di Patrizia Marchesini
Di recente il signor Mario Cutrì ci ha inviato una poesia scritta dal papà Eugenio, al Fronte Orientale con il IX Battaglione Pontieri.
Eugenio Cutrì era tenente medico.
Partito per la Russia con il C.S.I.R. nell’estate 1941, rientrò in Italia – con ogni probabilità – nel novembre 1942.
Ha lasciato un album fotografico significativo, alcune immagini del quale sono provviste di didascalie.
Si inizia con l'immancabile foto di gruppo, insieme a ufficiali del IX Battaglione.
Una carrellata di scatti mostra poi Dnepropetrovsk che – nonostante le ferite della guerra – evidenzia un’architettura di una certa eleganza, in netto contrasto con le povere abitazioni della steppa.
Le foto del Dnepr ghiacciato, durante l’inverno 1941-1942, suggeriscono atmosfere da mare nordico e di certo i nostri soldati si stupirono per l’ampiezza del fiume, inusuale per i nostri parametri.
Fiume su cui la battaglia infuriò, nell’autunno 1941, e su cui i nostri pontieri costruirono e ricostruirono con abilità mirabile un ponte per collegarne le sponde.
A tale proposito, chi lo desidera può leggere l’intervista a Bassiano Baron Toaldo, reduce (purtroppo ormai deceduto) del medesimo IX Battaglione.
Alcuni scatti successivi sono riferiti, con ogni evidenza, alla primavera-estate 1942. Eugenio Cutrì non vi aggiunse didascalie, ma costituiscono in ogni caso una testimonianza di interesse.
Al signor Mario, la nostra gratitudine per questo contributo inaspettato...