Ieri pomeriggio si è spento il colonnello Antonio Andrioli, presidente della sezione U.N.I.R.R. di Torino.
Persona dolcissima e di grande sensibilità, Andrioli era nato a Rovigo nel 1917. Trasferitosi l'anno seguente ad Asti con la madre e le sorelle per raggiungere il padre – richiamato nel 3° Reggimento Bersaglieri durante la Grande Guerra – si diplomò geometra (1936) e, dopo il servizio militare, nel 1938 si iscrisse alla Facoltà di Economia dell'Università di Torino.
Prese parte alla Campagna di Russia come tenente della 123ª Compagnia del III Battaglione Misto Genio (Divisione Julia). Catturato dai Sovietici, fu uno dei pochissimi sopravvissuti a Krinovaja (Hrenovoe), lager tristemente famoso per le condizioni di vita che rasentarono l'inverosimile. Dopo il trasferimento a Suzdal', il rimpatrio, nel 1946.
Nel 2012, all'età di 95 anni, il colonnello Andrioli ha pubblicato un libro, Prigionieri nella neve, edito da Neos Edizioni. Ottanta pagine essenziali ed efficaci, dedicate al nipote, nella speranza "che i giovani possano serbare nel cuore gli insegnamenti dei nonni...".
Un racconto di fame e sofferenze, "un sacco nero di emozioni" portato sulle spalle per tutti questi anni e di cui l'autore si è voluto idealmente alleggerire, preservando al tempo stesso il ricordo di quanti non riuscirono a tornare.
La presidente nazionale, Luisa Fusar Poli, e l'intera U.N.I.R.R. porgono le condoglianze più sentite ai familiari.
La foto del colonnello Antonio Andrioli e l'immagine della copertina del libro sono tratte dal sito Neos Edizioni.