Buongiorno a tutti... un paio di mesi or sono ho avviato una discussione analoga su mio zio, Maraia Mario, anch'egli bersagliere del 6° Rgt., precisamente XIX Btg, 10^ Cp. ciclisti, di cui allego il foglio matricolare.
Mi inserisco volentieri in questa discussione per aver trovato diversi punti in comune tra i due casi, che ritengo interessante commentare perché, come ben sa la Signora Marchesini, uno dei miei motti è: “da cosa nasce cosa”.
1^ osservazione. Entrambi i bersaglieri provengono da altri reggimenti, mio zio dal 12° bers. di Reggio Emilia e quello del Sig. Marco, dal 41° Rgt. f.
Entrambi vengono assegnati al 6° Rgt. Bers. (Dep) ma con un giorno di distacco.
Il 12.7. 42 il bers. del Sig. Marco viene assegnato al Dep. del 6° Rgt ed il giorno dopo al 6° Rgt. Mob.
Quella stessa data coincide con l' arrivo in territorio di guerra, cosa questa impossibile.
La stessa cosa vale per mio zio che, dal Dep.del 6° Rgt., viene contestualmente assegnato al 30° Rgt. Bers. (di marcia) il 13.7.42, per poi partire e arrivare contemporaneamente in territorio di guerra il giorno 11.9.42, cosa questa altrettanto impossibile.
Ne ho dedotto che, probabilmente, da un punto di vista matricolare la data in cui i militari mettevano piede sulla tradotta veniva considerato come primo giorno con lo status di combattente. Questa deduzione viene avvalorata dalla variazione successiva riportata sul f. m. di mio zio, che viene assegnato al 6° Rgt. Bers. in data 5.11.42 (dopo circa 50 giorni la data di arrivo= partenza).
Il libro del Col. Carloni parla dell'arrivo dei complementi con un rgt. di marcia qualche giorno dopo il 28 agosto (vds. allegato).
La differenza tra i due casi consiste nel fatto che il bers. del Sig. Marco, partito il giorno dopo essere stato assegnato al Dep. del 6°, perché già esperto di combattimenti, era già “etichettato” come appartenente al 6°, mentre mio zio, partito due mesi dopo perché doveva essere addestrato, aveva l'etichetta del 30° che occorreva cambiare.
Questo cambiamento, cioè il trasferimento matricolare dal 30° al 6° segna la data di arrivo presso il 6° cioè la data di arrivo al fronte e la conclusione del viaggio dall'Italia.
Ancora un paio di precisazioni: Rgt. Mob. e Rgt. di marcia erano sinonimi, come pure Rgt. Compl., e venivano formati per ripianare le perdite dei reparti al fronte.
La numerazione poteva indicare il reparto o i reparti da completare, così il 6° mob. completò il 6°, mentre, due mesi dopo, il 30° di marcia completò 6° e 3°, come da allegato precedente.
2^ osservazione. E' verosimile che il bers. del Sig. Marco sia giunto a destinazione il 18.8.42 dopo un viaggio di circa 40 giorni, così come mio zio raggiunse, dopo un viaggio di circa 50 giorni, il 6° Rgt. nella valle del Bogucar il 5.11.42. Probabilmente quei 10 giorni di differenza di viaggio significano che ad agosto il 6° era dislocato
su posizioni più arretrate. Questo potrebbe risultare dal libro del Col. Salvatores, di cui io non dispongo.
La durata delviaggio in entrambi i casi è stata inferiore a quella del 6° che partì a fine gennaio '42 dall'Italia per raggiungere il fronte a fine marzo dopo aver lasciato la tradotta ad Uman (Ucraina), percorso un tratto a bordo di automezzi e concluso il trasferimento con marce forzate di 35 km. al giorno per 20 giorni. Si pensi che le
compagnie erano formate da bersaglieri ciclisti che avevano dovuto abbandonare le bici viste le proibitive condizioni offerte dalle strade ghiacciate in quel periodo.
Ritengo che, verosimilmente, i Reggimenti dei complementi abbiano seguito lo stesso itinerario con le stesse modalità ma con condizioni climatiche decisamente migliori.
3^ osservazione. Anche io, come il Sig. Marco, partendo dall'assunto che la data del 19.12.42 è una data di riferimento comune ai tanti dispersi di quel periodo e non la data vera di ogni singolo caso, mi sono impegnato a cercare ogni benché minimo indizio atto ad individuare la località o il combattimento fatali per mio zio, ma senza
successo. Il libro del Col. Carloni che è sì dettagliato ma non si spinge purtroppo a descrivere i fatti relativi alla 10^ cp. ed il verbale di irreperibilità ricevuto recentemente da Onorcaduti non aggiungono nulla di diverso a quanto riportato sul foglio matricolare.
Nel caso del bers. del Sig. Marco mi sembra che non sia stato chiesto il verbale di irreperibilità.
Avendone visti alcuni abbastanza dettagliati, a differenza di quello di mio zio, mi sento di suggerire di farselo spedire al fine di aggiungere qualche eventuale nuovo tassello al mosaico attuale.
In conclusione. Sperando che questo mio contributo - elaborato sulla base di quanto riportato principalmente sui testi di Giulio Bedeschi e del Col. Carloni ed anche da altre discussioni e fonti citate da questo Forum - risulti prima di tutto chiaro e di facile lettura e poi di stimolo per ulteriori approfondimenti, porgo cordiali saluti.
Ugo