Il sottotenente Giuseppe Bassi, classe 1919, arriva al Fronte Orientale nel febbraio 1942, insieme al 120° Reggimento Artiglieria Motorizzato, Divisione Celere.
Giunge in Russia portandò con sé gli entusiasmi tipici di tanti giovani dell'epoca. La propaganda allontana il pensiero dalle conseguenze che la guerra all'est potrebbe comportare.
Viene catturato dai Sovietici la vigilia del Natale ’42. Sperimenta l'inferno di Tambov, prima di essere trasferito a Oranki e, infine, a Suzdal’.
Ha la fortuna, durante la prigionia, di non ammalarsi mai...
Rientra in Italia nell’estate 1946.
Il titolo del libro – per chi si interessa di Campagna di Russia – si commenta da solo (soffermiamoci, per un attimo, su quel 42 mesi, proviamo a riflettere davvero su cosa essi siano stati); ma pur essendo note, purtroppo, le condizioni affrontate dai militari italiani nei lager sovietici, la testimonianza di Giuseppe Bassi è senza dubbio significativa al riguardo, dando voce ai tanti che non sopravvissero a quella durissima esperienza.
Chi desidera procurarsi il libro può rivolgersi al signor Carlo Bassi (figlio di Giuseppe): Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Il volume costa 16,00€ (spedizione inclusa).