve volgere di 4 anni, che fortunatamente ha avuto il lume di documentare.
Per quanto riguarda la sua esperienza come marconista della 102^ Compagnia, Sari ha evidenziato diversi aspetti non solo interessanti ma anche tali da permetterci di capire alcuni aspetti relativi all'impiego della stessa compagnia:
1. ORGANICO: la sua sezione risultava costituita da 1 Sottufficiale, 3 radiotelegrafisti, 1 radiomontatore, 1 motorista, quasi sicuramente 2 conduttori di automezzo ( considerata la presenza di 2 SPA 38, di cui uno per la radio A 310) e almeno altri 3 militari, visto che la foto della sua sezione ne mostra un totale di 11.
In qualche riga precedente Sari dice che il suo reparto (alquanto consistente) era costituito da una decina di camion "Bianchi" e da una quindicina di motocarri "Benelli" a tre ruote nonché da ben 4 stazioni radio A 310 con trasmettitore "SAPA".
2. IMPIEGO: la 102^ Compagna marconisti dell'VIII Battaglione Genio, alle dirette dipendenze del Comando CSIR, era l'unica unità del CSIR che disponesse di marconisti, quindi, se doveva garantire collegamenti tra diversi Comandi utilizzando risorse dello stesso genere, poteva farlo soltanto decentrando parte dei propri marconisti agli altri Comandi.
Questo spiega perché la sezione di Sari, era aggregata alla Div. "Torino". e, immagino, più precisamente alla 52^ Compagnia Radiotelegrafisti e telegrafisti della stessa Divisione, cioè quello più consistente che Sari definisce " il mio reparto", quello con i camion "Bianchi", i motocarri "Benelli" e 4 radio A310
Allo stesso modo sicuramente altre sezioni della 102^ Compagnia erano state aggregate alla "Pasubio", e alla "Celere" e forse anche alle altre pedine del CSIR quali il Comando Aeronautica, il Comando dei servizi logistici ecc.
Se così fosse potremmo avere anche un' idea più precisa delle dimensioni della 102^ Compagnia e dedurre che fosse costituita da una decina di sezioni analoghe a quella di Sari, potenzialmente in grado di sostenere le esigenze di collegamento dei vari comandi, e che quindi avesse un organico di circa 120/170 uomini (dati congrui per un reparto a livello compagnia) considerando anche il personale rimasto presso la "capomaglia" compreso quello dell'autofficina.
Che le sezioni potessero essere una decina sarebbe confermato anche dal fatto che Sari, a Millerovo, nel corso della ritirata, afferma che" di undici stazioni radio ne erano rimaste due, la nostra ed un’altra".
3. ASPETTI COLLATERALI: Il diario di Sari non solo collima perfettamente con quello, preziosissimo, del Serg. Magg. Dante Trespioli , ma talvolta lo integra fornendo dati relativi ad altre località toccate nel corso della ritirata, soprattutto dopo Woroschilowgrad .
Molto interessante per me è stato il passo relativo a Jassinowatoja perché conferma i dati in mio possesso e mi dà il conforto di sapere che quasi sicuramente mio padre era rimasto presso il Comando della Compagnia e non era stato aggregato come nel caso di Sari.
Infatti ritengo che la Compagnia sia stata ripartita fin dall'inizio delle operazioni, prima quindi che l'VIII Btg. collegamenti raggiungesse Jassinowatoja il 20 novembre 1941, con l'approssimarsi dell'inverno. Essendo poi stata ricomposta a Jassinowatoja a metà dicembre del 1942, è impossibile che mio padre sia stato ritratto in fotografia a Jassinowatoja in uno scenario decisamente non invernale, segno che si trovava lì in un periodo compreso tra i due inverni successivi.