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34° Autoreparto (e altro)

15/05/2017 09:51 #67 da Patrizia Marchesini
Risposta da Patrizia Marchesini al topic 34° Autoreparto (e altro)
Ciao, Claudio.

In merito al numero 108, menzionato da Luigi Tempestini nella cartolina allegata dal nipote Paolo, nella mia prima risposta gli avevo infatti prospettato l'ipotesi Infermeria Quadrupedi, specificando nel contempo che alla Campagna di Russia non aveva preso parte l'Infermeria Quadrupedi n. 108, ma che al Fronte Orientale vi furono comunque reparti analoghi (cinque alle dirette dipendenze dell'Ippica e Veterinaria dell'Intendenza d'Armata, e due nell'organico del Corpo d'Armata alpino).

A proposito del sito www.ilpostalista.it, a quanto pare perdo colpi :-/ perché ci ero arrivata anch'io, ma non ero giunta al dettaglio inerente all'Ufficio di Posta Militare n. 97.

Grazie mille, quindi, per questo tuo commento, che mi consentirà di fornire info aggiuntive al signor Paolo Tempestini.
Per fortuna che vi sono utenti solleciti come te :-D


Cari saluti.


Patrizia

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15/05/2017 20:26 #68 da PAOLO
Risposta da PAOLO al topic 34° Autoreparto (e altro)
Sig. Magistrelli, la ringrazio sentitamente per il suo interessamento e per le sue intuizioni che mi sembrano particolarmente congruenti e utili per i miei approfondimenti sul trasferimento di mio zio Luigi prima della prigionia che lo ha condotto irrimediabilmente alla morte in campo di concentramento tedesco.

La saluto cordialmente.

Paolo Tempestini

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15/05/2017 23:06 #69 da magistrelli
Risposta da magistrelli al topic 34° Autoreparto (e altro)
Ciao Patrizia,
grazie per le belle parole, ma come sai sto cercando di ricostruire la storia del 34° Autoreparto e di conseguenza il periodo di guerra di mio padre. La campagna di Russia come percorso fatto dalla partenza da Verona al ritorno a casa si può dire concluso, Ora sto facendo ricerche sulla campagna di Jugoslavia quindi alcuni dati sono già in mio possesso e continuando la ricerca spero di trovare ancora informazioni utili al Sig. Tempestini. Devo ancora mettere mano seriamente al volume “LE OPERAZIONI DELLE UNITA’ ITALIANE IN JUGOSLAVIA” Dello Stato Maggiore Esercito - Ufficio Storico. Ringrazio anche lei Sig. Tempestini e Le dico la sensazione che ho avuto leggendo la parola “riparto” sulla cartolina di suo zio. Non potendo dare informazioni sui luoghi ha sostituito la parola “ritorno” (a Villa Slavina - Trieste) con “riparto”. Mi sembra verosimile pensare che l’8 settembre 1943, ancora di stanza a Villa Slavina, sia stato catturato dai tedeschi e deportato. Ora Slavina si trova in Slovenia e dista una quarantina di chilometri da Sopjane in Croazia dove ha stazionato nel 1941 il XXIX Autogruppo di cui faceva parte il 34° autoreparto al termine della campagna di Jugoslavia prima di partire per la Russia. Sto verificando ancora qualche notizia sugli autieri a Stalingrado.
Senza le persone che compongono lo staff di UNIRR tutto il patrimonio affettivo e storico riguardante la campagna di Russia cadrebbe nell’oblio pertanto dirvi GRAZIE è il minimo che si possa fare.
Claudio
Ringraziano per il messaggio: Patrizia Marchesini, PAOLO

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06/06/2017 20:34 #70 da magistrelli
Risposta da magistrelli al topic 34° Autoreparto (e altro)
Sempre a riguardo degli autieri caduti a Stalingrado.
I mezzi del 34° Autoreparto lasciarono Woroshilowgrad alle quattro del mattino il 16 novembre 1942 con una temperatura di -25 gradi trasportando fusti vuoti alla volta di Millerovo per essere riempiti di carburante.
Lasciarono Millerovo il giorno 17 novembre e nell’autocolonna ci sono anche i Fiat 666 del 25° Autoreparto.
Il giorno 20 arrivano a Karpowka luogo di scarico a 12 km da Stalingrado.
Il 21 ripartirono da Karpowka e passarono il Don sul ponte di Kalač appena poche ore prima che i russi lo occupino (22 Novembre).
Il 22 Novembre saputo che i russi hanno sfondato il fronte rumeno decidono per il ritorno di cambiare percorso.
Il 25 novembre all’alba mentre sostavano in un villaggio un carro russo distrusse tutti gli automezzi rimasti. Gli autieri vengono dispersi e di loro non si trova traccia.
Albuzza e un altro autiere dopo varie peripezie raggiungono Woroshilowgrad alcuni giorni prima di Natale. Pertanto tutti gli automezzi del 34° Autoreparto, partecipanti alla missione a Stalingrado, andarono distrutti. Degli autieri impegnati nella missione quanti ritornarono? Quindi oltre ai caduti rimasti nella sacca penso sia doveroso aggiungere tutti coloro che non fecero ritorno dalla missione.
Dei 200 automezzi impiegati penso ne sia tornati pochissimi. Sono andato a rivedere i dati dell’operazione «Red Ball Highway» fatta dagli alleati nel 1944 in Francia per rifornire le truppe al fronte in un periodo di estrema difficoltà. Confrontando i mezzi a disposizione c’è da chiedersi come siano riusciti i pochi autoreparti presenti in Russia a rifornire le nostre truppe al fronte. Purtroppo queste pagine della Campagna di Russia che ha visto impegnati, certamente non migliaia di uomini, ma qualche centinaio sono quasi sconosciute, come sconosciuti sono i loro sacrifici e i tanti caduti.
Claudio
Ringraziano per il messaggio: Maurizio Comunello, Patrizia Marchesini

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07/06/2017 00:12 #71 da Patrizia Marchesini
Risposta da Patrizia Marchesini al topic 34° Autoreparto (e altro)
Che dire, se non un grazie gigante a Claudio per questa testimonianza dettagliata?

Rende il giusto merito a uomini che di solito vengono un po' trascurati dalla memorialistica e dai testi in genere sulla Campagna di Russia.

Un caro saluto.

Patrizia

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08/06/2017 19:39 #72 da magistrelli
Risposta da magistrelli al topic 34° Autoreparto (e altro)
Ciao Patrizia.
Grazie lo devo dire a Voi che con il vostro impegno tenete viva la memoria di questa immane tragedia che altrimenti finirebbe dimenticata o al massimo ricordata nelle commemorazioni un paio di volte all’anno. Se me lo permettete quando ho dati o notizie continuerò a portarle a conoscenza dei tanti visitatori di questo forum.
Con grande riconoscenza
Claudio

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