Fanciulla che legge Renato Vernizzi

 

 

 

Questo il numero delle letture della settimana a disposizione di utenti e visitatori del nostro sito.

La prima, tratta dal volume di Elia Marcelli – Li Romani in Russia –, venne pubblicata il 23 aprile 2013 e descrive la partenza della Divisione Torino per il Fronte Orientale, nel luglio 1941.

L'ultima, visibile da alcune ore, anticipa il rientro in Italia di Enrico Reginato, ufficiale medico del Battaglione Alpini Sciatori Monte Cervino e prigioniero in Unione Sovietica per dodici lunghissimi anni.

Dal 2013 a oggi abbiamo cercato di raccontare la Campagna di Russia, dando voce ai diretti protagonisti.

Sono brani che, in molti casi, parlano del quotidiano dei nostri soldati... quel quotidiano che tuttavia a est si ammantò spesso di straordinario.

Abbiamo pensato, in alcune occasioni, di dare spazio ad altro: a chi – a casa – attendeva notizie, o a loro, ai Sovietici dell'epoca: il narrare acquista – in tal modo – sfumature differenti, così come un filmato presenta diverse angolazioni a seconda di chi utilizza la macchina da presa.

Sono pagine che, a volte, strappano un sorriso... tenero o amaro, a seconda delle circostanze.

Lasciamolo affiorare. Perché, come diceva Carlo Vicentini, era importante per i soldati sapere ridere, di sé e con gli altri: l'ironia e l'autoironia, lui ne era convinto, agirono spesso come salvavita.

Ed è altrettanto importante – per noi, adesso e sempre – riuscire a sorridere insieme a loro, ai nostri cari... con tutta la tenerezza del mondo.

Nonostante sofferenza e malinconia continuino ad aggrovigliarci il cuore.

 

 

L'immagine introduttiva è un quadro di Renato Vernizzi (1904-1972), intitolato Fanciulla che legge.

 

 

 


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