Salve, Bruno.
Ho letto con attenzione il suo lungo post.
In merito alla narrazione di Don Enelio Franzoni... vi è un'incongruenza abbastanza significativa.
Il famoso
Caposaldo Venere, dove il cappellano fu fatto prigioniero, non era situato nella zona di Kantemirovka.
Grazie alla
Sezione Immagini del menù di questo sito (
Sottosezione Cartografia --> Fanteria) potrà rendersi conto con facilità che Kantemirovka si trovava nelle immediate retrovie del settore di fronte tenuto dal II Corpo d'Armata.
La Divisione Pasubio era, invece, nell'organico del XXXV Corpo d'Armata e nello specifico il 79° Reggimento Fanteria era dislocato alla base del cosiddetto
Cappello Frigio --> immagini A03-02 e A03-03.
Corrette, in ogni caso, le sue valutazioni e ipotesi sulla scomparsa di Quinto; con ogni probabilità, tuttavia, il reduce che fece visita alla sua famiglia non ufficializzò mai la propria testimonianza... e di conseguenza per il Ministero della Difesa la data di dispersione di Quinto coincide ancora oggi con il giorno in cui la Divisione Pasubio iniziò ad arretrare.
Può procurarsi, se non è già in possesso, copia del Foglio Matricolare e del Verbale di Irreperibilità di Quinto (dia uno sguardo alla
Guida per le ricerche (può accedervi anche dalla home-page).
Riguardo ai nominativi citati da Don Franzoni, purtroppo non sono in grado di fornirle informazioni. Né io, né la Presidenza U.N.I.R.R. siamo in possesso della documentazione dei singoli militari (che resta di pertinenza del Ministero della Difesa).
Il mio suggerimento è di consultare l'elenco caduti e dispersi disponibile in questo sito (e basato su dati Mindifesa) per qualche verifica.
Posso dirle, però, che il capitano Mario Gullino (80° Rgt. Fanteria) sopravvisse ai lager sovietici e in seguito scrisse un libro,
Russia 1942-1946: memorie di guerra e di prigionia, pubblicato nel 1992 da Edizioni L'Arciere di Cuneo (trova i dettagli nell'elenco bibliografico disponibile nel sito).
Siccome temo che il libro sia difficilmente reperibile per l'acquisto, di seguito incollo il link della schermata di ricerca OPAC SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale), per scoprire in quali biblioteche è conservato il volume:
opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/free.jsp
Qualora nessuna di esse le sia
comoda - dal punto di vista logistico - potrà eventualmente rivolgersi alla sua biblioteca e chiedere di usufruire del prestito inter-bibliotecario.
In merito a militari con il cognome
Damiani caduti o dispersi, da un controllo nell'elenco online disponibile in questo sito (che lei ha già consultato) emergono i nominativi di diciassette militari.
Esclusi, per ovvie ragioni legate alla cronologia del ripiegamento delle nostre truppe, i militari assegnati a reparti del Corpo d'Armata Alpino, rimangono dieci nominativi.
A mio parere, considerando i reparti di appartenenza e il probabile percorso di ripiegamento di questi militari, la lista si riduce a quattro nominativi (incluso quello del suo congiunto):
Damiani Attilio - 79° Rgt. Fanteria
Damiani Carlo - 37° Rgt. Fanteria
Damiani Michelangelo - 80° Rgt. Fanteria
Damiani Quinto - 9ª Compagnia TRT
Secondo me la persona con più probabilità di essere stato amico di Don Enelio è Attilio Damiani, sottotenente del 79° Reggimento Fanteria.
Il suo decesso - come risulta dall'elenco - sembra riconducibile alla prigionia. La data indicata è il 14.02.43 e mi pare sia attinente al racconto del cappellano, che descrive il trasferimento dal campo 188 di Tambov a quello di Oranki, avvenuto proprio tra il 7 e il 19 febbraio '43.
Ovvio, siamo nel campo delle ipotesi e più in là fatico a spingermi.
Un saluto cordiale.
Patrizia