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Informazioni ritirata 54°RGT.FTR.

05/01/2014 18:03 #1 da Andrea
Informazioni ritirata 54°RGT.FTR. è stato creato da Andrea
Prima di iniziare,auguro a tutti un felice anno nuovo,anche se in ritardo.

Sto continuando a cercare informazioni riguardo la scomparsa del fratello di mia nonna,ho già recuperato tutti i documenti possibili e contatto gli enti competenti,ma purtroppo non vi è alcuna traccia di Angelo.

Angelo è partito a fine Settembre del 1942 come complemento della Sforzesca(53° Battaglione Complementi). Una volta arrivato in Russia è stato assegnato alla 5ªCompagnia,II Battaglione,54° Rgt.Ftr. .
Ha partecipato alla seconda battaglia difensiva del Don.

Leggendo qui pochi libri che parlano della Sforzesca,in particolare "5 mesi sul Don. Ricordi della Campagna di Russia di un Ufficiale della Sforzesca",ho capito,che con tutta probabilità,Angelo, "scomparve" la sera del 21 Dicembre 1942,insieme ad altri 1500 uomini con equipaggiamento compreso.

La sera del 20 Dicembre del '42,il 54° si sposta da Gr.Napolowoskij verso Ob.Tschirskij per congiungersi con il 53°.

Alle 14:30 del 21 Dicembre,il comando del Corpo d'Armata da disposizioni per il ripiegamento dei due reggimenti di fanteria dalla valle dello Tschir alla valle Jablonowaja,dove avrebbe dovuto appoggiarsi al 6° Bersaglieri passato alle dipendenze della "Sfrozesca".

Da questa località Ob.Tschirskij,i reggimenti ripiegano in direzione sud-est,subendo un forte attacco di mezzi corazzati provenienti da Ovest,investe a Werch Tscirskij il fianco sinistro del 53° fanteria. E' un momento gravissimo; la truppa ha un attimo di disorientamento ma viene subito presa alla mano dai propri ufficiali. Si combatte nell'oscurità per circa due ore ed infine anche questa bufera viene superata.

Il ripiegamento sulla valle Jablonowaja ha forzatamente un tempo di arresto e può iniziarsi solamente verso le 23.
In avanguardia il I/53° con pezzi anticarro e batteria di accompagnamento; in retroguardia il III/53° con pezzi anticarro; TUTTO IL RIMANENTE CON IL GROSSO.(Ed è qui,con una buona probabilità,che si trovava Angelo).
Con l'avanguardia il Colonnello Contini; con il grosso il Colonnello Viale.

La marcia è appena incominciata quando un nuove fortissimo attacco di carri armati si abbatte sulla testa e sui fianchi della colonna. L'avanguardia è tagliata fuori dal grosso. La prima combatte tutta la notte,distrugge sei carri armati nemici e sotto la fortissima guida del voloroso Colonnello Contini riesce a sfondare l'accerchiamento nemico ed a raggiungere poi il resto della divisione.

Del grosso poche notizie. E' certo che ha combattuto strenuamente sotto la direzione del Colonnello Viale,ma data la stragrande forza nemica,soltanto una piccola parte può svincolarsi.


Le mie domande sono:

Come possono sparire nel nulla 1500 uomini ? Se furono catturati,qual'era il campo di prigionia più vicino per il trasferimento ?

E' possibile capire più o meno,la zona in cui ci fu questo scontro ?

In queste località o lungo questo tragitto,sono state trovate delle fosse o dei resti ?

Ho provato a cercare le località citate,ma non ho trovato nulla,può darsi che ora i nomi siano completamente cambiati.

Scusate se insisto,ma voglio avvincinarmi il più possibile alla verità o per lo meno trovare qualcosa .

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08/01/2014 18:55 #2 da Patrizia Marchesini
Risposta da Patrizia Marchesini al topic Informazioni ritirata 54°RGT.FTR.
Salve, Andrea.

Purtroppo non sono in grado di aggiungere molto di più a quanto hai già esposto.
In merito alla giornata del 21 dicembre 1942, nel libro a cura dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito - Le operazioni delle Unità italiane al Fronte Russo (1941-1943) - ho trovato più o meno gli stessi dettagli che hai riportato tu.

Unica cosa che potrei aggiungere, visto che il tuo prozio era nel II Battaglione del 54° Reggimento, è che in data 17 dicembre il Comando del XXIX Corpo d'Armata Tedesco (da cui in quel momento dipendevano Torino, Celere e Sforzesca) decise di formare un gruppo d'intervento da inviare presso la Celere (a sx della Sforzesca); tale gruppo d'intervento, agli ordini del Comandante la Fanteria Divisionale (generale Vaccaro) era composto dal III Battaglione del 53°, dal II Battaglione del 54°, dal I Gruppo del 17° Reggimento Artiglieria (esclusa una Batteria) e da una Compagnia del II Battaglione Mortai.

Il Gruppo, denominato Gruppo Vaccaro dal nome del suo comandante, si ricongiunse al resto della Divisione verso le quattro del mattino del 19 dicembre, mentre la Divisione stessa aveva iniziato il ripiegamento su una linea intermedia posizionata tra Merkulov-Verhnij Tokin e Tihaja-Tschir.
Un'ora dopo, alle cinque, il Gruppo Vaccaro venne attaccato da notevoli forze sovietiche, ma riuscì a resistere sino alle dieci del mattino, per poi portarsi sulle alture a sud-est di Varvarin e a est di Kalinovski.
E' probabile, comunque, che durante quell'attacco violento il Gruppo avesse subito qualche perdita.

Quanto scritto è riportato alle pagine 373 (costituzione del Gruppo Vaccaro) e 387 (ricongiungimento del Gruppo con la Divisione).

Passiamo alle tue richieste specifiche.

Come possono sparire nel nulla 1500 uomini? Bella domanda, Andrea... Controllando il data-base dei caduti nel presente sito, risulta che gli scomparsi del 54° Reggimento durante la Seconda Battaglia Difensiva del Don morirono tutti (o quasi) il 25 gennaio 1943, in località non nota. Chiaramente si tratta di una data d'ufficio, assegnata quando si fecero i primi conteggi ufficiali delle perdite (questo mi sa che te l'avevo già scritto). I caduti del 54° morti in prigionia risultano deceduti soprattutto (naturalmente) nei primi mesi del 1943, in maggioranza nei campi n. 165 (Talitsa), n. 58 (Tiomnikov), n. 188 (Tambov), nell'ospedale n. 2989 (Kameskovo)...
In quanto alle località attraversate dai due reggimenti della Sforzesca in ripiegamento, certamente in alcuni casi i nomi delle stesse possono essere cambiati, ma in molti casi temo si tratti di centri abitati davvero piccolissimi, o di luoghi citati solamente nelle carte militari, quindi diventa difficile riuscire a individuarli ora.
Come sai durante il ripiegamento non fu possibile provvedere alla sepoltura dei nostri caduti. Nella maggioranza dei casi tale opera pietosa venne svolta dalla popolazione civile al momento del disgelo. Penso, ma chiedo conferma a Maurizio (sempre bravo ed esauriente), che la dislocazione di eventuali fosse comuni situate lungo il tragitto compiuto dalla Sforzesca in ritirata possa essere informazione di pertinenza di Onorcaduti.

Ciao,

Patrizia
Ringraziano per il messaggio: Andrea

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09/01/2014 10:21 #3 da Maurizio Comunello
Risposta da Maurizio Comunello al topic Informazioni ritirata 54°RGT.FTR.
Allora.
Confermo che ,per avere Notizie riguardanti eventuali Fosse Comuni di Militari lungo il tragitto dei vari Reparti Italiani,bisogna contattare Onorcaduti.
Ritornando alla Storia della Sforzesca l'allora Ten.Col.Giarratano,in una intervista,racconta che "alle ore 4 del 21 Dicembre 1942 un Forte Gruppo di Carri Armati Russi valutati in ALMENO 15 se non di più ,attacca da tutte le direzioni le truppe in POPOWKA.
La nostra Artiglieria è in posizione e spara da brevissima distanza distruggendo 6 Carri Armati (come ricordi tu).
La Fanteria Russa che accompagnava i Corazzati viene contrattaccata da un manipolo di Carabinieri che li ricacciano da KAMENKA.
Si apre così un varco dove far passare la Colonna dei 2 Reggimenti Sforzesca.
Il Comando Divisionale è a POPOWKA e rimane fino al termine del Combattimento.
I 2 Reggimenti ricevono l'ordine di riunirsi a WERCH TSCHIRSKJ per tentare di sfondare in direzione SUD.
Ho provveduto ad inviarti una Carta del tragitto fatto dal Blocco Sud Italiano.
Facendo un confronto con una Mappa Satellitare attuale,puoi cercare di risalire alle Località di allora.
Altro non saprei indicarti.
Ci risentiamo.
Maurizio
Ringraziano per il messaggio: Andrea

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09/01/2014 10:43 #4 da CASTIGLIONI
Risposta da CASTIGLIONI al topic Informazioni ritirata 54°RGT.FTR.
Trascrivo un brano trovato su internet dove ho corretto i nomi delle località e aggiunto sia il nome in lingua originale sia la latitudine/longitudine, digitando questi ultimi anche con google map è possibile risalire ai luoghi della ritirata.
Saluti Castiglioni

Relazione sui fatti d'arma dal 16 dicembre 1942 al 31 dicembre 1942

Il mattino del 16 dicembre la "Sforzesca" è schierata sul Don nel settore compreso fra l'ansa di
Merkolovskiy (Мєркуловскии 49.613879,41.549241)e quella di Veshenskaya (ВєшєнскАя 49.608485,41.718838) . Con lavoro instancabile e più volte elogiato dal comandante del XXIX C.A. germanico alle cui dipendenze tattiche la divisione agisce, si è creata una
formidabile barriera difensiva contro la quale si sono infranti numerosi tentativi di sfondamento da
parte dell'avversario. Il fronte è sicuro perchè sorvegliato da vigili occhi e difeso da saldissimi
cuori. Fanti e artiglieri della "Sforzesca" sono tutti permeati da una consegna: "Il nemico non può e
non deve passare!". Ma ai nostri fianchi la situazione è incerta. Sulla destra lo schieramento rumeno
che già aveva subito una grave inflessione negli attacchi di fine novembre, è nuovamente sottoposto
ad una forte logorio e minaccia di crollare. Sulla sinistra la "Celere" che fino al 16 dicembre era
rimasta in relativa tranquillità, viene al mattino del 17 attaccata da forze rilevanti ed è costretta a
ripiegare. La "Sforzesca" rimane così coi due fianchi scoperti ed in una situazione particolarmente
delicata. Con forze tratte dal 54° fanteria, provvede a guardarsi verso destra dalla parte dei rumeni e
contemporaneamente riceve l'ordine dal Comando del XXIX C.A. germanico di inviare a Varvarinskiy ( ВАрвАринскйй 49.540025 , 41.365928)
un battaglione del 53° fanteria rinforzato da due batterie di artiglieria per azione di contrattacco a
favore dei bersaglieri. Si emanano gli ordini conseguenti. Ma alle 13.40 dello stesso giorno, il
Comando del XXIX C.A. germanico, essendosi le vicende ancora aggravate nel settore della
"Celere", dispone che la "Sforzesca" costituisca un gruppo tattico agli ordini del generale Vaccaro
(III/53° - II/54° - XIII battaglione bersaglieri - due gruppi di artiglieria) col compito di
Contrattaccare per riconquistare le vecchie posizioni sul Don. In serata il
Generale Vaccaro si trasferisce a Kalinovskiy (КАлновский 49.555814,41.393860)mentre le truppe vengono autotrasportate in posto per l'azione da svolgersi il successivo giorno 18.

GIORNO 18 DICEMBRE

Il gruppo Vaccaro riunite nella zona di Varvarinskiy di Kalinovskiy le truppe a sua disposizione
inizia alle ore 11.40 l'attacco in direzione di q. 154,9 (Tikowskoj) con un battaglione (III/53°) in
primo scaglione e un battaglione (II/54°) in secondo scaglione procedente sulla destra del primo in
direzione della confluenza della Tkhaya ( 49.580084,41.299514) col Don.
Contemporaneamente la "Celere"
avrebbe dovuto svolgere un'azione in direzione est verso Varvarinskiy, ma non risulta che detta azione abbia avuto luogo. Dopo brevissima preparazione d'artiglieria il III/53° attacca ed occupa la q. 154,9 fino al suo margine occidentale e contemporaneamente il battaglione in secondo scaglione (II/54°), dopo scontri con l'avversario, riesce ad impadronirsi delle vecchie posizioni tenute dai bersaglieri sul Don. Sembra quindi che sulla sinistra dello schieramento della "Sforzesca" la
situazione sia alquanto migliorata, ma a destra, sotto un nuovo urto avversario, i rumeni cedono e -
d'altra parte - in altri settori le cose precipitano. Si impone un arretramento di carattere generale ed
in questo senso giungono gli ordini dal comando del XXIX C.A.. La divisione deve ripiegare sullo
sbarramento: Valle Tschir-sbocco della Tkhaya, già studiato in precedenza. Il movimento deve
effettuarsi in due tempi: - notte del 18 sul 19 arretramento dell'ala destra e del centro della
divisione, in modo da assumere lo schieramento: Merkolovskiy –Werkhnetokinskiy (Вєрхнєтокинский 49 .534303,41.698197) (linea Puglie); - notte del
19 sul 20 arretramento sulla linea dello Tschir (Grachev 49.407455,41.527241 escluso) fino allo sbocco della Tkhaya
(linea Roma). La divisione emana gli ordini conseguenti.

GIORNO 19 DICEMBRE

Nella notte sul 19 si svolgono, in perfetto ordine, i prescritti movimenti ed alle 4 del mattino la
divisione è schierata sulla nuova linea Puglie. E' in tutti il profondo dolore di lasciare le vecchie
posizioni contro le quali eransi più volte infranti gli attacchi avversari, ma la sensazione di una
superiore necessità attenua l'amarezza. Intanto sulla sinistra, nel settore della "Celere", il gruppo
Vaccaro che si era affermato vittoriosamente il giorno precedente, viene a sua volta attaccato verso le 5 da rilevanti forze nemiche. Resiste sul posto fino alle ore 10 ed in seguito si porta ad occupare
le posizioni di q. 148,3 (sud-est di Varvarinskiy) - q. 163,6 - q. 165,8 (est di Kalinovskiy), sulle quali
deve rimanere fino ad ultimato sfilamento della divisione per raggiungere la linea di schieramento
definitiva sullo Tschir. Alle 14.30 si emanano gli ordini per il ripiegamento dell'intera divisione
dalla linea Puglie alla linea Roma. I movimenti hanno regolarmente inizio verso le ore 17. Mentre i
reparti ripiegano ordinatamente con tutte le armi e tutte le artiglierie giunge verso le ore 23 un
nuovo ordine del comando XXIX C.A. secondo il quale, essendo ormai la divisione sopravanzata
alle ali da numerosi carri corazzati nemici, questa non deve più schierarsi sullo Tschir ma sfondare
verso sud in direzione di Nisch Bolischinskoj. Si tratta di una marcia di circa 60 km e che dovrà
essere eseguita aprendosi il passo combattendo ma la "Sforzesca" non si piega. E' compatta, salda,
ben inquadrata ed ogni cosa le sembra possibile per l'onore delle proprie bandiere e per quello
dell'Esercito Italiano. La situazione è gravissima e non si deve perdere un minuto di tempo. Si
devono portare dietro ad ogni costo i pezzi anticarro, per gli altri data la mancanza di carburante c'è
l'ordine di distruzione. Ma gli artiglieri non vogliono abbandonare i loro pezzi. Si adottano misure
d'eccezione, i trattori che consumano molta benzina vengono distrutti ed i pezzi sono attaccati agli
autocarri delle munizioni. Così se ne abbandona il minor numero possibile. Purtroppo nella
prosecuzione del ripiegamento la carenza sempre maggiore del carburante obbligherà a lasciarne
altri, dopo averli distrutti. I nuovi ordini vengono comunicati ai comandanti in movimento a mezzo
radio.

GIORNO 20 DICEMBRE

Alle ore 7 i reggimenti hanno raggiunto la linea dello Tschir e proseguono verso sud. Le truppe
sono stanche, ma lo spirito non è depresso. Un bombardamento aereo nemico provoca notevoli
perdite, ma non menoma l'efficienza dei reparti. Si riprende la marcia consci della gravità della
situazione, ma sicuri nella propria forza ed essenzialmente nella propria fede di potersi aprire a
qualunque costo il varco. Ma succede il fatto nuovo. Verso le ore 9 il comando del XXIX C.A. a
mezzo del maggiore di S.M. von Bila porta al comando divisione in Popovka (ПоповкА 49.241979,41.232462)il contrordine alla
prosecuzione del ripiegamento. La "Sforzesca" deve rioccupare le posizioni dello Tschir. E le nostre
truppe ammirevoli per disciplina e per resistenza ritornano indietro e si schierano nuovamente sulla
linea ordinata. E' superbo spettacolo di volontà che commuove, esalta ed afferma di fronte alle
truppe alleate le qualità positive del soldato italiano. Lo schieramento dello Tschir è quanto mai
aleatorio. Il fianco sinistro è completamento scoperto e sul fianco destro si cerca inutilmente il
collegamento con la 7a divisione rumena. E' un troncone di linea avanzato ed isolato che non ha
possibilità alcuna di resistenza; è soltanto un segnacolo di gloria che onora le truppe dell'ARMIR e
con esse l'Esercito Italiano. A sera lo schieramento è attaccato sui due fianchi, ma il nemico è
respinto e lascia sul terreno molti morti e quattro carri armati...................
Ringraziano per il messaggio: Maurizio Comunello, Andrea

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09/01/2014 17:02 #5 da Andrea
Risposta da Andrea al topic Informazioni ritirata 54°RGT.FTR.
Meno male ci sono ancora persone che non dimenticano questi poveri ragazzi. Angelo aveva solamente 22 anni alla partenza.

-Ringrazio molto Patrizia per aver dato una risposta alle mie richieste e confermo che la data della scomparsa,che non è quella vera e propria,ma assegnata quando si fecero i primi conteggi ufficiali delle perdite,mi era già stato detto.

-Ringrazio come sempre Maurizio,sempre bravo ed esauriente,come dice Patrizia. Ti confermo che mi è arrivata la Carta del tragitto fatto dal Blocco Sud Italiano,adesso appena ho tempo controllo il tutto.

-Ringrazio anche Castiglioni per avermi dato(ADDIRITTURA) le coordinate delle località.

La maggior parte di tutte queste notizie dei combattimenti,ne ero a conoscienza,avendo letto il libro "5 mesi sul Don. Ricordi della Campagna di Russia di un Ufficiale della Sforzesca",però non avevo dato molta importanza a questi primi combattimenti,mi ero concentrato solamente sul giorno 21 Dicembre 1942,quando scomparve quasi l'intero del 54°RGT.FTR,perchè pensavo che se fosse morto nei primi scontri di Dicembre,qualcosa ci doveva pure essere(mia supposizione).

I combattimenti sono descritti abbastanza bene e sono riportate,come diceva Patrizia,delle cartine militari,documenti di questo Ufficiale di Collegamento,con i vari spostamenti e i nomi di queste località,purtroppo,però sono rovinate/sbiadite e non sono in grande formato.

Solamente pochi giorni fa mi sono imbattuto in un sito ricordidiguerra.xoom.it/mimi/mimi.htm dove viene ricordato "Mimì Iannelli",Giandomenico Iannelli,Caporal Maggiore del 54° Battaglione,deceduto nel 2010.
Partito anche lui come complemento il 21 Settembre '42,Angelo partirà 8 giorni dopo.

Sul sito vengono riportate anche le notizie del foglio matricolare.

Purtroppo ho provato anche questa,non mi resta che sperare,che nel corso di questi anni qualcosa di nuovo possa essere trovato.

Vi ringrazio ancora molto.

Saluti
Andrea.

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09/01/2014 20:59 - 09/01/2014 21:02 #6 da Patrizia Marchesini
Risposta da Patrizia Marchesini al topic Informazioni ritirata 54°RGT.FTR.
Innanzitutto, vorrei dire un grazie enorme a Marco per il suo contributo alla discussione...

Parlando di mappe e cartine... magari aggiungo qualcosa di già noto, però faccio presente che nel sito www.centoventesimo.com esiste una mappa con molti dettagli realizzata da Franco Bottarlini, reduce del XLVII Battaglione Motociclisti, 3ª Compagnia.
La mappa è navigabile per riquadri: quello che meglio visualizza il ripiegamento della Divisione Sforzesca è il numero 16.

Inoltre nel sito www.plini-alpini.net, cliccando prima su progetto GIS-Russia e poi su webgis, si possono ottenere delle cartine personalizzate, inserendo i parametri che più interessano. Tali parametri sono selezionabili sulla destra della schermata, una volta che si è entrati nel webgis.
E' più facile a farsi che a spiegarsi :-)

Cmq, tanto per fare un esempio, qui sotto inserisco l'immagine di una cartina che ho appena ottenuto, inserendo come sfondo una cartina sovietica dell'epoca (sempre sulla dx della schermata è possibile selezionare tali cartine con le località in cirillico).




Saluti...
Patrizia
Allegati:

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Moderatori: Maurizio ComunelloPatrizia Marchesini

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