Da Il nastro tricolore, Lettere dal fronte russo del fante Gastone Rizzi alla mamma Maria (1941-1943)
Vita ed emozioni di una famiglia nei ricordi di una nipote, Sara Benedini, Edizioni Achab, Verona, 2011
P.M. 83, 29 gennaio 1942
Carissimi genitori,
oggi con molta gioia ho ricevuto due pacchi da voi spediti cioè la roba da barbiere, la macchinetta fotografica e la flanella.
Non potete immaginare la gioia che ho provato nel ricevere questi pacchi.
Cari genitori dovete sapere che qui siamo sei sette per casa e tutte le mattine questa gente ci dà l'orzo e noi lo pestiamo e ci facciamo il pane, lo pestiamo a mano però.
Poi dovete sapere che comincio a parlare il russo.
Per esempio: avete voi pane? In russo si dice "Jè cliba?", buon giorno si dice "Dobre iltro", buona sera "Dobri vec"; grazie si dice "Spasima"; prego "Dasdaroia".
Rimango senza carta per domandarvi delle altre cose importanti, ad esempio del pappà se è partito di nuovo per la Germania, e di mia zia Angela se è ancora all'ospedale.
Ora termino mandandovi tanti bacioni. Vostro figlio Gastone
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