È in distribuzione il libro di Giuseppe Perrotta, Il grande inferno bianco: trecento pagine con la storia del sottotenente medico Nicolino Perrotta (padre dell'autore), al Fronte Russo con il XXXII Battaglione Granatieri di Sardegna. Ecco un estratto dalla quarta di copertina...
La scoperta di 148 scritti di mio Padre dalla Russia, in oltre sei mesi di permanenza sul Fronte Orientale, mi ha riportato indietro nei ricordi, con la conferma di quanto Papà sia stato un uomo forte, ricco di una fede granitica in Dio e sacerdote della sua professione medica anche sul teatro orribile di quella guerra.
Il grande inferno bianco è la microstoria di un sottotenente medico dei Granatieri di Sardegna con l’ARMIR in Russia, che è parte della Storia.
Come tante altre microstorie, tra cui quella di Gianfranco Maria Chiti, fraterno amico di mio Padre, cui è dedicato un capitolo del libro con la pubblicazione anche di alcune sue lettere. Entrambi furono uomini di fede, che permise loro di cogliere ogni giorno il fiore raro del senso del dovere pure sul baratro di quella tragica storia di guerra. [...]
Il grande inferno bianco è un’altra testimonianza della coerenza di vita di Nicolino Perrotta: una vita sempre dedicata a Dio, alla Patria e alla famiglia, anche nelle condizioni più difficili della guerra di Russia. [Il libro] illustra un altro aspetto della vita esemplare di un Uomo monolitico, più ricordato finora per il suo impegno professionale, civile e familiare, da far conoscere ai nostri giovani ancora non corrotti dall’odierno pensiero dominante perché, nonostante l’esempio negativo dei tanti sciacalli della vita, conservino sempre la loro giovinezza di spirito per un mondo migliore.