Da Cinquecento giorni con i bersaglieri del 3° al Fronte Russo, Dante Mercalli, Tipografia Bettini, Sondrio, 2010

 

[...] già battono le ore per l’avvicinarsi del giorno di Natale, e le forze del C.S.I.R. assumono lo schieramento difensivo tra Chazepetovka e Rassypnaja, con la Pasubio all’ala sinistra, sotto la Torino, poi la Celere. [...]

Si calcola che il formidabile schieramento d’attacco russo sia più che quintuplo rispetto alle forze della Celere.

Giunge a Stoskovo anche il capitano Dragoni che arriva con una slitta piena di ogni genere di alimenti di conforto.

I bersaglieri, appena lo vedono, conoscendo lo scopo della sua visita, fanno scongiuri di ogni tipo mentre ascoltano le sue parole:

“Bersaglieri” dice “sono qui, sono venuto a portarvi i generi di conforto: cognac, cioccolato, sigarette. È Natale! Festeggiamolo!”... ma si ferma subito.

Dragoni è uomo molto intelligente, ha assolto questo incarico anche a Gorlovka prima della battaglia e ha subito capito l’inutilità delle filastrocche che sta dicendo.

Fa scaricare tutta la slitta e scompare lasciandoci i succulenti conforti del corpo; l’anima... l’aveva già confortata Don Mazzoni.

Chissà, forse dall’altra parte succedono le stese cose e i soldati russi stanno ingoiando un po’ di vodka che inebria e scalda proprio come il cognac.

Ma è proprio con questi generosi doni che i bersaglieri sanno con certezza che domani farà caldo, molto caldo...  e non certo per l’alcol ingerito!

È ormai l’alba del 25 dicembre [...].

 

 


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