Da Vita quotidiana durante la Campagna di Russia (1942-1943), Pasquale Grignaschi, Interlinea, Novara, 2000
Fu qui.
Vidi il vecchio e il ragazzo osservarci da dietro un'isba con gli occhi dilatati che riflettevano il bagliore dei vicini incendi.
Una voce anonima dalla colonna gridò: "Sono spie."
In un attimo, Beretta spianata, li costrinsi a incolonnarsi con noi. Li avremmo interrogati al momento più opportuno. Dopo poche decine di metri, mi accorsi che avvampavo di vergogna e solo allora scoprii sui loro volti l'immagine della disperazione, e anche quella della speranza.
Balbettando non so cosa, accennai ai due di andarsene.
I miei nervi stavano per saltare.
Verso le cinque raggiungemmo Postojalyj, parte in fiamme. Ci riparammo in isbe già occupate da coloro che ci avevano preceduto, per una sosta troppo breve per poterci ristorare.
Infatti alle sette circa riprendemmo la marcia.