di Patrizia Marchesini

 

 0007 19092011 rossoi monumento dedicato ai caduti italiani 20130508 1321524106

 

Adelmo Beriani, classe 1921, era caporale della 216ª Compagnia Cannoni da 47/32 del 6º Reggimento, Divisione Tridentina.

Come tanti - troppi - altri non è mai tornato dal Fronte Russo. I suoi familiari all'epoca rintracciarono alcuni suoi commilitoni, ricevendo risposta da due reduci di prigionia. Il primo reduce, Carlo Bontempi, in una lettera (datata 4 gennaio 1946) raccontò che Adelmo – pochi giorni prima del ripiegamento – fu mandato “indietro” come istruttore di una Compagnia Controcarro di nuova formazione. Il secondo reduce, Giovanni Giupponi, contattò a sua volta la famiglia Beriani: nella sua lettera (anche questa del 4 gennaio 1946) riferì di ricordare bene Adelmo e di averlo visto durante la ritirata.

Nel 1993 la famiglia di Adelmo ricevette una comunicazione dal Ministero della Difesa: catturato il 17 gennaio 1943 a Rossoš’, morì di tifo petecchiale il 17 aprile di quell’anno nel campo n. 53 di Aleksin.

 

Nel settembre 2011 Pierangela, nipote di Adelmo, decide di partire per la Russia con il marito. Molte le località visitate, nomi noti per chi si interessa di Campagna di Russia: Rossoš’ e Belogor'e, Kantemirovka e Taly, Postojalyj  e Opyt...

Aleksin, naturalmente, è tra le tappe del viaggio. Il campo di prigionia era situato all’uscita del paese, e il luogo è ancora oggi ben riconoscibile in quanto, dove una volta si trovava il lager, ora c’è una colonia penale per minori. Oltrepassato di poco il carcere, si nota un cancello arrugginito. Da lì un viottolo porta ad alcuni orti privati. Poi si arriva a uno spiazzo erboso, circondato dalle betulle. Qui, dove si trovavano le fosse comuni del lager, riposa Adelmo, insieme a tanti altri sconosciuti.

Una lapide ricorda i prigionieri italiani che terminarono la loro vita in questo luogo.

 

Leggi anche l'articolo sulla 216ª Compagnia Cannoni.

 

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  • 03 Anziani nei pressi monumento Vasily Prokatov
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  • 05 Ancora il Don, a Derezovka
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  • 07 Rossos', Monumento dedicato ai caduti italiani
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  • 09 Altri cimeli esposti nel Museo Etnografico del prof. Morozov
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  • 10 Ulteriori cimeli esposti nel Museo Etnografico
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  • 24 Particolare del cartello all'entrata delle Grotte di Belogor'e
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  • 25 Incisioni (antiche) in lingua russa all'interno delle grotte
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  • 26 Il sentiero che dalle grotte conduce alla riva del Don
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  • 27 Le alture di Belogor'e (settore Div. Tridentina) sulla riva dx (allora tenuta dagli Italiani) viste dalla riva sx (allora tenuta dai Russi)
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  • 28 Babuske russe
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  • 29 Podgornoe: i tetti bianchi in mezzo agli alberi indicano posizione magazzini italiani incendiati durante ripiegamento CdA Alpino, notte tra il 17 e il 18 gennaio 1943
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  • 31 Cartello segnaletico di Postojalyj
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  • 34 L'interno della baracca precedente
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  • 35 Arrivo ad Aleksin
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  • 37 Aleksin, il mercato
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  • 38 Aleksin, ancora il mercato
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  • 39 Dove c'era il lager di Aleksin ora si trova un carcere minorile. Edificio esterno
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  • 40 Palizzata esterna (forse quella originale), ex campo di prigionia di Aleksin
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  • 41 Le fosse comuni erano all'esterno del campo, per raggiungerle si varca il cancello e si percorre lo sterrato
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  • 42 Il viottolo che porta alle fosse comuni
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  • 43 Per giungere alle fosse comuni si imbocca il viottolo a destra
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  • 46 Lapide commemorativa dedicata ai prigionieri italiani sepolti nelle fosse comuni di Aleksin
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  • 49 Il cielo sopra Aleksin al momento di ripartire
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