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Il presente elenco è basato sui dati pubblicati da U.N.I.R.R. nelle edizioni a stampa dell'elenco dei caduti. Ultima edizione: anno 2000.
L'elenco non è riconosciuto dal Ministero della Difesa e tutte le informazioni contenute al suo interno devono essere considerate non ufficiali.
Vi sono contenuti i nominativi di 91.735 soldati deceduti nelle repubbliche della ex Unione Sovietica.

Prima di consultare l'elenco è utile sapere che:

  • L'elenco contiene almeno un migliaio di nomi di trascrizione incerta, frutto del lavoro di decifrazione degli elenchi dal cirillico che nel 1991 il Governo russo trasmise al Governo italiano. Molti di questi nomi potrebbero avere un corrispondente nei nomi già nell'elenco e sono quindi possibili alcune ripetizioni.
  • L'elenco contiene non solo i nominativi di militari di C.S.I.R. e Arm.I.R., ma anche di altre Unità che non parteciparono alla Campagna di Russia. Tali reparti si trovavano in prevalenza  di stanza nei Balcani e moltissimi dei soldati che vi appartenevano furono catturati dai Tedeschi dopo l'8 settembre 1943, deportati e internati nei lager nazisti. In seguito i Russi - in avanzata vittoriosa verso ovest - giunsero a quei lager e, invece di liberarne e rimpatriarne i prigionieri, li inviarono spesso nei lager sovietici, soprattutto per quanto riguarda l'anno 1944. Secondo i tabulati forniti dal Governo russo nei primi anni Novanta, 1.278 di quei soldati liberati dai Russi trovarono la morte nei lager sovietici. Per questo motivo nell'elenco si trovano soldati italiani deceduti in Russia, ma non necessariamente inquadrati fra le truppe che invasero l'ex Unione Sovietica a fianco dei Tedeschi.
  • Le province di nascita sono riportate con la loro denominazione attuale, in riferimento al luogo di nascita.
  • I nati in aree non più italiane sono riportati con la denominazione dello stato estero in cui quelle aree oggi ricadono.
  • Nel campo "Grado" può essere indicato il grado della gerarchia militare o una qualifica riferita al corpo di appartenenza.
  • L’aggiornamento delle esumazioni giunge fino all'anno 2007.
  • I corpi o reparti di appartenenza sono stati trascritti spesso con abbreviazioni e grafie diverse, per cui si consiglia di utilizzare dei termini di ricerca parziali (es. ALP per Alpini  o FTR per Fanteria). L'elenco completo dei corpi, così come presenti nell'elenco, è consultabile QUI.
  • Alcune date non sono presenti e sono pertanto indicate con 00-00-0000.
  • Alcune date di morte non indicano la certezza della morte in quel giorno. Sono, più spesso, date generiche riferite a fatti d'arme o a eventi significativi (come l'uscita del Corpo d'Armata Alpino dalla sacca, per fare un esempio); si tratta, quindi di date a partire dalle quali si persero le tracce di quel militare.
  • La maggior parte dei militari scomparsi durante la ritirata è identificata con data di morte riferita al giorno di inizio della ritirata.
  • È riportata una tipologia di caduto denominata lapide muraria, con alcune centinaia di nomi. Si tratta - con ogni probabilità - di militari i cui resti (magari non identificati con certezza) vennero esumati dal Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti e riposano, ora, nella cripta del Tempio Sacrario di Cargnacco (UD). Per ogni chiarimento ulteriore al riguardo, suggeriamo di rivolgersi al suddetto Commissariato Generale (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
  • Molte sono le lacune ancora presenti in questo elenco e chi avesse informazioni o correzioni da suggerire, comprovate da documenti, può darne notizia ad U.N.I.R.R..
  • Il presente elenco viene reso disponibile alla collettività come ausilio alla ricerca e allo studio della tragedia del Fronte Russo. U.N.I.R.R. declina ogni responsabilità circa l'attendibilità dei dati contenuti ed invita a rivolgersi al Commissariato Generale (Ministero della Difesa) per richiedere informazioni ufficiali sui caduti.

 

 


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