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LUIGI MANZI N. A SEZZE IL 18.12.1922 MORTAISTA 26° BTG MORTAI DIVISIONE TORINO

08/12/2014 17:09 #25 da Riccardo
Grazie Patrizia.
Intanto un contributo : il DVK è sigla che indica il comando tedesco di collegamento presso i comandi italiani (del ruolo di questo “sistema” di coordinamento andrebbe fatto approfondimento..)
Ma veniamo al resto.
Le note di Manzi aggiungono aspetti che non conoscevo anche se ipotizzavo.
Poichè però sono abituato a incrociare le fonti , salvo il dubbio che abbiano una unica origine, provo a condividere le mie conoscenze per ricostruire il quadro degli avvenimenti .
Condividiamo la nota che si previde distogliere la Legione croata dal fronte per andare in appoggio al 6° rgt bers.
Ciò sarebbe avvenuto, ricordiamolo, in relazione all’attacco russo sulla fronte del VI/6° rgt all’alba del 17 e alla analisi di Carloni (della tarda mattinata del 17) che identifica quattro colonne russe avanzanti : una sulla riva dx del Tichaja, due nel fondo valle e una sulla riva sin.
Quella sulla riva sinistra può penetrare in una valle laterale che attraverso Myrichin e Konovaloff minaccia alle spalle l’intero schieramento del 3° rgt.
Carloni, rendendosi conto di non farcela a contenere l’attacco e ad evitarne l’allargamento, chiede aiuto al comando e dice che De Blasio gli comunica la costituzione di una protezione da parte del 3° rgt alla sin e un contrattacco il giorno dopo (18 dic) .
Secondo lo stesso Carloni sarebbero dovuti arrivare rinforzi nella notte sul 18 e , sotto il comando del gen Luridiana , ci sarebbe stato un contrattacco il 18 con l’aiuto del 3° rgt e della Legione croata a sin e del XIII/6° rgt e Sforzesca a dx
Il giorno dopo l’attacco ci fu , ma lo effettuarono i russi !
Le note di Manzi confermerebbero con gli ordini ore 14 del 17 (inizio della sostituzione) e 0,45 del 18 ( concentramento a Konovaloff) il distacco e lo spostamento della Legione croata .
Carloni dirà che nessuno arrivò in suo aiuto la mattina del 18 , salvo riportare che il contrattacco a sin (XIII e Sforzesca) ebbe poi luogo e con successo .
E infatti Manzi conferma l’annullamento del rinforzo col dire che De Blasio (autorizzato dal XXIX) trattiene la Legione perché si pronuncia un attacco russo alle 3 del 18 la dove la stessa era originalmente schierata (meno una cp , già sostituita, che ferma a WodianskoiJ.) e alle 7,10 schiera la XXVI mortai della Torino alle sue spalle.
Rilevo come l’ordine, già in corso di esecuzione alle 14 del 17 e perfezionato alle 0,45 del 18 , non sia completamente eseguito alle 3 dello stesso 18 .
Il librone dell’USSME (pag 372) riporta in effetti , alle 3 del 18 , un violento attacco alla giunzione tra la Torino e la Celere , proprio là dove poteva essere schierata la Legione.
Anche Turrini (capo SM Torino) nella sua relazione cita un attacco in forze il mattino del 18 a Ssurow in un settore della Torino scarsamente guarnito per via degli ultimi spostamenti , ma lo dice fermato e annullato con gli elementi sul posto.
Possibile dunque che la revoca dell’ordine di spostamento , nei tempi lunghi della sua esecuzione, sia stata effettuata a scopo precauzionale .
Ma la minaccia da sud , dalla deviazione possibile della colonna russa a sin del Tichaja, come venne parata ?
Manzi riporta (De Blasio) che alle 10 del 18 tutto il 3° rgt “resiste” sulla linea del Don perché fortemente premuti e minacciati alle spalle e che fra le 12 e le 14 si interrompono le comunicazioni tra questo e il comando divisione.
Potrebbe essere il segno che la minaccia della colonna di sinistra dell’attacco russo sul Tichaja era diventata pericolosa e aveva già prodotto l’interruzione delle comunicazioni .

Ci sono conferme di “percezione” di tale minaccia da parte dei reparti del 3°rgt attraverso le biografie ?
A partire dallo schieramento originale della Legione e procedendo verso sud erano schierati , nell’ordine, il XX, il XVIII e il XXV del 3° rgt.
Del XX (3plt / IV cp mitraglieri affidato alla III cp fucilieri) era il sten Sartini che scrisse “campo 160”. Segnala vari attacchi di pattuglie nemiche, anche consistenti, ma nulla di importante fino al 19.
Del XVIII (IV cp mitraglieri) era il sten Romoli che scrisse “i miei vent’anni”. Anche lui non segnala particolari situazioni sino al 19.
Del XVIII ( II cp ma forse cp comando) era anche il ten Cecchin che scriverà “memorie di un celoviek bersagliere “. La sua biografia mi lascia in parte perplesso ma è l’unica che riporta qualche nota probabilmente utile al nostro discorso.
Intanto ne riporta una che dice : “ nel caso il nemico occupi Mrychin (sede comando 3° rgt) il XX e il XXV sarebbero conversi sull XVIII per asserragliarsi insieme in Migulinskaja …”
Potrebbe far riferimento a piani programmati .. ma li colloca al 12 dicembre , forse sbagliandosi con il 18!
E che si sia sbagliato potrebbe essere confermato dal fatto che poco oltre dice senza fornire riferimenti orari : “.. al comando di reggimento tentano disperatamente di ristabilire il contatto col comando di divisione…” . Che lo abbia saputo perché era nella cp comando del XVIII ? Non ho riscontri.
Prosegue citando anche l’infortunio a Felici (che cade accidentalmente forse incrinandosi una costola) e la sua sostituzione con il col Longo … e dunque conferma di parlare del 18.
Nel prosieguo delle pagine (scaricate da internet) , al 17 dicembre, riporta “i russi attaccano le nostre retrovie .. “ , “ il colonnello vuole difendere Mrychin .. una cp del nostro battaglione corre in aiuto ai difensori … la base del 3° rgt è stata occupata .. i bersaglieri delle retrovie e del comando respingono con le baionette i nemici che avanzano .. “.
Ancora più avanti, sconvolgendo l’ordine cronologico dei fatti, cita l’attacco al 6° rgt e scrive : “ci chiediamo perché non chiamano il Terzo …. In aiuto al rgt fratello ..”
Tutte le frasi virgolettate potrebbero avere senso se veramente i russi, la citata colonna di sinistra dell’attacco, fossero penetrate nel vallone che penetra alle spalle dello schieramento del 3° rgt.
Ma solo Cecchin, e in modo un po’ caotico, le riporta !!
Altro testo, che non riporta però note personali perché l’autore non visse queste fasi, con citazioni utili è quello di Mercalli sul 3°rgt.
Vi scrive “il 17, data la situazione al XXV btg, compromessa dallo sfondamento sul VI , il 3° rgt gli invia una cp di rinforzo e altrettanto fa con il XVIII con i ten …..”, la sintassi non è felice ma sembrerebbero comunque rinforzi anche se non è molto chiaro a chi.

Del XXV ho solo rintracciato “sangue sul Don” di colui che ne era il cappellano, Don Bonadeo.
Riporto un brano già scritto per altra circostanza:
“Don Bonadeo nella tarda serata del 17 arriva al comando del 3° (Myrichin ) ove regna agitazione per attacchi in corso(segnala sbandamento di un reparto tedesco .. altre fonti segnalano la presenza di tedeschi in zona.. ??) . Partecipa (non si capisce bene ma potrebbe essere la notte sul 18 dalla stessa località in cui è arrivato) all’azione notturna di una pattuglia che scende in direzione sud-ovest per incontrarsi con altra, che arriva da direzione opposta(ma quale poteva mai essere ?e in più da parte di chi?) , verso una quota non definita ove il reparto tedesco ha ceduto. Si scontrano con una pattuglia russa a dimostrazione di forte presenza nemica .
Cita il colonnello Felici (è ancora lui), interessato a rinforzare l’11°, che manda, all’alba del 18, un automezzo a recuperare i Caduti tedeschi sulla quota. Và anche lui e ritorna all’ospedaletto di Myrichin con i Caduti. Lì è anche ricoverato il col Felici (caduto da una scaletta) che verrà sostituito da Longo
Alle 12 del 18 Bonadeo sale su un autocarro che viene mandato al XXV . Porta munizioni, riporterà feriti.
Il mezzo segue direzione nord-ovest (forse aggira cosi la balka che si vede a sud/est di Myrichin ??) .
Alle 14 del 18 arriva al comando XXV che è al fondo di una profonda balka con la compagnia (credo Comando)
Nella notte (sul 19) gli attacchi si intensificano, specie sulla 11° cp(indica quote perdute ma non dice quali) .
Cita telefonata dal comando btg (magg Squadroni) alla 11°(ten Brandiele) con promessa di rifornimenti armi e viveri (quindi l’11° non era lì !)per l’alba (quindi del 19 !) .
Alle prime luci Don Bonadeo parte con una slitta e i rifornimenti .. costeggia la balka e raggiunge la compagnia (sembrerebbe proprio quella a sud di Myrichin..).
Le postazioni sono “quasi allo scoperto .. a causa di un attacco (..) sulle postazioni del 6° ..” (sembrerebbe quindi riferirsi all’attacco del 17 .. ma siamo già al 19..e dunque allora l’11° parrebbe solo essersi risistemata..).
Alle 8 del 19 celebra Messa ..solo un campo di girasoli li divide dai Russi ..i bersaglieri seguono la funzione rimanendo in postazione..tiri di mortaio.. una scheggia gli strappa i paramenti .
La giornata del 19 è un susseguirsi di attacchi che passano il Don .. per prendere la postazione e contrattacchi ns all’arma bianca . Una telefonata, a cui risponde il Don perché Brandiele è impegnato negli scontri, ordina l’abbandono delle posizioni alle 17,40 per concentrarsi a Kalminkoff
Ripiegheranno percependo la presenza dei russi e arrivando all’alba del 20 al punto di raccolta.
Dunque l’11°, che salvo prova contraria era l’ultima nello schieramento verso dx del 3°, rimane nella posizione sino al ricevimento dell’ordine e non riceve alcun rinforzo da altre compagnie o battaglioni del 3°
Se così fosse ha mantenutole posizioni , dal 17 al 19, quando i russi l’hanno superata di molti chilometri lungo il Tichaja e arrivando a Meskoff …”

Da ciò che ho riportato emergerebbe come nessun aiuto organico venne dato dal 3° rgt al 6° rgt
nonostante fosse stata distolta dal fronte la Legione Croata e trasformata in reparto di riserva .
Forse ci fu un rinforzo interno al 3° rgt col rafforzamento del XXV btg , direttamente coinvolto, ma l’unica nota è labile.
Forse ci fu una infiltrazione nelle retrovie del 3° rgt che minacciò la sede comando (Mrychin) e potrebbe testimoniarlo il fatto che per alcuni dispersi del rgt vengono riferiti alla località di Konovaloff ma la data indicata è il 19 ..
Che infiltrazioni da quella direzione ci siano state potrebbe essere logicamente accettabile e potrebbero essere confermate sia dalla scomparsa ( che come tale, è incerta) del capitano Fedrigoni del LXXIII in Kulinkin il 18 e dal fatto che il 19 mattino sono segnalate al comando della Torino presenze russe a nord di Meskoff..
In più appare come il 3° rgt sia stato lasciato fermo sulle sue posizioni quando appare evidente una minaccia palese da sud (la battaglia del Tichaja) ed una meno evidente ma più pericolosa da nord (la rottura sul fronte del II CA)


La battaglia del Tichaja venne sottovalutata dai comandi superiori ?
Carloni riporta : “l’attacco russo, specie al mattino, era stato sottovalutato…”
Da parte di chi ?
Il gen Marras , nella relazione che scrisse il 15 gennaio 43 al Comando supremo sulla versione del comando tedesco sulla battaglia del Don, riporta una nota ricevuta dall’Ufficio operazioni del gruppo armate B : “avrebbe avuto parte importante nel ripiegamento l’avanzata sovietica per la valle del Tichaja, tenuta dalla divisione Celere”.
Cioè , quella avanzata divenne importante senza averlo previsto ?

Ma davvero nessun reparto giunse in aiuto al 6° rgt ?
Manzi riporta come il Col. Longo dica aver dovuto condurre il combattimento di Menskhoff senza artiglieria e con i soli mortai della Legione Croata. E quelli del XXVI° della Torino ?
Sia Carloni che Gianbartolomei narrando del 6° rgt citano “ un certo numero di artiglieri e mortaisti rimasti senza bocche da fuoco – ma potrebbero essere i resti delle btr del 120° artigl o delle cp cannoni divisionali e del XCIX (ma il sito UNIRR dice IC) btg mortai divisionale – e personale dei vari servizi divisionali radunati a poco a poco. Poi però entrambe indicano due cp tedesche del genio ferrovieri e un grp di SS del col Schultz (citato spesso in altri testi come ”gruppo Schultz”)

Ancora una ultima, articolata, considerazione.
All’ordine di ripiegamento non tutti i reparti presenti nell’area del 3° rgt seguirono la colonna Longo.
Una parte, la più consistente numericamente, del LXXIII Artigl d’Armata andò su Makaroff e seguì la Torino; non ricordo più la fonte ma ho registrato nota che indicherebbe come Longo abbia fatto procedere i “servizi” della Celere evitando loro di indirizzarsi a Meskoff; Bassi, del 120° artigl, pur arrivato a Kalminkoff procedette arrivò poi ad Arbusow.
Dalla vana difesa di Meskoff del 19 , nella quale non conosco appieno i reparti coinvolti, riuscirono a ripiegare alcuni gruppi (si veda Anceschi e CIX mitraglieri) al contrario di quanto accadde il giorno dopo nell’attacco della colonna Longo.
Anche i reparti a nord non confluirono tutti nel “blocco nord” che si diresse ad ovest; a parte la colonna Zingales (la cui relazione dice aver incontrato parti del gruppo Schultz – tra l’altro è confusa la vicenda di questo reparto che parrebbe essere stato destinato alla difesa di Meskoff del 19 ma poi confluisce in Malevannj con Carloni nello stesso 19 ..) ho raccolto note di dispersi o catturati di vari reparti riferiti alla località di Meskoff ..
Buona parte dei pochi superstiti del 79° Pasubio finirono col congiungersi alla Sforzesca …
Probabilmente le maglie russe erano concentrate sulle località più importanti e la maggior parte delle sue punte avanzanti particolarmente impegnate in Meskoff il 20 !!
Tanto è vero che la relazione Mazzocchi (com.te il 79° ftr) indicando la costituzione del rgt di formazione con gli “sbandati” in Makajevka il 21 dicembre elenca :

I btg Pasubio ,magg Castelbarco del 79° ftr, formato da elementi di:
- 79° ftr Pasubio
- 82° ftr Torino
- II btg cc (forse uno dei grp del 201°, forse il II grp affidato alla Torino)
- 52° cp mortai (ho nota del LII btg mortai della Torino)
- QG Ravenna
- QG Torino
- QG XXXV CA
- CCRR Pasubio
- CCNN Montebello (impiegato sul fronte della Pasubio)
- 8° rgt artigl Pasubio
- 120° rgt artigl (aggregato alla Celere)
- 201° rgt artigl (su 3 grp , uno per ogni CA)
- 4° rgt genio
- 37° radio
- 9° cpTRT
- 4° btg chimico div.le Torino
- 1° btg chimico di CA
- 251° OdC
- Sez sussist Pasubio
- 11°sez sussit
- 26° sez panettieri
II btg Celere, capit De Marassowich della Celere
- 37° ftr Ravenna
- 38° ftr Ravenna
- 6° rgt bers Celere
- 3° rgt bers Celere
- IC btg mortai Celere
- Mortai Ravenna
- CIX btg mitraglieri di CA (vennero tolti al 6° rgt bers il 15 per mandarli al XXXV CA, non arrivarono mai e li ritrovò Carloni , fermi e inattivi, il 20 mattino
- QG Celere
- QG Torino
- CCRR Torino
- QG XXXV CA
- 121° rgt artigl Ravenna
- 52° rgt artigl Torino
- 120° rgt artigl Celere
- 210° artigl
- 90°artigl CA
- 67° btr semoventi
- 63° ca
- 105° cp genio (Celere)
- 132° cp genio
- 103° rgt genio (Celere)
- 73° sez sanità (Celere)
- 218° autosez (Celere)
- 14° autorep
- 243° autorep
- Autotreno XXXV CA
- 93° sez sussist (Celere)
- 65° sez sussist
- Sussist Celere
- 87° sez sussist
- 59°sq panettieri
III btg Sforzesca, magg Serra
- Tutti gli elementi appiedati della divisione che hanno ripiegato extra rgt e rep dipendenti

Se la forze di un rgt si aggira sui 3000 uomini è possibile che ogni btg ne comprendesse circa 1000.
Emerge come molti furono i reparti, anche se non a ranghi completi,che riuscirono a filtrare attraverso le maglie della prima sacca costituita dal fiume Tichaja dirigendosi a sud.
Purtroppo non viene citata la XXVI mortai
Si tenga però ancora conto che una cosa fu il reparto di formazione Mazzocchi , altra la colonna Carloni.
Ringraziano per il messaggio: Maurizio Comunello, Patrizia Marchesini

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10/12/2014 22:16 #26 da Alessandro Manzi
Grazie a Patrizia e a Riccardo per i preziosi e robusti contributi.
Ho consultato i documenti, come promesso, e posso comunicare a Riccardo delle notizie, che non so se possano tornargli utili.
Dalla relazione del gen. De Blasio si legge:

Giorno 17/12:

schieramento della divisione alle ore 00.00 del 17.12.
Settore Felici:
3° Rgt. Bersaglieri
Legione Croata
IC Btg mortai 81
XXVI Btg Mortai Div. Torino - su due c.p. di 6 mortai da 81 ciascuna
due plotoni 47/32 della 172 cp c.c. del 6° Rgt Bersaglieri
120° Rgt. Artglieria (I e II gruppo)
LXXIII gruppo artiglieria d'Armata

18/12

Alle 09.30 il 3° Rgt. Bersaglieri mi da notizia di un forte ammassamento di truppe nemiche su q. 163,3 (che si trova nelle immediate vicinanze di Meschtscheriakoff - 1,5 Km a nord-est).
Ordino un concentramento con tutte le artiglierie disponibili sulla zona di q. 163, 3 ed accelero il movimento di raccolta del BTG di formazione del ten. Col. Rosati in Konowaloff.
Ordino subito: (siamo alle ore 14.15)
- al 120° artiglieria di interdire con il I gruppo e con il LXXIII Gruppo d'Armata la zona compresa tra il dosso 163,3 e l'abitato di Pichowskoj (ma deve trattarsi di Tichowskoj) e la Valle del Tichaja, a nord est di Biryukoff (pag.13).
Alle 14.50 ordino di intensificare l'azione di interdizione con tutte le artiglierie nella zona di q. 163,3 e in Val Tichaja.

Il giorno precedente era stato previsto dal gen. De Blasio l'impiego imminente della legione Croata per la riconquista di quota 163,3 a nord-est di Maschtscheriakoff.

Provvederò quanto prima a fornire ulteriori informazioni a Riccardo esaminando i documenti.

Un cordiale saluto.

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12/12/2014 18:17 #27 da Maurizio Comunello
Per Alessandro Manzi.
Allora.l'abitato è quello di Tichowskoj .
Poi da Elenco Blocco il 67°btr semoventi NON esiste ma sarà il 67° Battaglione Bersaglieri Corazzato con Carri Armati L/6.
Vi era anche il 13° ( XIII° Gruppo Cavalleggeri di Alessandria che aveva i Semoventi da 47/32.
Il 210° Artiglieria sarà 201° Reggimento Artiglieria
Il II° Battaglione Cannoni controcarro da 47/32 era un Reparto alle dipendenze del Q.re Generale del XXXV° Corpo d'Armata e NON faceva parte del 201°Reggimento Artiglieria.
La Sezione di Sussistenza della Pasubio era una cioè la 11ª .
La 90ª Batteria CA NON esiste sarà la 93ªBatteria C/aerea della Divisione Celere.
Mortai della Ravenna sarà il III° (3°) Battaglione Mortai Divisionale da 81 della Ravenna.
Ci risentiamo.
Comunque è Molto Interessante la Lista riportata da Riccardo,il "Librone" dello SME se la cava citando SOLO il Numero dei vari reparti e NON elencandoli ma qui ,il sito serve PROPRIO per FAR CONOSCERE...!!
Maurizio

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03/02/2020 16:57 #28 da ANDREA
Buonasera,interessantissima discussione.
Il fratello di mia nonna S.Ten.Luigi Marzetti e' stato un effettivo al XXVI° Btg Mortai della Divisione Torino .Dal suo stato di servizio(a mio avviso incompleto) si evince che e' stato dichiarato disperso nel fatto d'arme del Don il 16 dicembre 1942 e morto in prigionia nel marzo 1943.
Dai memoriali russi mi scrivono che e' stato fatto prigioniero il 22 dicembre durante l'accerchiamento della citta' di Millerovo.Dal febbraio 1943 era ad Oranki campo 74 dove mori'nel marzo 1943.
Mai trascritta la motivazione della medaglia di bronzo al V.M. concessagli sul campo (9 settembre del 1942 Abrovinowa).
Ringraziano per il messaggio: Patrizia Marchesini

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03/02/2020 20:07 #29 da Patrizia Marchesini
Buonasera, Andrea... e grazie per questo contributo alla discussione.

Ho visto che ha opportunamente iniziato un topic specifico sul suo prozio, il sottotenente Luigi Marzetti.
Non appena possibile cercherò di rispondere ai suoi quesiti.

Cordiali saluti.

Patrizia

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30/12/2020 19:00 #30 da Luca
Salve,
In questi giorni a seguito di alcune ricerche ho scoperto che mio nonno paterno, Arturo Mercurio nato il 20-5-1922 ha fatto parte del XXVI° Battaglione Mortai. Molto probabilmente  ha combattuto insieme a Luigi Manzi... Dal ruolo matricolare mio nonno risulta "non reperibile" dal 24 dicembre 1942 e dal gennaio 1943 risulta prigioniero fino al 17 Novembre 1945. 

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Moderatori: Maurizio ComunelloPatrizia Marchesini

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