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Francesco Fraulini - XV Btg. Guastatori / Francesco Fraulini - Btg. Verona

11/03/2022 20:11 #1 da simone
nuovo iscritto è stato creato da simone
ringrazio gli amministratori per avr accolto la mia richiesta d'iscrizione.
Mi chiamo FRAULINI Simone e sono nipote di un reduce della Campagna di Russia.
Mio nonno Francesco ebbe a parteciparvi inqadrato nel 15° Btg Guastatori del CSIR e fortunatamente tornò a casa.
Oltre al nonno paterno sono il nipote (per parte di madre) di un caduto in terra di Russia: Caporal Maggiore Alpino FRAULINI Francesco (6° Rgt - Btg Verona 58^ Cp caduto nella Battaglia di Postojali il 19 gennaio 1943.

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21/03/2022 09:58 #2 da Maurizio Comunello
Risposta da Maurizio Comunello al topic nuovo iscritto
Ben arrivato Simone.
Se è possibile raccontaci qualcosa del tuo Nonno Francesco , Ricordi , quando è partito ecc .
Ciao.
Maurizio Comunello

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22/03/2022 14:25 - 22/03/2022 20:20 #3 da simone
Risposta da simone al topic nuovo iscritto
Grazie Maurizio.
Per chiarire devo giocoforza fare un inciso.
Il Caduto per il quale ho inoltrato la foto fu lo zio di mia madre FRAULINI Francesco.
Per mero scherzo del destino si creò, nel 1920, un caso di omonimia perchè anche mio nonno paterno venne battezzato come FRAULINI Francesco Ferdinando: due rami dello stesso albero anche se non direttamente parenti. In piccoli paesi di montagna capitava sovente anche questo.
Da dire che, nel caso del nonno paterno Francesco Ferdinando, la responsabilità sulla scelta del nome va attribuita unicamente alla perdita, durante la Grande Guerra, di un fratello maggiore: inquadrato nel 6° Rgt. Alpini Btg. Sette Comuni, caduto sull' Altipiano d' Asiago (caso più unico che raro il fatto che tutti i nati dopo il 1920 in casa Fraulini avevano per primo nome Francesco seguito da un secondo nome. Verrà arruolato nel medesimo Reggimento del fratello caduto ad Asiago anche il fratello minore del nonno Francesco Ferdinando: Francesco Giovanni che patirà la deportazione in Germania dopo l' 8 settembre e rimarrà internato fino alla liberazione nel 1945).
Il destino volle che sia il nonno che lo zio di mia madre parteciparono alla sfortunata campagna di Russia , lo "Zio" inquadrato nella 2^ Divisione Alp.Tridentina , 6° Rgt. Btg. Verona partecipò all'offensiva contro la Francia e si imbarcò per l' Albania. Partito per il Fronte Russo cadde a Postojali durante le fasi della ritirata nel gennaio 1943.
Testimone oculare dell'evento che lo vide cadere fu, un suo compaesano che, al ritorno in Patria, portò la notizia alla famiglia.
Il nonno, all'inizio delle ostilità, venne inquadrato nel 89° Rgt. di fanteria e, sorteggiato, per essere addestrato a Civitavecchia nella nuova specialità dei Guastatori. Da Civitavecchia partì per il fronte Russo dove venne ferito e rimpatriato nelle prime fasi dell'offensiva russa.
Da quanto appreso da ragazzo dalla viva voce del nonno Francesco Ferdinando ho saputo della sua partecipazione alla Campagna di Russia. Dopo qualche anno, partito volontario nell' Esercito Italiano, venni assegnato, dopo il corso di specializzazione in Savoia Cavalleria. Appena giunto a casa, alla prima licenza, notai che il nonno si mostrava contrariato in merito agli attributi della mia uniforme poichè, secondo lui , non avevo diritto ad indossare una uniforme che si era distinta in terra di Russia. Mi raccontò di averli visti passare "i cavalieri" diretti verso il fronte. Di aver sentito le cannonate e veder tornare indietro i cavalli scossi. Con espressione fiera disse: li cacciarono indietro. Capii che probabilmente poteva essere stato vicino alla località della carica più famosa della storia delle nostre Armi cioè Isbuscenskij.
Come ogni reduce, il nonno, mal volentieri parlava della "sua guerra". Mi disse che: " l'elmetto teneva calda la testa in inverno (con il passamontagna); che era tragico fare pipì ed impensabile andare di corpo; Che con una sigaretta accendeva l'altra avendo cura di fumarla chiusa nel palmo della mano per non essere visti, di notte, dai cecchini russi.
Al bar del paese assistevo, da piccolino, alle liti guascone con un altro reduce: bersagliere motociclista del 3° di "papà Caretto": ma era folclore; spacconerie da bar. infatti finivano sempre in grosse risate confermando una amicizia nata da tempo.
Una volta mi raccontò della presa di un prigioniero. Inviato nelle retrovie sotto scorta, il prigioniero e la scorta, non giunsero mai al comando.
Mi disse che fu incaricato di fare il portaordini con la bicicletta ma che l'incarico era faticoso e la bicicletta a passo fisso era ingestibile. Chiese di essere sostituito. Al sostituto fu assegnata una motocicletta ma, questi, purtroppo, non tornò a casa.
Fu ferito durante un bombardamento di preparazione all'attacco. Ricevette l'ordine di portare la sua arma (la famosa mitragliatrice Breda 37 ) in posizione unitamente al suo compagno. Una granata cadde proprio sulla testa del capo Arma che si era appena avviato e, le schegge, investirono il nonno che, per l'onda d'urto fu praticamente spogliato. Ripresosi dal trauma vide il tenente che lo incitava ad andare indietro poichè impressionava gli altri. Del suo plotone non vide più nessuno.
Con rammarico mi disse: quando partimmo non vedevo testa e coda del treno, al ritorno eravamo due vagoni.
Questo è quello che so sulla Campagna di Russia del nonno. Sto ricostruendo la sua avventura e quello dello "zio" per consegnarla a chi verrà dopo di me perchè non si dimentichino certe cose.
Grazie.
Ringraziano per il messaggio: Maurizio Comunello

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22/03/2022 20:41 #4 da Maurizio Comunello
Risposta da Maurizio Comunello al topic nuovo iscritto
Allora Simone.
Dimmi se hai la Copia del Foglio Matricolare del Nonno perchè da lì si possono ricavare notizie interessanti , come la da ta di Partenza e quella del rientro . Anche a volte il Plotone del Reparto.
Se non lo hai vai a leggere , cliccando in alto pagina dove scritto Risorse e poi clicca su Guida per le ricerche di militari .Va chiesto ad Archivio di Stato della Provincia di Nascita del militare che ricerchi.
Vale anche per il Parente morto in 1 Guerra Mondiale .
Se apparteneva al XV° Battaglione Genio Guastatori era con il XXXV° Corpo d'Armata -CSIR dipendenti direttamente dal Comando di Corpo d'Armata cioè nel 1942 quando è arrivato , vi era ancora il Generale MESSE .
Dovrebbe avere partecipato alle battaglie di Agosto 1942 nel settore della Divisione Sforzesca e poi anche vicino al Savoia Cavalleria.
Ci risentiamo .Ciao Simone.
Maurizio Comunello

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23/03/2022 14:43 - 24/03/2022 08:52 #5 da simone
Risposta da simone al topic nuovo iscritto
Dal Foglio Matricolare da me richiesto ed estratto dall' Archivio di Stato di Modena risulta che in data 7 luglio 1942 "Partito per la Russia col 15° Btg. Guastatori facente parte del CSIR.
Risulterebbe ritornato, dopo campo contumaciale a Fortezza press il deposito Scuola Guastatori al 15 marzo 1943 , a Gubbio lo colse l' Armistizio che lo vide rientrare a casa ove non si schierò con nessuno (non con i partigiani nè tantomeno con la repubblica sociale). Questo suo rifiuto a riprendere le armi lo pose in cattiva luce con la banda partigiana del posto che lo sorvegliò strettamente fino alla fine delle ostilità. Mi raccontò di essere stato "messo al muro" dalla banda di partigiani che lo riteneva colpevole di aver disarmato uno di loro. Fu salvato dall'intervento provvidenziale di una sua zia che all'epoca era fidanzata con uno degli "incappucciati" che, vistosi scoperti fuggirono. Ma questa è un'altra storia.

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