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34° Autoreparto (e altro)

05/04/2020 22:10 #97 da magistrelli
Risposta da magistrelli al topic 34° Autoreparto (e altro)
Ciao Patrizia, 
hai fatto un bellissimo lavoro, cosa che non sono riuscito fare io da casa. Sono entrato in contatto con  un signore il cui padre era nel 34° Autoreparto. Mi ha detto che il padre quando è stato richiamato era a ALBA e non a CUNEO. Approfondiremo la cosa. Spero, come ho detto, di trovare altri contraddittori. Sarebbe il massimo.
 Cari saluti
 Claudio
Ringraziano per il messaggio: Maurizio Comunello, Patrizia Marchesini

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29/12/2020 23:17 - 30/12/2020 09:25 #98 da magistrelli
Risposta da magistrelli al topic 34° Autoreparto (e altro)
BUON ANNO A TUTTI!!!!!!!
Vi mando un piccolo sunto sulle divisioni Autotrasportabili  e Celeri. Spero sia di interesse per meglio comprendere le divisioni del Csir.

DIVISIONI AUTOTRASPORTABILI E CELERI

Le poche Divisioni Autotrasportabili e Celeri venivano così denominate solamente perché erano addestrate a potersi trasferire con mezzi motorizzati, ma erano prive dei camion indispensabili al trasporto. In sintesi erano preparate per l’autotrasporto ma per il realizzo del trasporto bisognava avere a disposizione gli automezzi del Servizio automobilistico.
Le colonne di camion si distinguevano in “leggere” e “pesanti” e, secondo l’uso, erano impiegati autocarri medi o grandi con una conseguente programmazione dei rifornimenti dei diversi carburanti usati: benzina o gasolio.
La suddivisione delle unità automobilistiche era:

- AUTORAGGRUPPAMENTO formato da più Autogruppi
- AUTOGRUPPO formato da più Autoreparti
- AUTOREPARTO formato da 4 Autosezioni con 80/100 autocarri, 2 Autocarri SPA Autofficina, 5 moto Bianchi 250 e una automobile FIAT 1100
- AUTOSEZIONI formate da 2 Mezze Autosezioni con 20/24 autocarri
- MEZZA AUTOSEZIONE formata da 2 Squadre con 10/12 autocarri
- SQUADRA formata da 5/6 autocarri.

Il carico erano uomini, materiali e quadrupedi. Se i soldati erano barellati lo spazio occupato corrispondeva a 5 uomini seduti.

Le tappe
Quando le condizioni climatiche e la situazione geografica lo consentivano gli itinerari organizzati prevedevano soste (tappe) ogni 140 km di marcia per le autocolonne pesanti che viaggiavano ad una media oraria di 18 km.
Per le autocolonne leggere le soste (tappe) erano previste ogni 200 km di marcia ad una media oraria di 25 km.
Le fermate erano di 10 minuti al massimo ogni 2 ore di guida. La distanza tra ogni veicolo in movimento era sensibilmente aumentata in base all’aumento del carico.

Le colonne che avanzavano di notte nelle vicinanze del fronte, ma anche nelle immediate retrovie, usavano tenere i fari spenti o con una mascheratura ottenuta tramite una cuffia di tela con una piccola fessura centrale di forma rettangolare che limitava il fascio luminoso rendendo difficile l’individuazione da parte degli aerei nemici, limitando, però, di molto la vista degli ostacoli da parte degli autieri (1).
Per alleviare la stanchezza degli autieri, derivante da queste particolari condizioni, le tappe venivano ridotte  a metà o addirittura ad un terzo.

I tempi necessari per preparare un intero Battaglione al trasporto era di circa 30 minuti, mentre si impiegava il doppio per caricare un gruppo di artiglieria someggiata o ippotrainata. I militari trasportati erano impegnati a caricare i propri materiali suddivisi in drappelli di carico comandati da un graduato di truppa; le armi di reparto venivano caricate con gli uomini dei reparti stessi.
I conducenti di quadrupedi li sguarnivano e li issavano sui carri biga o su autocarri predisposti al trasporto animali, disponendo i finimenti, le bardature delle salmerie su altri veicoli alloggiandoli in modo stabile e se necessario ancorati al pianale.

L’autocolonna in generale era preceduta nella zona di arrivo da ufficiali dell’unità trasportata e da un ufficiale automobilista con un drappello di personale proprio. La responsabilità durante la marcia delle autocolonne in condizioni normali era dell’ufficiale autiere più alto in grado. In prossimità del fronte il comando era esercitato dall’ufficiale più alto in grado dell’unità trasportata. In tal caso egli impartiva gli ordini dettagliati per la successione logica dei vari elementi, la rigorosa disciplina di marcia, la distanza tra le unità autocarrate e la messa in atto dei collegamenti radio o quelli sostenuti dai motociclisti.(1)

In Africa, onde evitare il visibilissimo riflesso dovuto alla elevata luminosità del sole, i cristalli anteriori e laterali dovevano essere mascherati con vernice lasciando striscioline rettangolari trasparenti il minimo indispensabile per consentire la visuale. Altra alternativa era la rimozione o la rottura dei vetri.

La definizione di Autoreparti pesanti o leggeri era al 99% determinata dai mezzi in dotazione definiti pesanti o leggeri in base alla capacità di trasporto.
Per il trasporto di una divisione autotrasportabile, in Russia, la Pasubio, fu necessario l’intero XXIX Autogruppo che aveva in dotazione anche 200 rimorchi e attrezzature per trasporto quadrupedi.
Il 18  agosto 1941 venne raggiunto il fronte sul Dniepr e la Divisione Pasubio venne scaricata. Ritorno immediato per caricare la Torino che avanzava a piedi e trasportarla al fronte sul Dniepr.

Moltissimi di questi dati li ho trovati sulla rivista MILITES n° 21 del Gennaio/Febbraio 2007.

Un cordiale saluto e nuovamente BUON ANNO!!!!!!


Claudio
Ringraziano per il messaggio: Maurizio Comunello, Patrizia Marchesini

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31/01/2022 11:56 - 31/01/2022 12:00 #99 da magistrelli
Risposta da magistrelli al topic 34° Autoreparto (e altro)
Con questo primo breve testo, sempre che mi sia permesso, vorrei portare a conoscenza di tutti le ricerche che ho fatto sugli Autoreparti nella CAMPAGNA DI RUSSIA. Ovviamente sono molto gradite correzioni o notizie per ampliare la conoscenza sull'argomento



2º Autoraggruppamento d’Armata
Comandante Colonnello Genesio Ninchi - Dal 1° aprile 1942 subentrava nel comando il Colonnello Achille Paolini.
con
II Autogruppo Misto
Inizialmente costituito da 2 Autogruppi, il II e il XXIX, in agosto veniva rinforzato dal LI. Disponeva di 1450 automezzi, in grado di trasportare 2600 tonnellate di materiale. Comandante il Colonnello Genesio (detto Gino) Ninchi, già comandante del 3° Autocentro di Milano.
Proveniente dal fronte francese, la sua partenza avvenne il 12 luglio, attraversata l’Ungheria, e la Rutenia, il 17 era in Bucovina, dove faceva sosta a Felsoviso; il 27 il Comando del reparto si trasferiva a Botosani. Già a questo punto, l’attività di autotrasporto si era fatta molto intensa con il trasferimento, iniziato il 29 luglio da parte del XXIX, della “Pasubio” nella zona di Jsvorj-Pol. Il 2 agosto, mentre la colonna della “Pasubio” rimaneva impantanata nella zona di Belzy, si pianificava il trasporto della “Torino”. Si rivelava perciò, fin dalle prime battute, quale sarebbe stato uno dei nemici più insidiosi degli automobilisti, il fondo stradale, e il Comando dell’Autoraggruppamento non poteva esimersi dal far presente, direttamente al Comandante del CSIR, quanto poco adatti fossero, per esso, gli automezzi in dotazione, provenienti in gran parte da requisizione, e dei quali potevano essere salvati, forse, solo gli Alfa 800 e i Lancia 3 RO su pneumatici. Stante la scarsa disponibilità in proprio di automezzi ed il ritmo incalzante delle operazioni, il decentramento di intere formazioni del 2º Autoraggruppamento d’ intendenza alle G.U. fu prassi normale sino a porre in crisi la stessa Intendenza. Dalle relazioni sul servizio trasporti emerge la notizia che, inizialmente ben dieci degli undici Autoreparti del 2° Autoraggruppamento, furono decentrati ad unità operative ed impiegati direttamente dal Comando del CSIR. Per conseguenza, con un solo Autoreparto, l’Intendenza si trovò immediatamente in crisi per la costituzione e lo spostamento delle proprie basi. Soltanto in agosto con l’arrivo del LI Autogruppo, l’Intendenza potè contare su 8 Autoreparti per le proprie esigenze. Fin dall’inizio della campagna, il Comando dell’Autoraggruppamento ebbe modo di saggiare quanto arduo fosse il gestire, sulla linea di comando, delle unità sulle quali non si aveva invece più alcuna autorità sulla linea d’impiego.
Il 1° novembre, col termine delle operazioni offensive, tutto l’Autoraggruppamento, esclusi 4 reparti, rientrò nell’ambito dell’Intendenza, per consentire il riordinamento delle unità più provate, il cui livello di efficienza non raggiungeva neanche il 40%. In data 19 novembre il Comando e tutti gli Autoreparti risultavano distribuiti tra Pawlograd, Pietropawlowka e Dnjepropetrowsk.
Il 1° aprile 1942 al Colonnello Ninchi subentrava nel comando il parigrado Achille Paolini.
La mancanza di documentazione limita la descrizione delle vicende successive e della ritirata.
Si conosce l’entità delle sue perdite in uomini: 19 caduti e 47 dispersi. Tra le attestazioni di merito figurano: 5 ricompense al valore, 18 encomi a reparti e 33 a singoli uomini.
Del II Autogruppo si sa che il 19 dicembre, a seguito dell’offensiva russa, ripiegò dal Don Al Donez e successivamente ai primi di gennaio al Dniepr.


Fonti:
Oltre a fonti strettamente personali
www.unirr.it issuu.com/rivista.militare1/docs/1995-_immagini_ed_evoluzione__2__te www.plini-alpini.net
diariodiguerra1941-1943.blogspot.com
“I SERVIZI LOGISTICI DELLE UNITA’ ITALIANE AL FRONTE RUSSO (1941-1943)” edito dal Ministero della Difesa - Stato Maggiore dell’Esercito - Ufficio Storico.
“LE OPERAZIONI DELLE UNITA’ ITALIANE AL FRONTE RUSSO” Dello Stato Maggiore Esercito - Ufficio Storico
“SPINGERE! - Viaggio in Russia 1941-1943”, scritto da Alfranco Albuzza EDITO da LA LIBRERIA MILITARE- Milano via Morigi 15 LA PASUBIO SUL FRONTE RUSSO di Vittorio Luoni.
GIOVANNI MESSE - LA GUERRA AL FRONTE RUSSO - MURSIA
Ringraziano per il messaggio: Maurizio Comunello, Patrizia Marchesini

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17/02/2022 14:56 #100 da Carlo Zautzik
Risposta da Carlo Zautzik al topic 34° Autoreparto (e altro)
Salve, sono il figlio del sottotenente Zautzik Mario, son venuto casualmente a conoscenza del suo post sulla Divisione "Ravenna", avrei piacere di visionare i documenti che Lei ha trovato scritti da mio padre. La saluto cordialmente Carlo Zautzik - Roma

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17/02/2022 22:29 #101 da magistrelli
Risposta da magistrelli al topic 34° Autoreparto (e altro)
Signor Carlo Zautzik buongiorno.
Mio zio faceva parte del 37° Reggimento Ravenna e partecipò alla Campagna di Russia.
Anni dopo l’ASSOCIAZIONE REDUCI 37° FANTERIA “RAVENNA” organizzò dei raduni ad Alessandria a cui mio zio partecipò. A questi eventi furono distribuiti dei volumetti. Ne possedeva 3.
Uno intitolato “VICENDE E UOMINI, uno “PAGINE DI DIARIO” e uno “CENNI STORICI”.
Nei “CENNI STORICI” alla pagina dedicata agli autori e a chi a fornito materiali si cita suo padre.
Non ricordo tutti i testi ma da una veloce sfogliata ho visto una foto di cui riporto la dicitura:
Fronte Russo - Zona Don - Settembre 1942 - Alcuni decorati sul campo del III/37° per i combattimenti dell’Agosto:
T. Col Niceli (Com.te III Btg,) - Ten. De Carlini - Ten. Zautzik - Ten. Robotti - S. Ten Barbieri - Il Fante De Nicolò - ed altri. Sullo sfondo la chiesa di Gadiuscie.
Le ho lasciato un messaggio privato con il cellulare e E-mail per, se lo vorrà, contattarmi.
Spero di poterLe essere utile.
Claudio Magistrelli
Ringraziano per il messaggio: Patrizia Marchesini, Carlo Zautzik

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05/12/2022 20:51 #102 da magistrelli
Risposta da magistrelli al topic 34° Autoreparto (e altro)
TUTTI GLI AUTOREPARTI IN RUSSIA

CSIR Quartier Generale
- 13° Nucleo movimento stradale
Comandante sottotenente Oscar Casati. Il reparto era dotato, oltre agli autocarri, anche di 3/4 trattrici Breda 32 di cui
una munita di braccio gru.

2º Autoraggruppamento d’Armata
Comandante Colonnello Genesio Ninchi - Dal 1° aprile 1942 subentrava nel comando il Colonnello Achille Paolini.
con
II Autogruppo Misto
Inizialmente costituito da 2 Autogruppi, il II e il XXIX, in agosto veniva rinforzato dal LI. Disponeva di 1450 automezzi, in grado di trasportare 2600 tonnellate di materiale. Comandante il Colonnello Genesio (detto Gino) Ninchi, già comandante del 3° Autocentro di Milano.
Proveniente dal fronte francese, la sua partenza avvenne il 12 luglio, attraversata l’Ungheria, e la Rutenia, il 17 era in Bucovina, dove faceva sosta a Felsoviso; il 27 il Comando del reparto si trasferiva a Botosani. Già a questo punto, l’attività di autotrasporto si era fatta molto intensa con il trasferimento, iniziato il 29 luglio da parte del XXIX, della “Pasubio” nella zona di Jsvorj-Pol. Il 2 agosto, mentre la colonna della “Pasubio” rimaneva impantanata nella zona di Belzy, si pianificava il trasporto della “Torino”. Si rivelava perciò, fin dalle prime battute, quale sarebbe stato uno dei nemici più insidiosi degli automobilisti, il fondo stradale, e il Comando dell’Autoraggruppamento non poteva esimersi dal far presente, direttamente al Comandante del CSIR, quanto poco adatti fossero, per esso, gli automezzi in dotazione, provenienti in gran parte da requisizione, e dei quali potevano essere salvati, forse, solo gli Alfa 800 e i Lancia 3 RO su pneumatici. Stante la scarsa disponibilità in proprio di automezzi ed il ritmo incalzante delle operazioni, il decentramento di intere formazioni del 2º Autoraggruppamento dI intendenza alle G.U. fu prassi normale sino a porre in crisi la stessa Intendenza. Dalle relazioni sul servizio trasporti emerge la notizia che, inizialmente ben dieci degli undici Autoreparti del 2° Autoraggruppamento, furono decentrati ad unità operative ed impiegati direttamente dal Comando del CSIR. Per conseguenza, con un solo Autoreparto, l’Intendenza si trovò immediatamente in crisi per la costituzione e lo spostamento delle proprie basi. Soltanto in agosto con l’arrivo del LI Autogruppo, l’Intendenza potè contare su 8 Autoreparti per le proprie esigenze. Fin dall’inizio della campagna, il Comando dell’Autoraggruppamento ebbe modo di saggiare quanto arduo fosse il gestire, sulla linea di comando, delle unità sulle quali non si aveva invece più alcuna autorità sulla linea d’impiego.
Il 1° novembre, col termine delle operazioni offensive, tutto l’Autoraggruppamento, esclusi 4 reparti, rientrò nell’ambito dell’Intendenza, per consentire il riordinamento delle unità più provate, il cui livello di efficienza non raggiungeva neanche il 40%. In data 19 novembre il Comando e tutti gli Autoreparti risultavano distribuiti tra Pawlograd, Pietropawlowka e Dnjepropetrowsk.
Il 1° aprile 1942 al Colonnello Ninchi subentrava nel comando il parigrado Achille Paolini.
La mancanza di documentazione limita la descrizione delle vicende successive e della ritirata.
Si conosce l’entità delle sue perdite in uomini: 19 caduti e 47 dispersi. Tra le attestazioni di merito figurano: 5 ricompense al valore, 18 encomi a reparti. e 33 a singoli uomini.
Del II Autogruppo si sa che il 19 dicembre, a seguito dell’offensva russa, ripiegò dal Don Al Donez e successivamente ai primi di gennaio al Dniepr.

Del XXIX Autogruppo sappiamo che dal luglio 1942 al marzo 1943 aveva percorso 6 milioni di chilometri. Le sue perdite furono: 2 morti, 1 ferito, 10 dispersi ( del 34 Autoreparto a Stalingrado), 21 congelati, 115 rimpatriati per infortuni/malattia, 572 ospedalizzati. Automezzi perduti per cause di guerra 104. Encomi e concessi all’Autogruppo e unità dipendenti 8.

II Autogruppo Pesante con:
- 26º Autoreparto Pesante
(251ª, 252ª, 253ª, 254ª Autosezioni Pesanti)
- 91º Autoreparto Pesante
(541ª, 542ª, 543ª, 544ª Autosezioni Pesanti)
Monza ...maggio 1940 Mobilitazione
Stupinigi 13 Giugno 1940 Prima zona operativa
Trezzo D’Adda fine agosto 1940 Sistemazione d’attesa
Caravaggio metà Ottobre 1940 per lo svernamento
Quiliano fine Febbraio 1941 In forza ad altre unità
Susak (Fiume) Giugno 1941 Seconda zona operativa
Sappiane (Fiume) Luglio 1941 Preparativi per altro impiego
21 - 22 Luglio 1941 Trasferimento in treno, destinazione Fronte Russo
Maramarossighet (Ungheria) 24 - 25 Luglio 1941 Stazione d’arrivo
Botosani Luglio 1941 L’Autoreparto è impegnato in una
Stefanesti Luglio 1941 massacrante spola tra una località
Borsa Agosto 1941 e la successiva con carichi e scarichi
Belzj Agosto 1941 per agevolare l’avvicinamento al fronte
Poltawa Agosto 1941 delle truppe appiedate.
Kriwoirog Agosto - Settembre 1941
Werkozewo Settembre 1941
Perwomaisk Settembre - Ottobre 1941 Gli automezzi accusano lo forzo a cui sono stati sottoposti
Dniepropetrowsk Ottobre - Novembre 1941 Tappa di assestamento
Novamoskaja 13 - 15 Novembre 1941 Durante il trasferimento per raggiungere la sede di un probabile svernameto,
sono state tappe obbligate; la prima per l’impantanamento generale, la seconda
per il grande gelo, che ci sorprende Griscino 16 - 17 Novembre 1941 causando gravi danni.
Putilowka 19 - 20 Novembre 1941 Svernamento
Con distaccamento a Rikowo fine Novembre 1941 Grande lavoro organizzato, per la
Putilowka rimessa apunto degli automezzi.
Il Capitano Fabbri va in licenza e non torna più.
Pantelejmonowka Fine Febbraio 1942 Trasferimento per esigenze logistiche
Bosco di Pantelejmonowka Maggio 1942 Trasferimento per esigenze logistiche
Rikowo Giugno 1942 Ripresa operazioni
Woroshilowgrad (Luhans’k) Luglio 1942 Swguendo gll spostamenti del fronte
Millerowo Agosto 1942 l’Autoreparto è fortemente impegnato Krasnaja Sarià Agosto - Settembre 1942 in faticose colonne per il trasporto di viveri, munizioni e altro materiali.
Kamenka Faticoso lavoro......e dolorosi amori
Pewnevka Novembre 1942 Previsto svernamento
Pewnevka 20 Dicembre1942 ore 10 Ordine di ripiegamento
Woroshilowgrad (Luhans’k) Sede dell’Autoraggruppamento il 91° è colpito dalla scabbia
Rikowo Seconda tappa del ripiegamento su
ordine del Raggruppamento
Stalino (sobborghi) Terza tappa del ripiegamento da precisi ordini del Col. Paolini
Dniepropetrowsk Febbraio 1943 Quarta tappa del ripiegamento
Perwomaisk Quinta tappa rincorrendo il
29° Autogruppo che non era nostro
superiore diretto
Dniepropetrowsk Marzo 1943
16 Marzo 1943 Imbarco in treno. Destinazione Italia
Vipiteno
Laives Aprile 1943 Contumacia
Laives Vigilia di Pasqua Licenza straordinaria
Caravaggio Giugno 1943 Forse per ricostituzione
Caravaggio Settembre 1943 Scioglimento
Tratto dal sito UNIRR - Guglielmo Ghiretti, 91° Autorep. Pesante a supporto delle Div. Torino e Pasubio
- 51º Autoreparto Ambulanze
(23ª, 37ª, 54ª, 73ª, 74ª Sezioni Ambulanze)
- 32º Autoreparto Pesante Autobotti
(132ª, 217ª, 219ª, 277ª, 278a Sezioni Autobotti)
- una Autofficina (del 116º Autoreparto Leggero)

XXIX Autogruppo Pesante con
- 33º Autoreparto Pesante fino alla costituzione 8a Armata - Arm.I.R.
- 34º Autoreparto Pesante *La storia è pubblicata a parte.
(283ª, 284ª, 285ª, 286ª Autosezioni Pesanti)
- 96º Autoreparto Pesante fino alla costituzione 8a Armata - Arm.I.R.
Comandante: Tenente Ottavio Iannizzotto.
Dopo aver operato sul fronte francese e in Jugoslavia partì per la Russia con in dotazione 0M137, ISOTTA FRASCHINI D80, FIAT 666, ALFA ROMEO 35 E e i LANCIA 3 RO.
Il 96º fu tra i reparti che trasportarono, in agosto, materiali e uomini della “Pasubio”. Per la precisione trasportava l’80° Fanteria. Nella notte del 13 agosto, il battesimo del fuoco, sul fiume Bug. Il 18 agosto venne raggiunto il fronte sul Dniepr e la divisione venne scaricata. Ritorno immediato per caricare la “Torino” che avanzava a piedi e trasportarla al fronte sul Dniepr. Appena scaricata la “Torino” il 96° ricaricava la “Pasubio” che iniziava la sua avanzata: Attraversato il fiume trasportò l’unità fino a Petrikowka. Ancora due mesi di servizio su piste a fondo naturale che diventavano pantani con le piogge, mentre con il sole si solleva un polverone fittissimo. Ottobre la pioggia continua e le macchine non furono più in grado di muoversi. A novembre con le piste indurite dal ghiaccio il reparto si trasferì a Stalino per il riordino, dove effettuò servizi fino al marzo 1942.
- 97º Autoreparto Pesante
(565ª, 566ª, 567ª, 568ª Autosezioni Pesanti
- 115° Autoreparto Pesante
(733ª, 734ª, 735ª, 736ª Autosezioni Pesanti)
- 139º Autoreparto Misto
(74ª, 75ª Autosezioni Leggere e 766ª, 767ª Autosezioni Pesanti)
- Autofficina del 33o Autoreparto Pesante
- Autofficina del 96o Autoreparto Pesante
- duecento rimorchi
- duecento attrezzature per trasporto quadrupedi

LI Autogruppo Pesante con
- 25º Autoreparto Pesante
(715ª, 716ª, 717ª, 718ª Autosezioni Pesanti)
Comandante: Capitano Alberto Bruno
Esso venne mobilitato per il fronte russo il 29 luglio del 1941. Partì da Verona il 10 Agosto. Raggiunta Maramorossziget gli automezzi vennero caricati e avviati a Belzy in Bessarabia dove l’autoreparto si completò il17 agosto. La piogge che rendeva le piste fangose condionarono l’attività dell’autoreparto. Fra i servizi più importanti di questo periodo c’è l’impianto dei depositi carburanti di Perwomaisk. Il 25° si trasferì a Dnjepropetrowsk il 21 ottobre lasciando a Belzy una decina di automezzi che raggiunsero il reparto alla fine di dicembre. Durante l’inverno il reparto si frazionò in due sezioni una a Dnjepropetrowsk e l’altra a Stalino. Quest’ultima più vicino al fronte effettuò, con il limitato carburante disponibile svariati servizzi. Il reparto si riunì al completo a Stalino nel 1942 pronto per l’inizio della nuova fase operativa. Tra i servizi più pericolosi nel periodo preso in esame,vanno ricordati quelli lungo il percorso Dnjepropetrowsk-Stalino, per la presenza nel bosco di Petropawlowka, di un fortissimo gruppo di partigiani che rendeva necessaria la scorta di carri armati tedeschi.
- 127º Autoreparto Pesante
(749ª, 750ª, 751ª, 752ª, 813ª Autosezioni Pesanti e 110ª Autosezione Mista)
- 187º Autoreparto Pesante
(801ª, 802ª, 803ª, 804ª Autosezioni Pesanti)
- 188º Autoreparto Pesante
(805ª, 806ª, 807ª, 888ª Autosezioni Pesanti)
Il 188° Autoreparto pesante fu costituito a Villafranca Veronese dopo la metà di Agosto 1941. Tra il 16 e il 18 Agosto si trasferisce al 4° Centro Automobilistico di Verona dove vengono consegnate gli autocarri Bianchi Miles. Lo comandava il Cap. Mario Guarinelli sostituito dal Cap. Cavazzocca conte Carlantonio il 24 febbraio 1942, Vice comandante e responsabile Sezione Comando il Ten. Gabriello De Jorio. Il S.Ten. Bedoni comandava la 805a Sezione, Il S.Ten. Visioli la 806a, il S.Ten. Morandi la 807a , il S.Ten. Darcangelo la 808a (processato viene degradato e condannato a 6 anni di carcere il 2 gennaio 1942). In tutto disponevano di 100 autocarri Bianchi Miles, 2 autocarri Spa officina, 5 moto Bianchi 250 e un automobile Fiat 1100. Il 25 Agosto vengono caricati i mezzi sui carri ferroviari. Partito da Verona il 26 agosto del 1941 alle 3,50 è giunto a Veresti Il 31 agosto. Il primo settembre , scaricate le macchine partirono per Botosani incominciando la loro campagna di Russia. Botosani, Stefanesti, Balti, Belz, Pervomajssk, Tiraspol, KrivoJ Rog, Saksagani, Dniepropetrowsk, Pavlograd, Stalino con compiti di Intendenza. Svernò a Dniepropetrowsk. Nella primavera 1942 trasferimento a Rykovo.Con compiti di Intendenza compie servizi in varie località tra cui Woroshilowgrad (Luhans’k), Pantelejmonowka, Chanschenkovo e Kantemirovka. 9 marzo 1943 inizia la ritirata.Lasciato Rykovo per Stalino. 10 marzo Petroppavlovka. 11 marzo Dniepropetrowsk. 23 aprile caricamento mezzi sui vagoni ferroviari e alle ore 22 partenza da Dniepropetrowsk per l’Italia. 30 aprile arrivo al Brennero. Il 188º Autoreparto Pesante si sciolse in data 8 settembre 1943.
- Autofficina del 135o Autoreparto Pesante
- Autofficina del 140o Autoreparto Pesante
- 46ª Officina di Autogruppo
- 8º Reparto Soccorso Stradale
Comandante del reparto capitano Manlio Attanasio. Arrivò nella zona del fronte nel novembre 1941 e nonostante l’esiguità della forza effettiva (4 ufficiali, 5 Sottufficiali e 46 autieri) e la scarsità di mezzi, i quattro nuclei espletarono un lavoro che per entità e specie di interventi fu sorprendete.

7º Autoraggruppamento d’Armata
Comandante Colonnello Giovanni Coiro
Era articolato sugli Autogruppi XVIII e XXX e disponeva di 1300 automezzi, per lo più tedeschi, con una capacità di carico di 2500 tonnellate. Venne inviato in zona di operazioni nella prima quindicina di agosto del 1942. Solamente 3 Autoreparti arrivarono a Merefa, nella zona di Charkow. Gli altri reparti furono scaricati nelle stazioni di Troppau-Iagendorf. Raggiunsero la zona di operazione, in via ordinaria, dopo aver percorso oltre 2000 in 9 tappe seguendo l’intinerario Iaroslav-Leopoli-Rowno-Zitomir-Darnitza (Kiev)- Lubnie-Poltawa- Merefa.
con
XVIII Autogruppo Pesante con
- 29º Autoreparto Pesante
(263ª, 264ª, 265ª, 266ª Autosezioni Pesanti)
- 117º Autoreparto Pesante
(741ª, 742ª, 843ª, 844ª Autosezioni Pesanti)
- 126º Autoreparto Pesante
(54ª, 745ª, 746ª, 747ª, 748ª Autosezioni Pesanti)
- 129º Autoreparto Pesante
(753ª, 754ª, 755ª, 756ª Autosezioni Pesanti)
Due Autosezioni Pesanti vennero aggregate al 122º Autoreparto Leggero adibito alla motorizazionedell’’intero 3° Reggimento Bersaglieri della divisione “3a Celere”.

XXX Autogruppo Pesante
con
- 165º Autoreparto Pesante
(651ª, 652ª, 665ª, 666ª Autosezioni Pesanti)
- 241º Autoreparto Pesante
(1ª, 2ª, 3ª, 4ª Autosezioni Pesanti)
- 242º Autoreparto Pesante
(15ª, 16ª, 17ª, 18ª Autosezioni Pesanti)
- 134º Autoreparto Ambulanze
(761ª, 762ª, 763ª, 764ª Sezioni Ambulanze)
- 7ª Officina Mobile Pesante

8º Autoraggruppamento d’Armata Comandante Colonnello Luigi Tolotti
Era articolato sugli Autogruppi LVII e LVIII e disponeva di 1400 automezzi con una capacità di carico di 2700 tonnellate. a metà agosto 1942 giunse a Troppau. Avrebbe dovuto raggiungere Charkow invece fu dirottato su Stalino-Rikowo. A quanto risulta 8° Autoraggruppamento raggiunse Stalino attraverso Krasnograd, Nowo Moskowsk, Pawlograd dopo aver percorso più di 2000 in 9 tappe.
con
LVII Autogruppo Pesante con
- 243º Autoreparto Pesante
(910ª, 911ª, 912ª, 913ª Autosezioni Pesanti)
- 244º Autoreparto Pesante
(914ª, 915ª, 916ª, 917ª Autosezioni Pesanti)
- 245º Autoreparto Pesante
(918ª, 919ª, 920ª, 921ª Autosezioni Pesanti)
- 246º Autoreparto Pesante
(922ª, 923ª, 924ª, 925ª Autosezioni Pesanti)
LVIII Autogruppo Pesante con
- 247º Autoreparto Pesante
(926ª, 927ª, 928ª, 929ª Autosezioni Pesanti)
- 248º Autoreparto Pesante
(930ª, 931ª, 932ª, 933ª Autosezioni Pesanti)
- 249º Autoreparto Pesante
(934ª, 935ª, 936ª, 937ª Autosezioni Pesanti)
- 250º Autoreparto Pesante
(938ª, 939ª, 940ª, 941ª Autosezioni Pesanti)
- 8ª Officina Mobile Pesante
- 8° Reparto Soccorso Stradale

10º Autoraggruppamento d’Armata Comandante Colonnello Giuseppe Papi
con
LX Autogruppo Pesante con
- 251º Autoreparto Pesante
(953ª, 954ª, 955ª, 956ª Autosezioni Pesanti)
- 252º Autoreparto Pesante
(957ª, 958ª, 959ª, 960ª Autosezioni Pesanti)
- 253º Autoreparto Pesante
(961ª, 962ª, 963ª, 964ª Autosezioni Pesanti)
- 254º Autoreparto Pesante
(965ª, 966ª, 967ª, 968ª Autosezioni Pesanti)
LXI Autogruppo Pesante
A Valuiki, il 19 gennaio 1943, dei 45 uomini del comando del 61° Autogruppo, all’arrivo dei Cosacchi, solo una decina riuscirono a sganciarsi, 5 furono catturati e i rimanenti 30, tra cui il maggiore comandante del gruppo, furono catturati, depredati di tutto e fucilati presso i loro automezzi (I PRIGIONIERI ITALIANI IN RUSSIA di Maria Teresa GIUSTI IL MULINO)
con
- 255º Autoreparto Pesante
(969ª, 970ª, 971ª, 972ª Autosezioni Pesanti)
- 256º Autoreparto Pesante
(973ª, 974ª, 975ª, 976ª Autosezioni Pesanti)
- 257º Autoreparto Pesante
(977ª, 978ª, 979ª, 980ª Autosezioni Pesanti)
- 258º Autoreparto Pesante
(981ª, 982ª, 983ª, 984ª Autosezioni Pesanti)
- 10ª Autofficina di Autogruppo
- 6ª Centuria Milizia della strada
- 8ª Centuria Milizia della strada
- 350º Autoreparto Pesante con due autosezioni pesanti

XXXV Corpo d’Armata - Unità direttamente dipendenti
Comando e Quartier Generale
Drappello automobilistico per Comando di Corpo d’Armata
Unità direttamente dipendenti
Trasporti
- 82º Reparto Salmerie
- 27º Autoreparto Pesante con
(222ª, 223ª, 224ª, 225ª Sezione Pesanti)
- 228º Autoreparto Misto con
(118ª Sezione Mista, 33ª Sezione Autoambulanze, 9ª, 11ª Sezione Autobotti)
- 1º Autoreparto Speciale (per trasporto Raggruppamento CC.NN.)
- 2º Autoreparto Speciale (per trasporto Raggruppamento CC.NN.)
Automobilistico
- 15ª Officina Mobile Pesante
Ricuperi
- 5ª Compagnia Ricuperi

Divisione Autotrasportabile Torino (52ª)
- 52ª Officina – mod. 37
- 185º Autoreparto Pesante con
(815ª, 834ª Sezione Pesante)

Divisione Autotrasportabile Pasubio (9ª)
- 9ª Officina – mod. 37
- 190º Autoreparto Pesante con
(813ª, 814ª Sezione Pesante)

3ª Divisione Celere “Principe Amedeo Duca d’Aosta”
XIV Autogruppo Pesante
- 218º Autoreparto Pesante
- 219º Autoreparto Pesante
- 122º Autoreparto Leggero
Il122º Autoreparto Leggero, rinforzato da due Autosezioni Pesanti del 129 Autoreparto, era adibito alla motorizazione dell’intero 3° Reggimento Bersaglieri L’Autoreparto era autonomo, dal punto di vista tecnico, ma per l’impego era alle dirette dipendenze del 3° Reggimento Bersaglieri. Di tutte le unità della “3a Celere” solo il 3° Reggimento era completamente motorizzato ne derivava quindi che le altre unità, non essendo motorizzate, non potevano tenere lo stesso passo. La Divisione venne così a diluirsi su un percorso di centinaia di chilometri con gravi conseguenze sul piano operativo. Il Comando quindi mobilitava l’intero Autoreparto, depositati i Bersaglieri nelle località avanzate, provvedesse al trasporto delle altre unità rifacendo varie volte il percorso.
- 213º Autoreparto Misto
Il 213º Autoreparto Misto della Divisione “3a Celere”, comandato dal Capitano Pietro Pierobon, era stato mobilitato dal 4° Centro Automobilistico di Verona. Prima dell’impiego aveva cambiato sede più volte tra Pontevigodarzere, Tricesimo e Padova. Nel giugno del 1940 venne inviato sul Fronte Occidentale. Cessate le ostilità tornò in Friuli a disposizione del 5° Lanceri di Novara della Divisione “3a Celere”. Si spostò a Crema fino al 4 aprile 1941 quando l’Autoreparto venne inviato in Jugoslavia fino a giugno. Rientrò a San Michele Extra. A metà mese circa parti per la Russia con il CSIR. A Borsa vennero scaricati gli automezzi. Si trattava d Spa 38, uno Spa Dovunque, di Fiat 626 sia a benzina che a nafta, di Lancia RO e 3RO, alcuni Alfa Romeo e OM Taurus. Da Borsa trasportarono i cavalli della “3a Celere” fino a Suceava. Scaricati gli animali l’Autoreparto tornò a Botosani per riprendere il materiale rimanente della Divisione. il 24 ottobre i bersaglieri della “3a Celere” occuparono Stalino. Per tutto l’autunno gli autieri del 213° effettuarono rifornimenti di ogni genere, spesso fino alle primissime linee meritando un encomio da parte del generale Messe. L’autoreparto svernò a Stalino continuando tuttavia la sua attività di rifornimento per la Divisione. A primavera riprese l’avanzata fino al Don.
- 3ª Autofficina Mobile – mod. 37

II Corpo d’Armata
Comando e Quartier generale
- 2º Drappello Automobilistico per Comando di Corpo d’Armata
Unità direttamente dipendenti
Trasporti
- 2º Autoreparto Pesante con
(249ª, 948ª Sezione Pesante, Sezione Mista, 2ª, 12ª Sezione Ambulanze)
Automobilistico
- 45ª Officina Mobile Pesante
Ricuperi
- 4ª Compagnia Ricuperi
Divisione Sforzesca (2ª)
2ª Sezione Autocarrette (per Batteria d’Accompagnamento)
124ª, 192ª Sezione Pesante
- 11ª Officina – mod. 37
Divisione Ravenna (3ª)
3ª Sezione Autocarrette (per Batteria d’Accompagnamento)
128ª, 247ª Sezione Pesante
- 12ª Officina – mod. 37


Divisione Cosseria (5ª)
5ª Sezione Autocarrette (per Batteria d’Accompagnamento)
134ª, 248ª Sezione Pesante
- 13ª Officina – mod. 37

Corpo d’Armata alpino - Unità direttamente dipendenti
Comando e Quartier generale
- Autodrappello per Comando di Corpo d’Armata Alpino Com: Autodrappello - Tenente Giorgio Zecchini
Unità direttamente dipendenti
Trasporti
- 200º Autoreparto Misto con
(727ª, 728ª, 129ª Sezione Mista)
- 57ª Officine Mobile Pesante
Ricuperi
- 6ª Compagnia Ricuperi

Divisione Alpina Tridentina (2ª)
- 2º Autodrappello per Comando di Divisione Alpina
Trasporti
- 206º Autoreparto Misto - Ten. Armando Spadola - Ten. Mosca
(721ª, 722ª, 946ª Autosezione Pesante,126ª Autosezione Mista)

Divisione Alpina Julia (3ª)
- 3º Autodrappello per Comando di Divisione Alpina
Trasporti
- 207º Autoreparto Misto - Capitano Surdi
Tenente Simonetti, Tenente Salvaterra, Tenente Ballari, Tenente Pilati Di Mauro, Tenente Guion,
Sottotenente Alberti, Sottotenente Stringari, Sottotenente Pagani Sottotenente Fontana
con
(725ª, 726ª, 950ª Sezione Pesante, 127ª Sezione Mista)

Divisione Alpina Cuneense (4ª)
- 4º Autodrappello per Comando di Divisione - Serg. Magg. Giuseppe Grati
Trasporti

- 201º Autoreparto Misto - Cap. Andrea Arese
(701ª, 702ª, 947ª Sezione Pesante, 121ª Sezione Mista)

Divisione di Fanteria Vicenza (156ª)
Trasporti
- 1121ª Autosezione Mista

Questi sono i dati che ho trovato, sperando di non aver dimenticato nessuna fonte, Purtroppo nel riportarlo sul sito il lavoro di impaginazione è andata farsi benedire. Chiaramente sono bene accetti ulteriori notizie e correzioni.
Grazie a tutte le persone che si impegnano per mantenere attivo il sito.
Buone feste a tutti e tantissimi auguri di buon anno

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Moderatori: Patrizia MarchesiniMaurizio Comunello

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