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Mio padre Bruno Merighi - 89° Reggimento Fanteria - Divisione Cosseria

25/02/2016 21:16 #25 da Patrizia Marchesini
Per Roberto.

Ho avuto occasione di parlare del tema mostrine e/o nastrini con un signore che conosco, molto più esperto di me in fatto di uniformologia.
Ha confermato la mia intuizione: quella che tu avevi inserito in commento precedente non era altro che la mostrina che si portava sul colletto della giubba. Come lui mi ha fatto notare, è ben evidente anche il foro della stelletta.

Sul quando tale mostrina venne consegnata a tuo padre, la risposta più logica è che gli venne fornita insieme all'equipaggiamento e identificava la sua appartenenza alla Divisione Cosseria.

Altro non sono in grado di aggiungere, però.

Un saluto...

Patrizia
Ringraziano per il messaggio: robro

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27/02/2016 18:16 #26 da robro
Cara Ornella e Patrizia diamo per scontato che mio papà il 3 aprile 1943 si trovasse già a Gomel.....una settimana dopo (il 9 aprile 1943) viene mandato con altri 100 soldati in una località(xxxxxxxx) a prendere un centinaio di muli abbandonati dagli alpini perché già rientrati in Italia. Hanno fatto 100 Km a piedi ma una volta arrivati i muli non cerano più (lettera del 9/4/43). In un'altra lettera del 14 aprile capisco che sono ancora distaccati dal Rgt. in località(xxxxx) e la composizione della squadra è di 70 CONDUCENTI DI CAVALLI e 30 ADDETTI AI SERVIZI.
domanda:
in quale località cerano i muli abbandonati?????
è possibile che se anche erano già fuori pericolo continuavano a scrivere con la PM 42 così non si capisce mai dove sono????se i nostri erano fuori pericolo, i Russi ormai anche se intercettavano le lettere forse non sarebbero più intervenuti.

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28/02/2016 07:39 #27 da Ornella Mattarini
Ciao Rob
intanto solo se erano fuori pericolo potevano scrivere con la posta militare perchè avevano il tempo e la possibilità di organizzarla, cosa impossibile mentre erano ancora in ritirata e l'unico pensiero era salvare la pelle. A quel punto i Russi non avrebbero più avuto la possibilità di intercettarla perchè era ormai fuori dalla loro portata e agli eventuali partigiani non penso interessasse.
Quanto a sapere dove erano i muli questo potrebbe risultare solo da qualche racconto a posteriori di reduci perchè con la posta militare non era permesso dare alcuna indicazione su dove si trovavano. Avrebbero dovuto scrivere in privato ma non era possibile. L'unico modo di comunicare con casa era attraverso la PM.
I muli potrebbero essere stati abbandonati dagli alpini in qualche località nelle vicinanze dove questi ultimi erano passati prima di montare sulle tradotte che li avrebbero riportati a casa. Questo esula dalle mie ricerche ma se mi capita di leggere qualcosa te lo dico.
Questi sono miei ragionamenti.
Sei d'accordo Patrizia???...o anche Maurizio??
Ringraziano per il messaggio: Patrizia Marchesini, robro

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28/02/2016 11:03 - 30/10/2017 11:05 #28 da Patrizia Marchesini
Ciao...

Innanzitutto una piccola precisazione.
Quando Ornella ha scritto che il I, il II e il III Battaglione della Cosseria si diressero a nord-ovest (nelle retrovie, cioè, del CdA alpino), penso volesse riferirsi in modo specifico all'89° Reggimento.
Perché - come sappiamo - di certo parte del 90° Reggimento seguì l'altro itinerario, quello verso Kantemirovka e Vorošilovgrad, per intenderci.

Mi sembra che i dettagli forniti da Ornella (in Facebook e in questo forum) siano davvero accurati e che - a meno di imbattersi per un caso fortuito e fortunatissimo in una testimonianza specifica - sarà arduo appurare dove si trovassero le salmerie in precedenza assegnate ai reparti alpini e sopravvissute al ripiegamento (con sopravvissute mi riferisco ai quadrupedi, ma anche agli uomini che di tali quadrupedi dovevano prendersi cura).
Di solito si parla sempre della zona di Gomel' - generalizzando - ed è chiaro che i resti delle varie Grandi Unità dell'8ª Armata fossero dislocate in diversi villaggi situati nei pressi della suddetta località.

Tuttavia mi è venuto in mente, che alcuni reparti di salmerie della Divisione alpina Cuneense sfuggirono all'accerchiamento.
Dislocati in origine nei pressi di Rossoš' (che, come sappiamo, era sede del Comando di Corpo d'Armata alpino), il 2° Reparto Salmerie (capitano Giuseppe Soffiantino), nonché la 21ª e la 22ª Sezione Salmerie (agli ordini rispettivamente dei tenenti Giuseppe Verrina e Maurizio Mainero) ripiegarono il 16 gennaio, in seguito all'attacco sovietico a Rossoš', e nell'impossibilità di stabilire un collegamento con i Comandi di Corpo d'Armata e divisionali.

Si deve allo spirito di iniziativa di quei tre ufficiali - come è scritto in La Divisione alpina Cuneense al Fronte Russo (1942-1943), di Catanoso/Uberti - se la maggior parte di quegli uomini riuscì a salvarsi, giungendo a Har'kov e poi - l'8 febbraio 1943 - ad Ahtyrka (Охтирка, in Ucraina), a ovest di Belgorod... Entrambe le località ricorrono in molte testimonianze relative al ripiegamento del CdA Alpino. Ahtyrka distava - secondo il volume suddetto - circa 180 chilometri da Har'kov e 140 da Belgorod e lì vennero riordinati i resti del Corpo d'Armata alpino.

Il 14 febbraio riprese il movimento verso ovest (cito sempre il libro Catanoso/Uberti) e si specifica che la 21ª Sezione Salmerie venne posta a disposizione dei resti della Divisione Vicenza.
Non vengono menzionati il 2° Reparto e la 22ª Sezione, che - ipotizzo - proseguirono con i sopravvissuti della Divisione Cuneense.
Le salmerie - cito pagina 115 del volume - "potevano raggiungere prima Godiatsch e poi Cernigov, dopo avere percorso circa 522 km. dallo schieramento iniziale nei pressi della zona del Don. Il 9 marzo 1943 tutti i resti della Cuneense erano raccolti nella zona di riunione fissata per quanto rimaneva del C.A. alpino.
Dalla stazione di Gomel' il 15 marzo partiva l'ultimo dei convogli ferroviari che riportavano in patria quanto si era potuto racimolare di questo invitto C(orpo) A(rmata)!"

Il capitano Alberto Penzo (ufficiale del Comando della Cuneense, già deceduto) nella sua relazione in merito al ripiegamento della Divisione Cuneense da Šebekino ad Ahtyrka (1-13 febbraio 1943), riferisce di essersi unito - una volta raggiunta Ahtyrka, ma in data diversa rispetto ai suddetti reparti-salmerie - al capitano Soffiantino del 2° Reparto Salmerie e di essere arrivato al compimento della sua lunga marcia il 9 marzo 1943 a Terechovka (Gomel').

Per la Divisione Cosseria - come emerge dal racconto di Bruno Alquati - abbiamo un nome ben preciso, Klimovo (o Klimov)...
Non sono mai riuscita a capire - tramite google maps - dove si trovasse quest'ultima località, ma ho pensato di sfruttare il sistema webgis a disposizione nel sito www.plini-alpini.net, per localizzare Gomel' (oggi Homel, in Bielorussia).

A questo punto, ho sovrapposto (sempre slambiccando nel sito suddetto) una mappa d'epoca, in cui compare Gomel'.
La inserisco di seguito.





Nel riquadro verde ho evidenziato Gomel' (e qui non ci piove).
A mio avviso, Klimovo e Terechovka potrebbero essere quelle entro il doppio riquadro viola e verde. La traslitterazione dal cirillico corrisponde (Klimovka e Terehovka).

Notate che ho cerchiato in rosa acceso una ulteriore località che, traslitterata dal cirillico, suona come Grabovka.
In apparenza non ci interessa di Grabovka, ma mi è servita come riferimento in google maps, da cui ho ricavato quanto segue:





Considerate le variazioni linguistiche tra russo e bielorusso (di cui non sono certamente esperta :-) penso che - tuttavia - le località che ho riquadrato possano corrispondere con quelle della mappa d'epoca. I suoni risultano tutto sommato simili.

Ma i chilometri che separano Klimovo (o Kilmovka o Klimauka) da Terechovka (o Terehovka o Cierakouka) sono solo ventisette (più o meno) e quindi - se torniamo alla testimonianza del papà di Roberto - la distanza non corrisponde.
E quindi sembra che le salmerie cui fa riferimento il padre di Roberto non fossero quelle del 2° Reparto Salmerie della Divisione Cuneense.

Mi fermo qui, perché altro non sono in grado di aggiungere... se non che le salmerie in questione (non reperite quando la squadra di cento uomini giunse in loco) potrebbero essere state cmq mandate in Italia con una qualche tradotta oppure prelevate dalla popolazione o dai partigiani, questi ultimi ben presenti nella zona.

Buona domenica a tutti.

Patrizia
Allegati:
Ringraziano per il messaggio: Ornella Mattarini, robro

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28/02/2016 18:40 #29 da robro
Ciao questa volta chiedo a Maurizio ed a chi si aggrega quante sono le unità/soldati a seconda dello schema del 3:
PLOTONE
COMPAGNIA
BATTAGLIONE
REGGIMENTO
BRIGATA
DIVISIONE
CORPO ARMATA
ARMATA
cioè 3 plotoni fanno una compagnia-3 compagnie fanno un battaglione-3 battaglione fanno un reggimento e così via. Nel caso del 89 Reggimento Salerno a discendere quante erano le forze in campo????
grazie Rob

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28/02/2016 19:51 #30 da Maurizio Comunello
Allora.
Qualche volta in certi siti internet si trovano anche dati fasulli (penso ad uno che afferma esserci in 1 reggimento solo 2 Battaglioni) comunque...
facendo riferimento alla FANTERIA (sono esclusi Alpini ,Bersaglieri e Carristi ) ,al Fronte Russo NON esistevano Brigate ma solo Divisioni.
8ª Armata aveva 10 Divisioni (suddivise in Corpi d'Armata )+Intendenza di 8ªArmata + Comando d'Armata.
I Corpi d'Armata erano il II°-XXXV°-CSIR-Corpo d'Armata Alpino e XXIX° sotto Comando Tedesco.
Ogni Divisione aveva 2 Reggimenti di fanteria ed 1 Reggimento di Artiglieria +Comando Divisionale.
Ogni Reggimento di fanteria aveva 3 Battaglioni di fanteria più la Compagnia Comando Reggimentale.
Ogni Battaglione aveva 4 Compagnie ( 3 di fucilieri ed 1 di armi di accompagnamento) più la Compagnia Comando di Battaglione.
Ogni Compagnia aveva 4 Plotoni Fucilieri +1 Plotone Comando.
All'interno del Plotone Fucilieri vi era la suddivisione in Squadre.
Se guardi ,cliccando in scritta in alto della Pagina, dove scritta Storia e poi in sottoelenco dove scritto Quadro di battaglia trovi elencati i vari Reparti.
La composizione NUMERICA di questi Reparti era invece variabile a seconda che si trattasse di Fanteria o Alpini o Bersaglieri .
Tutto qui.
Maurizio
Ringraziano per il messaggio: Ornella Mattarini, robro

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