Ciao...
Innanzitutto una piccola precisazione.
Quando Ornella ha scritto che il I, il II e il III Battaglione della Cosseria si diressero a nord-ovest (nelle retrovie, cioè, del CdA alpino), penso volesse riferirsi in modo specifico all'89° Reggimento.
Perché - come sappiamo - di certo parte del 90° Reggimento seguì l'altro itinerario, quello verso Kantemirovka e Vorošilovgrad, per intenderci.
Mi sembra che i dettagli forniti da Ornella (in Facebook e in questo forum) siano davvero accurati e che - a meno di imbattersi per un caso fortuito e fortunatissimo in una testimonianza specifica - sarà arduo appurare dove si trovassero le salmerie in precedenza assegnate ai reparti alpini e sopravvissute al ripiegamento (con
sopravvissute mi riferisco ai quadrupedi, ma anche agli uomini che di tali quadrupedi dovevano prendersi cura).
Di solito si parla sempre della zona di Gomel' - generalizzando - ed è chiaro che i resti delle varie Grandi Unità dell'8ª Armata fossero dislocate in diversi villaggi situati nei pressi della suddetta località.
Tuttavia mi è venuto in mente, che alcuni reparti di salmerie della Divisione alpina Cuneense sfuggirono all'accerchiamento.
Dislocati in origine nei pressi di Rossoš' (che, come sappiamo, era sede del Comando di Corpo d'Armata alpino), il 2° Reparto Salmerie (capitano Giuseppe Soffiantino), nonché la 21ª e la 22ª Sezione Salmerie (agli ordini rispettivamente dei tenenti Giuseppe Verrina e Maurizio Mainero) ripiegarono il 16 gennaio, in seguito all'attacco sovietico a Rossoš', e nell'impossibilità di stabilire un collegamento con i Comandi di Corpo d'Armata e divisionali.
Si deve allo spirito di iniziativa di quei tre ufficiali - come è scritto in
La Divisione alpina Cuneense al Fronte Russo (1942-1943), di Catanoso/Uberti - se la maggior parte di quegli uomini riuscì a salvarsi, giungendo a Har'kov e poi - l'8 febbraio 1943 - ad Ahtyrka (Охтирка, in Ucraina), a ovest di Belgorod... Entrambe le località ricorrono in molte testimonianze relative al ripiegamento del CdA Alpino. Ahtyrka distava - secondo il volume suddetto - circa 180 chilometri da Har'kov e 140 da Belgorod e lì vennero riordinati i resti del Corpo d'Armata alpino.
Il 14 febbraio riprese il movimento verso ovest (cito sempre il libro Catanoso/Uberti) e si specifica che la 21ª Sezione Salmerie venne posta a disposizione dei resti della Divisione Vicenza.
Non vengono menzionati il 2° Reparto e la 22ª Sezione, che - ipotizzo - proseguirono con i sopravvissuti della Divisione Cuneense.
Le salmerie - cito pagina 115 del volume - "potevano raggiungere prima Godiatsch e poi Cernigov, dopo avere percorso circa 522 km. dallo schieramento iniziale nei pressi della zona del Don. Il 9 marzo 1943 tutti i resti della Cuneense erano raccolti nella zona di riunione fissata per quanto rimaneva del C.A. alpino.
Dalla stazione di Gomel' il 15 marzo partiva l'ultimo dei convogli ferroviari che riportavano in patria quanto si era potuto racimolare di questo invitto C(orpo) A(rmata)!"
Il capitano Alberto Penzo (ufficiale del Comando della Cuneense, già deceduto) nella sua relazione in merito al ripiegamento della Divisione Cuneense da Šebekino ad Ahtyrka (1-13 febbraio 1943), riferisce di essersi unito - una volta raggiunta Ahtyrka, ma in data diversa rispetto ai suddetti reparti-salmerie - al capitano Soffiantino del 2° Reparto Salmerie e di essere arrivato al compimento della sua lunga marcia il 9 marzo 1943 a Terechovka (Gomel').
Per la Divisione Cosseria - come emerge dal racconto di Bruno Alquati - abbiamo un nome ben preciso, Klimovo (o Klimov)...
Non sono mai riuscita a capire - tramite google maps - dove si trovasse quest'ultima località, ma ho pensato di sfruttare il sistema webgis a disposizione nel sito
www.plini-alpini.net, per localizzare Gomel' (oggi Homel, in Bielorussia).
A questo punto, ho sovrapposto (sempre slambiccando nel sito suddetto) una mappa d'epoca, in cui compare Gomel'.
La inserisco di seguito.
Nel riquadro verde ho evidenziato Gomel' (e qui non ci piove).
A mio avviso, Klimovo e Terechovka potrebbero essere quelle entro il doppio riquadro viola e verde. La traslitterazione dal cirillico corrisponde (Klimovka e Terehovka).
Notate che ho cerchiato in rosa acceso una ulteriore località che, traslitterata dal cirillico, suona come Grabovka.
In apparenza non ci interessa di Grabovka, ma mi è servita come riferimento in google maps, da cui ho ricavato quanto segue:
Considerate le variazioni linguistiche tra russo e bielorusso (di cui non sono certamente esperta :-) penso che - tuttavia - le località che ho riquadrato possano corrispondere con quelle della mappa d'epoca. I suoni risultano tutto sommato simili.
Ma i chilometri che separano Klimovo (o Kilmovka o Klimauka) da Terechovka (o Terehovka o Cierakouka) sono solo ventisette (più o meno) e quindi - se torniamo alla testimonianza del papà di Roberto - la distanza non corrisponde.
E quindi sembra che le salmerie cui fa riferimento il padre di Roberto non fossero quelle del 2° Reparto Salmerie della Divisione Cuneense.
Mi fermo qui, perché altro non sono in grado di aggiungere... se non che le salmerie in questione (non reperite quando la squadra di cento uomini giunse in loco) potrebbero essere state cmq mandate in Italia con una qualche tradotta oppure
prelevate dalla popolazione o dai partigiani, questi ultimi ben presenti nella zona.
Buona domenica a tutti.
Patrizia